T I S I F O N E
Distrutta, sui castelli del tuo eterno oblio,
te ne stai distesa sulla tua tomba di petali d’arancio e bucce di rose rosse.
Candida, aspetti la mano del Signore tuo, attendi la sua venuta:
quando apparirà in un vortice di gigli – Miraggio d’ angelo-, ti sfiorerà la mano attorcigliata tra le radici del tempo che ti hanno vista attendere per troppi istanti.
Scivolan,le tue gambe, più veloci della rugiada che bagna, del tuo viso, la superficie:
le tue gambe si accascian, disperate, sulle tue preoccupazioni di gatta discreta che s’ insinua nella tana del ratto.
Ed io
Solitario, ma presente, attendo che i logorroici vocii del silenziosi disperdan in ammiccanti inviti di orge di frutta e frutti che sazian l’animo umano.
Vorrei che il mio sguardo si posasse,
-come del boia l’ascia al condannato-
follemente su di te, ed in un amplesso d’ ispirazione dipingere la tua corona con caste conchiglie d’argento e con bottoni di lampone.
Tisifone, che dall’ unione del nostro sangue possa nascer vita
-infinita voglia di abbraccia di papavero e salvia,
continua sorgente di felicità travestita da acqua-
Tisifone, sculettanti fiammelle avvolgono la mia anima desiderosa, solo, di vederti danzare sino al mattino stellato, per poterti,così, scolpire nella carta,
per donarti la vita eterna immortalarti con la mia grafite.
Intingerò il pennello nel mio costato se il rosso delle tue labbra di melograno non sarà abbastanza adeguato per ritrarre un tale capolavoro, riuscito, della natura.
Vorrei poter immaginare l’attimo in cui i nostri occhi si incroceranno, provare quel prurito al cuore seguito da una voglia di abbandonarsi all’assenza di peso risvegliandomi, poi, tra le tue braccia e annusare il tuo maglione –così come faccio con i fiori- e tra un abbraccio di bosco comprendere che le mie paure sono infondate come una fossa scavate nell’aria, come il flusso di una cascata fermato da un fazzoletto.
Sobbalzan folletti striduli come tempesta immobile e le fatine isteriche tormentano i miei sogni.
Vorrei essere con te quando, di nascosto, pregherai il Signore e ti affiderai a lui per capire se,la Luce che vedi, sarà il simbolo della tua nova Religione,
e se sarà così nel tuo mondo appariranno due astri del mattino:
ed io potrei splendere su tutti i nostri domani vicino a te.
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Se la morte dovrà essere la casa ove riposeremo in pace...sia benvenuta la lama che ci accompagnerà..