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La Pasqua

Ultimo Aggiornamento: 10/04/2004 12:01
09/04/2004 09:41
 
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Passione e resurrezione, precorso obbligato?
Domanda un pò retorica ed enigmatica.
Oggi è Venerdì Santo, il giorno del martirio di Gesù.
Domenica è Pasqua le resurrezione.
Volevo sapere alcune Vostre idee a proposito del concetto Manzoniano della "sofferenza redentrice" applicato al mondo moderno ed in generale ovviamente.
Cosa potrebbe intendersi nel mondo moderno per Redenzione e Salvezza.
Resurrezione di chi o cosa?
Occorre necessariamente patire pene per arrivare a ciò?
Io parlo ovviamente di un contesto extra religioso.
Ha senso tutto ciò?
Grazie in anticipo.


---



.::Una Luce Nel Buio::.
09/04/2004 10:51
 
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Parli allora di un contesto non propriamente adatto, nel senso che in esso tali concetti sono al piu' un riflesso di quelli presentati in un contesto religioso. Questo perche' mancherebbe (o diventerebbe assai arbitrario) il "rispetto a cosa" ci si redime. Dal mio punto di vista quindi questo difficilmente sara' piu' di un discorso indotto da uno a sfondo religioso (leggesi morale-filosofico): come se mettessimo un oggetto su un tavolo per farlo stare piu' in alto e poi togliessimo il tavolo sotto, nella speranza che rimanga da solo a quell'altezza.

Tuttavia voglio tentare di seguire il tuo ragionamento.
La sofferenza non e' un prequisito, bensi' la conseguenza di trovarsi in un contesto che richiede di essere redento: se loro sono nel torto e' assai probabile che agiscano in maniera sbagliata, sopratutto con chi gli fa notare il proprio errore. Se il redentore (r minuscola) agisse di conseguenza rispetto ai loro errori, come dovrebbe succedere in un contesto normale, costoro non potrebbero mai comprendere i propri torti e la situazione si ridurrebbe in un climax di azione e reazione da ciascuna parte. Invece attraverso una propria libera sofferenza e la cessazione di qualunque forma di belligeranza cio' non avverrebbe, trasformandolo in un martire della propria causa... e se qualcuno e' disposto a soffrire per dirci che siamo in errore, non val forse la pena riflettere ancora una volta sulle sue idee? Naturalmente, se ci si appella ad un qualcosa in comune e superiore alle due parti (in un caso come questo direi la logica) maggiori sono le probabilita' che non sia necessaria la sofferenza, che comunque non rimane la chiave per la redenzione.
Per redenzione intendo la necessita' di modificare la forma mentis di chi ne possiede una che va a scapito della collettivita' delle idee consensuali.


---

In Veritate Libertas
09/04/2004 11:14
 
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Re:

Scritto da: .:avatar:. 09/04/2004 10.51
La sofferenza non e' un prequisito, bensi' la conseguenza di trovarsi in un contesto che richiede di essere redento



Sono d'accordo: io vedo questa situazione come uno "status" interiore,
nel quale ci si trova se non si è nel Bene (almeno per sè stessi),
e non si possiedono gli strumenti per far evolvere questo stato
in maniera autonoma.
Quindi il "redentore" per me coincide con la "guida" che per me
rimane necessaria quantomeno nella maggior parte dei casi.



...la sofferenza, che comunque non rimane la chiave per la redenzione.



Nel senso che potrebbe non esserci? Ma se non si soffre della propria
condizione, si cercherà di migliorare? Evidentemente no, quindi
nessun miglioramento = nessuna redenzione.
Questa però è la logica conclusione ovviamente solo se si parte
dalla mia impostazione che ho descritto sopra.



Per redenzione intendo la necessita' di modificare la forma mentis di chi ne possiede una che va a scapito della collettivita' delle idee consensuali.



Evidentemente per me dunque "redenzione" ha un significato più ampio.

Che ne pensi?


---

Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
09/04/2004 11:35
 
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Sofferenza...sacrificio...

"...in questo fiume che scorre, e nel quale non c'è nulla di durevole, che senso hanno quelle cose che spingonoun uomo a pagare un caro prezzo per averle? E' come se egli si innamorasse di un passero che sta volando e che è già scomparso alla vista."

