P I T T R I C E D E L L ‘ A N I M A
Da qualche parte,
distesa sulla bianca tela che ti fa da letto, tu sogni.
Dirigi il tuo veliero attraverso le montagne, attraverso il bosco:
distrutto, oramai, è il tuo ponte – unico contatto con la realtà- dalle macerie del tempo.
Da qualche parte,
tra sirene e gabbiani ,il tuo collo tra le mie dita - per levarti il mortal respiro, per permetterti di continuare a vivere in eterno-
Sulle onde di grigie nuvole,
sui colli fioriti di rugiada – il tuo volto di fata sopra al mio-
Da qualche parte,
tra rose e tulipani – il tuo seno sotto le mie mani- .
Tu sola,
regina dei colori sai dipingere la mia anima:
schizzi sul mio volto tratti di beltà.
O Regina,
lasciami essere, del tuo pennello, le setole per intingermi nell’ olio di lino che ora sgorga denso dalle tue labbra.
Voglio essere, il vizio e la virtù,
del tuo linguaggio lo strumento magnifico.
Ti prego, mia Pittrice
Non smettere di stendere la tua lingua sulla mia schiena.
Voglio, del tuo alito, sentirne il vento soffiarmi addosso pe’ seccar le insidiose sfumature,
voglio del tuo infinito ingegno essere lo principal ‘ pensiero:
lo unico, lo solo.
Tu sei del mio canto la Dea – presenza costante in ogni mio solfeggio di parole-,
le tue pose sono statue di marmellata – illimitata dolcezza di pietra-
ed io, che vorrei esser tante cose…
mi ritrovo con un pugno di lettere che mi fanno da sgabello.
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Se la morte dovrà essere la casa ove riposeremo in pace...sia benvenuta la lama che ci accompagnerà..