03/08/2003 02:20 |
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| | | OFFLINE | Post: 658 | Città: PIOMBINO | Età: 60 | Sesso: Maschile | |
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Gli esseri umani hanno da molto tempo a questa parte il concetto di Utopia quale freno ai loro sogni.
Che sia una parola inventata per tenere a freno la libertà della "relizzazione"?
Perchè a quanto vediamo nel mondo il concetto d'utopia è solo per chi non può, mentre per chi ha "potere" nulla è irrealizzabile...
Cosa ne pensate voi?
Un abraccio. Hiram |
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03/08/2003 08:27 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.752 | Città: VENEZIA | Età: 55 | Sesso: Maschile | AMMINISTRATORE DEL FORUM | |
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Io credo che la parola venga usata per etichettare tutto quello
che, se realizzato, metterebbe in crisi il concetto moderno
di civiltà, che invece così com'è, anche con le sue mancanze,
è rassicurante per molte persone.
Pensiamo al sistema economico: consente molti agi, ma lascia
nella miseria molte persone... |
03/08/2003 09:56 |
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| | | OFFLINE | Post: 395 | Età: 43 | Sesso: Maschile | |
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Abbiamo uno schifosissimo vizio, la pigrizia, siamo tendenzialmente degli esseri statici ed abitudiari, chissà forse un nostro retaggio animale che si fà sentire, abbiamo paura di cambiare perchè il cambiamento genera reazioni a catena che cambiano ogni cosa a cui ci eravamo adattati, per questo solo una volontà allenata o una forte passione riesce a superare quest'inerzia e a vivere attivamente.
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03/08/2003 11:59 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.348 | Città: REGGIO EMILIA | Età: 57 | Sesso: Femminile | AMMINISTRATORE DEL FORUM | |
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La pigrizia,si Gnomos...mi ci riconosco.
Ma cosa mi dite della paura che blocca l'iniziativa? Il senso di inadeguatezza,la difficolta' a lasciare logore situazioni per riuscire ad agire?
"Nell’affresco sono una delle tre figure dello sfondo…"
Ariel [Modificato da arielbianca 03/08/2003 12.01] |
03/08/2003 12:44 |
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| | | OFFLINE | Post: 792 | Sesso: Femminile | |
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che le cose siano un po' complicate..è giusto il concetto di gnomos della "reazione a catena" e a questo dobbiamo affiancare la complessità dei sistemi sociali dell'uomo, dobbiamo tenere conto del conflitto di interessi che si scatena ad ogni tentativo di cambiamento, in politica per esempio, spesso si parla di "questo sistema, o di quell'altro sistema" dimenticando che dietro ad ogni sistema ci sono degli esseri umani, ognuno con le sue "pulsioni" o il suo bagaglio culturale, le sue idee. Il cambiamento che farai in un determinato campo, non andrà bene a qualcun'altro, e tu dovrai cambiare le cose, e a quel punto non starà bene a quelli di prima, in questo stà l'utopia, che non è un concetto così astratto, è l'effettiva impossibilità di fare certe cose. Sempre parlando di politica, alcuni dicono che il Dittatore, per rimanere tale, deve riuscire a "livellare" e annullare i conflitti d'interesse di tutte le parti in gioco, può succedere, ma può farlo solo un dittatore! se ci pensate bene! e a quel punto la dittatura non andrà bene (se vogliamo aggiungere "gistamente"!)
il detto "Volere è Potere", è sacrosanto, per certi versi, ma quando la nostra Volontà, si scontra con una altrettanto forte??
che si fa? |
04/08/2003 11:38 |
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| | | OFFLINE | Post: 792 | Sesso: Femminile | |
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nessuno scrive più niente?? era carina questa discussione!! |
04/08/2003 16:12 |
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| | | OFFLINE | Post: 658 | Città: PIOMBINO | Età: 60 | Sesso: Maschile | |
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al volere si aggiunge l'etica e la morale Ogni cosa "voluta" deve essere ponderata dalla morale e "divenire" in modo etico e non dannoso agli altri. Questo da la misura e la consistenza del "desiderato".
Il mero desiderio materiale, metallico, non rientra nella volontà benigna ma in quella Egoistica dove non si guarda che a se stessi, quindi non si può che calpestatre qualcosa anche se in buona fede.