Marco Aurelio
09/04/2004 11:49
 
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Una persona può decidere se intraprendere una cosa pericolosa o dolorosa,
può decidere se sacrificarsi per un ideale, oppure no.
Ma nessuno può decidere se soffrire, perchè spesso ci si trova a soffrire
per la condizione in cui si è, e non c'è scelta.
Allora la lotta per uscire dalla sofferenza acquista un Senso, perchè
diviene Necessità, e se anche serve sacrificio, si fa.
Diviene una necessità interiore imprescindibile, perchè non si può
rimanere nella sofferenza!
Questo Senso ovviamente non c'entra nulla con la logica...

[Modificato da MAGUS ALTAIR 09/04/2004 11.59]



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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
09/04/2004 12:14
 
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Altair, la mia personale interpretazione di quei concetti e ben oltre l'ambito che il nostro interlocutore aveva proposto. Diciamo che le ho adattate.

Riguardo alla sofferenza come requisito per la redenzione (non del redentore, al quale io invece mi riferivo con quelle parole) direi che pu' essere un punto di vista accettabile, anche se forse nella sua limitatezza: soffro e, da animale che sono, mi appello a qualunque cosa per smettere di soffrire. Insomma, forse un principio piuttosto istintivo anche se bisogna ammettere che la vita umana e' composta sia da sentimenti legati alla materialita' che da altri piu' ideali.
Per me la redenzione e' un processo di illumiazione ed evoluzione spirituale che parte da dentro l'individuo e i cui effetti si manifestano anche in un miglioramento delle condizioni esterne all'individuo, anche per un cambio di forma mentis nell'osservarle. Ma se dicessi che potrei portare questo in un contesto extra religioso, mentirei.


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In Veritate Libertas
09/04/2004 17:19
 
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Effettivamente trascendere da un concetto meramente religioso è piuttosto difficile.
Posso esprimere, personalemente, il concetto di Redenzione come l'eliminazione del Nostro Alter Ego "sbagliato" per assurgere a quella perfezione tanto agognata dall'essere umano ma difficilissima da raggiungere in quanto tale.
La sofferenza è esprimibile mediante metafora di, quell'appunto processo che ci porta a sacrificare per ottenere, distruggere per creare.
Sono definitivamente dell'idea di credere che non si subisce passivamente ma, al meno, si desidera passivamente!


---



.::Una Luce Nel Buio::.
09/04/2004 18:46
 
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Re: ...

Scritto da: Fenrir II 09/04/2004 11.35
Sofferenza...sacrificio...

"...in questo fiume che scorre, e nel quale non c'è nulla di durevole, che senso hanno quelle cose che spingonoun uomo a pagare un caro prezzo per averle? E' come se egli si innamorasse di un passero che sta volando e che è già scomparso alla vista."

Marco Aurelio



marco aurelio era un povero beghino nepotista che ha scritto tante belle cose.
quand'era vecchio e pronto a morire.
tant'e' vero che mise sul trono commodo, un povero maniaco, dando prova che tra il predicare ed il razzolare non esiste una mezza primavera.

marco aurelio era poi irrefutabilmente frocio (gay), quindi diverso.
di qui le sue dissidenze familiari ed il suo snaturato nepotismo.

eccome.

[SM=g27830]
09/04/2004 19:11
 
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Re: Re: ...

Scritto da: Grif0 09/04/2004 18.46


marco aurelio era un povero beghino nepotista che ha scritto tante belle cose.
quand'era vecchio e pronto a morire.
tant'e' vero che mise sul trono commodo, un povero maniaco, dando prova che tra il predicare ed il razzolare non esiste una mezza primavera.

marco aurelio era poi irrefutabilmente frocio (gay), quindi diverso.
di qui le sue dissidenze familiari ed il suo snaturato nepotismo.

eccome.

[SM=g27830]



..quindi si soffre , ci si redime ed eventualmente si diventa saggi...per poi sfornare codeste perle?
(a prescindere dal contesto religioso, beninteso)

[Modificato da -Lubna 09/04/2004 19.12]

09/04/2004 19:13
 
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Sono, eufemisticamente dicendo, agghiacciato dal post di Grf0!!!
Speriamo sia soltanto un episodio isolato!


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.::Una Luce Nel Buio::.
09/04/2004 19:16
 
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Re: Re: Re: ...

