bibbia e scienza: contrasto o armonia?

vorrei porre a tutti voi questa domanda facendo presente che generalmente si da più credito a quanto riferisce la scienza rispetto a quello che viene evidenziato dalla bibbia o dalle sacre scritture,eppure ci sono diversi casi dove la scienza ha dovuto far marcia indietro dando ragione a quanto scritto sui testi sacri, alcuni esempi:
sino al XV secolo si credeva che la terra fosse piatta mentre la parola di dio già ne dimostrava la reale situazione "egli è colui che sta assiso sul globo della terra......(isaia 40:22).
sino al secolo scorso diversi scienziati smentivano l'esistenza del popola hittita perchè non c'era alcun rilevamento storico relativamente a tale civiltà, ulteriori studi archeologici, seguendo indicazioni della bibbia, ne hanno fatto affiorare l'esistenza.
mi pongo delle domande:
come faceva isaia a sapere che la terra era rotonda?????
perchè la scienza ha smentito fino al XV secolo tale verità?

Oserei dire che il libro di Enoch è ancora più anticipatorio, al punto che alcune parti risulterebbero omesse (secondo autorevoli Biblisti) per volontà appunto delle istituzoni.
La scenza nel suo positivismo mecanicista osteggia, nei suoi ambienti accademici, molte rivelazioni Bibliche, nonchè le profezie in Essa contenute. Tutto è dovuto all'assioma: "Riprodurre per verificare". Ma la fisica oggi attraverso i suoi più grandi rappresentanti, si pone in un modo totalmente nuovo (vedi L'ultimo libro scritto da Antonino Zichichi o le rivelazioni di Rubbia sulla teoria dei "Quanti".
Rimane fuori da quest'avvicinamento, una schiera di proseliti (vedi CICAP) assolutisti ed atei ( vedi Margherita Hack), massimo rispetto per le loro "opinioni", tra l'altro molto più difficili da provare dell'esistenza di Dio, che si prodigano ad autocelebrarsi attraverso l'allerfazione dell'inaffermabile.
Inoltre la Bibbia ( per quanto possa essere incompleta causa consiglio di Nicea e varie omissioni avvenute nel periodo di Costantino e traduzioni fittizie)è "cronaca" di fatti ai quali le varie filosofie religiose hanno dato molteplici interpretazioni alle quali si può dare credito o meno, ma non all'oggetto in se.
Questa diatriba è destinata a cadere; tale dualismo non hsa ragione di esistere se non a sostegno delle teorie darwiniane, ma più nessuno è all'oscura del valore simbolico del Libro Sacro.
Certo la Genesi presa alla lettera non è "scientificamente" comprensibile, ma riletta in chiave simbolica rivela molti aspetti ampiamente speculari in ambito scientifico e perchè nò, ampiamente avanti alla conoscenza attuale.
Vedi teoria del Big beng (Genesi appunto!) e rivelazione di un pianeta parallelo alla terra dove gli Aannunacki o gli Elohim, potremmo ipotizzare hanno vissuto.
Lungi da me affermare certi fatti, si tratta solo di portare un esempio di quanto ancora la scienza abbia da scoprire tra le righe del Simbolismo. Vedi l'esperimento del 1943 denominato " Filadelphia" basato, appunto, sull'esegesi del sigillo di Salomone..

Bel Tema Gollum!

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sino al XV secolo si credeva che la terra fosse piatta

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Studi sulla sfericità della terra sono databili all'epoca di Tolomeo d'Alessandria.
La favola degl'antichi che credevano alla'idea che la terra fosse piatta è una barzelletta.
Aristotele lo diceva....e ogni dotto medioevale che avesse sentito dire che la terra era piatta sarebbe inorridito.
D'altro canto ogni marinaio aveva empiricamente presente questa cosa....all'orizzonte le navi appaiono gradatamente...prima i pennoni, poi gl'alberi poi lo scafo.....ecc.
Basta un comune testo di storia della scienza per rendersene conto.

Benedizioni

La Bibbia è un testo che contiene poca storia e molto mito,
e il mito ha da dire molte cose al cuore, e poche alla scienza,
anche se spesso la scienza, ma anche la religione, se ne sono dimenticate...

[Modificato da MAGUS ALTAIR 08/10/2003 9.36]

Piu' che l'incompatibilita' fra la Bibbia e la dottrina scientifica credo esista una disarmonia fra il modo di vedere le cose fra coloro che si fanno portavoci di una delle due. Giusto per seguire gli esempi che poni tu, nel XV secolo c'era gente che seguiva la Bibbia letteralmente, dicendo che ogni cosa in essa andava presa per oro colato in quanto scritta da Dio stesso. Questo a mio avviso eviscerava la Bibbia dalla sua funzione, che non era certo spiegare il mondo da un punto di vista fisico, senza contare che dimentica il fatto piu' importante, quello che tutti tentano di sminuire: la Bibbia e scritta da uomini. Uomini! A prescindere dall'ispirazione Divina essi rimangono comunque legati alle coordinate socio-storico-culturali in cui si trovano... Io francamente ho i miei dubbi che la Bibbia sia un testo 100% Divinamente ispirato e 100% vero, anche solo per il fatto che sono gli uomini stessi a farsi giudici di quali libri mettere nella Bibbia e quali no (vd vangeli apocrifi, giusto per dirne 1). Ad ogni modo tronco qui perche' sto entrando nel personale.
E anche chi ha un atteggiamento spudaratamente scientifico e' un folle, in quanto dice che i "come" gli bastano e che non ha bisogno di un "perche'" come quello dategli dalla religione, che lo salvi dall'abisso dell'apparente inutilita' umana.

Cos'e' necessaria quindi? Una sintesi fra questi due opposti, che non trascuri l'importanza della mattonella bianca e nemmeno di quella nera nelle loro individualita'... come la chiamiamo noi, magia?

[Modificato da .:avatar:. 08/10/2003 10.55]