Questa scelta riiede nella coscenza, matura e capace di selezionare il desiderio ed il percorso per il suo appagamento.
In questo rientrano le vere responsabilità dell'uomo verso l'altro.
Un abbraccio. Hiram |
05/08/2003 08:22 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.752 | Città: VENEZIA | Età: 55 | Sesso: Maschile | AMMINISTRATORE DEL FORUM | |
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E non vi sembra che tale "desiderio metallico" sia invece
quasi sublimato, da certa cultura moderna, che però mai vi
associerebbe esplicitamente l'aggettivo "egoistico,
un po' anche per una sorta di "rimozione"? |
05/08/2003 10:33 |
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| | | OFFLINE | Post: 526 | Città: MILANO | Età: 37 | Sesso: Maschile | |
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Scritto da: hiram-abif 03/08/2003 2.20
Gli esseri umani hanno da molto tempo a questa parte il concetto di Utopia quale freno ai loro sogni.
Che sia una parola inventata per tenere a freno la libertà della "relizzazione"?
Perchè a quanto vediamo nel mondo il concetto d'utopia è solo per chi non può, mentre per chi ha "potere" nulla è irrealizzabile...
Cosa ne pensate voi?
Un abraccio. Hiram
Beh, i fattori in gioco sono molteplici... Inanzitutto credo che la perfezione non sia qualcosa di raggiungibile da parte degli esseri umani e perciò ritengo che anche realizzati i nostri sogni non saranno come li volevamo noi in ogni dettaglio. Un po' come il concetto di infinito: qualcosa che l'uomo non riuscirà mai a possedere realmente. Naturalmente dipende anche dalla portata dei nostri sogni: piu' saranno "terra-terra", meno si sentirà questo distacco. Ma non per questo non bisogna lottare. Solo perchè una cosa è assai ardua da raggiungere non dobbiamo dire < > e non fare nulla. In quel caso sì che il concetto di utopia diventa un freno e forse addirittura una forma di controllo!
Bisogna credere nei nostri sogni, altrimenti la scusa dell'utopia ci fermerà. E se i nostri propositi riguardano tutta l'umanità allora possiamo stare anche piu' tranquilli, poichè è probabile che qualcuno utilizzi il nostro lavoro come gradino, per arrivare piu' vicino ancora alla meta |
06/08/2003 07:47 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.752 | Città: VENEZIA | Età: 55 | Sesso: Maschile | AMMINISTRATORE DEL FORUM | |
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Scritto da: hiram-abif 03/08/2003 2.20
Gli esseri umani hanno da molto tempo a questa parte il concetto di Utopia quale freno ai loro sogni.
Che sia una parola inventata per tenere a freno la libertà della "relizzazione"?
Perchè a quanto vediamo nel mondo il concetto d'utopia è solo per chi non può, mentre per chi ha "potere" nulla è irrealizzabile...
Cosa ne pensate voi?
La Fede muove le montagne?
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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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06/08/2003 11:59 |
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| | | OFFLINE | Post: 658 | Città: PIOMBINO | Età: 60 | Sesso: Maschile | |
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La consapevolezza della reale consistenza del sogno, le muove più facimente?
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Un T:.F:.A:. Hiram |
06/08/2003 20:07 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.348 | Città: REGGIO EMILIA | Età: 57 | Sesso: Femminile | AMMINISTRATORE DEL FORUM | |
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Credo che il vero limite lo abbia chi ha perso la speranza nella vita,chi la teme e non ha fede.Non inizia alcun percorso proprio perche' non desidera ne risce a sognare.
La fede non si puo' volerla occorre possederla.
Con essa allora si puo'...
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"Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"
Ariel
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07/08/2003 07:37 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.752 | Città: VENEZIA | Età: 55 | Sesso: Maschile | AMMINISTRATORE DEL FORUM | |
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Interessante discorso: soprattutto se si pensa che talora la
fede è intesa invece come un'accettazione acritica limitante!
Come dire: i due lati della medaglia!
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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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07/08/2003 10:33 |
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| | | OFFLINE | Post: 658 | Città: PIOMBINO | Età: 60 | Sesso: Maschile | |
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bisogna fare una netta distinzione... tra la fede in se stessi ed il "fideismo".
La prima è un attiva conseguenza di una evoluzione interiore e di consapevolezze raggiunte realizzando il proprio intuire.
L'altro aspetto è passivo ed attendista, senza nulla togliere al suo valore intrinseco morale e bonario.
Nel primo caso, la fede è derivante dalla consapevolezza delle proprie possibilità, nel secondo, è accettazione della volontà Divina in tacito consenso.
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Un T:.F:.A:. Hiram |
14/08/2003 08:34 |
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| | | OFFLINE | Post: 526 | Città: MILANO | Età: 37 | Sesso: Maschile | |
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Scritto da: hiram-abif 06/08/2003 11.59
La consapevolezza della reale consistenza del sogno, le muove più facimente?
Perlomeno rende piu' facile il sentiero della volonta' che le deve spostare... non trovi?
Poi alla parola fede sono stati dati significati diversi, a seconda dell'ambito (vedi cattolicesimo). Immagino che qui si parli di fede nella concezione ebraica della parola, giusto?
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In Veritate Libertas |
20/08/2003 15:55 |
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| | | OFFLINE | Post: 42 | Sesso: Femminile | |
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personalmente io non ho fede...lo so, può essere stupido, ma non c'è l'ho. E' una cosa che non si può "scegliere" di possedere. ho fiducia nelle mie capacità, ho fiducia nelle capacità di chi mi sta vicino...ma non avverto nulla in cui avere una "grande fede" quindi, per realizzare i sogni, mi faccio bastare Desidero e Volontà. Ovvio che poi bisogna distinguere...ci sono sogni e sogni...
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"Sia Il Caos la mia Musa, quando nel crogiuolo è fusa, ogni Verità è Fasulla...la Realtà non è più Nulla"
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20/08/2003 19:29 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.348 | Città: REGGIO EMILIA | Età: 57 | Sesso: Femminile | AMMINISTRATORE DEL FORUM | |
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Cara Jena non e' affatto stupido.Se la si sente,bene, inutile e deleterio sarebbe forzare o fingere!!
Dici che puoi realizzare i tuoi sogni con le tue forze.
Da cosa nascono i tuoi sogni?
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"Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"
Ariel
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23/08/2003 12:22 |
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| | | OFFLINE | Post: 0 | Sesso: Maschile | |
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la fede non sempre si possiede, a volte bisogna volerlo per averla. quanti non hanno mai avuto fede e poi si sono convertiti a qualche fede??? io ne conosco parecchi.
a volte quando viene a mancare qualcosa di importante nella vita si cerca rifugio in qualche fede, per sentirsi meno soli.
nessuno nasce con la fede, io sono cristiano ma comunque non condivido il concetto attuale del battesimo, ognuno di noi dovrebbe aver la possibilità di scegliere. come non condivido altre religioni che impongono ai bambini determinate usanze derivanti da religioni.
sulla perfezione ritengo che non esista, solo il nulla raggiunge la perfezione. |
25/08/2003 12:35 |
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| | | OFFLINE | Post: 42 | Sesso: Femminile | |
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arielbianca, la tua domanda : Da cosa nascono i tuoi sogni?mi ha gettato nella più cupa disperazione...perchè non sapevo cosa rispondere. Poi: Ci sono dei luoghi dentro di me (ma credo dentro di tutti) da cui escono delle cose. Sentimenti, Emozioni...alcuni sono puri, altri sono bui. I miei sogni scaturiscono da un luogo che non conosco...spuntano. Alcuni mi torturano finchè non li realizzo altri rimangono lì, sopesi a mezzaria, altri invece appaiono e scompaiono...
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"Sia Il Caos la mia Musa, quando nel crogiuolo è fusa, ogni Verità è Fasulla...la Realtà non è più Nulla"
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25/08/2003 17:34 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.348 | Città: REGGIO EMILIA | Età: 57 | Sesso: Femminile | AMMINISTRATORE DEL FORUM | |
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I sogni...da qualcosa nasceranno no?
Il fatto che non lo sappiamo puo' dipendere forse dal fatto che non ci conosciamo a sufficienza. Forse c'e' una parte di noi che ci parla cosi' ma che non sappiamo ascoltare.
La fede,la ricerca della stessa,il bisogno di credere,che nascano dallo stesso posto da cui ci arrivano i sogni?
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"Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"
Ariel
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