Scritto da: -Lubna 09/04/2004 19.11


..quindi si soffre , ci si redime ed eventualmente si diventa saggi...per poi sfornare codeste perle?
(a prescindere dal contesto religioso, beninteso)

[Modificato da -Lubna 09/04/2004 19.12]




non credo che marco aurelio si sia mai "redento".
combatte' per tantissimi anni in germania, seminando morte e distruzione.
era la fase dell'impero romano in cui la figura dell'imperatore era strettamente legata al suo potere militare e dove l'esercito era utilizzato come strumento di conquista.

quando e' un personaggio simile a dirmi che non si devono inseguire i sogni credo non possa godere della minima credibilita'.

mettendo poi suo figlio sul trono, interrompendo quindi la pratica dell'adozione del futuro imperatore, dimostro' chiaramente che in realta' non deve sognare chi non ha i mezzi per farlo. chi invece ha i mezzi e' libero di fare cio' che vuole.

sono d'accordo con te.[SM=x213431]
09/04/2004 19:19
 
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Re: Re: ...

Scritto da: Grif0 09/04/2004 18.46

marco aurelio era poi irrefutabilmente frocio (gay), quindi diverso.
di qui le sue dissidenze familiari ed il suo snaturato nepotismo.

eccome.

[SM=g27830]



io intendevo questo e se vuoi, l'hai capito anche tu.
09/04/2004 19:24
 
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Re: Re: Re: ...

Scritto da: -Lubna 09/04/2004 19.19


io intendevo questo e se vuoi, l'hai capito anche tu.



oh. ah, intendevi quello.
cosa c'e' di male a stuzzicare un po' Fernir 2?

[SM=g27833]
09/04/2004 23:05
 
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Ora Grif0 non stuzzicherà più nessuno.
Lui e il suo alter-ego Gesù sono stati bannati.


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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
10/04/2004 02:30
 
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...mi soiace che Grifo sia stato bammato! Non mi confà il dover replicare a chi non ha tale presupposto! Se non fosse che, a torto (ma non è colpa sua il povero mentecatto di padre ignoto e madre fin troppo conosciuta!)
Andrò dunque per vie sbrigative!
Non è confutabile ciò che ha scritto riguardo A Marco Aurelio. concordo su quasi tutto, ed inoppugnabile il fatto che fosse ANCHE " frocio (ammesso che ai tempi vi fosse una discrminazione quanto quella attuale! ...tze, pochezza intelletiva!), ma di ciò, comunque, chi se ne frega!
Il fatto che volutamente abbia abdicato a favore del figlio è un ignobile e ridicola fandonia essendo il figlio, storicamente e in maniera documentata posto a reggenza dal senato (chiunque si sia preso la briga di frequentare almeno le scuole medie lo sà benissimo). Il dato i fatto è che non ho comunque avuto affermazioni che confutino ciò da Lui affermato, il ché denota una, scontata, mancanza di argomenti a conferma di ciò è il fatto che nulla è stato proposto se non una mera critica distruttiva! Dato per cui non posso prendere in considerazione affermazioni derivanti da una sorta di fonte di acqua putrida!
Chiunque sia l'idiota che ha postato queste "cagate" ha solo dato una riprova del suo pressapochismo e della sua "cultura" da settimana enigmistica! [SM=g27822]

Fanculo pirla, riiscriviti con un nome un pò più degno tipo "L'imbecille di turno", con le leggi che sono in vigore un posto ti è comunque assicurato dallo stato, tolto il fatto che prima di te ci sono persone down decisamente più adeguate a qualsiasi compito!!!

Baci da un "frocio" (non è vero ma detto da te mi sta anche bene!) [SM=g27822]

... e fatelo rientrare per favore che ho un gran bisogno di veder gli idioti soffrire, non gli faccio tanto male! Giuro! Se non gli dà fastidio cagare merda e sangue per il resto dei suoi giorni! Ve lo chiedo in ginocchio (non il mio!)![SM=g27828]

...e non chiedetemi più di essere tollerante! Il lavoro sporco qui lo faccio solo io, e non sempre è divertente quanto utile! Altro che bannare!!![SM=g27826]
10/04/2004 06:43
 
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Re: ...

Scritto da: Fenrir II 10/04/2004 2.30
...mi spiace che Grifo sia stato bammato! Non mi confà il dover replicare a chi non ha tale presupposto!





Un personaggio cosi' non ha la possibilita' di "replicare" a te nemmeno se potesse ancora scrivere su questo forum!

Evitiamo inutili perdite energetiche no? [SM=g27822]


Fen [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838]


---

"Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

Ariel


10/04/2004 12:01
 
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---combatte' per tantissimi anni in germania, seminando morte e distruzione. ----

[SM=g27825] a grandi linee ... direi enormi ... [SM=g27820]


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______________________

Sua maestà la Nazion Gallina si è compiaciuta di rubarmi tutti i mie' cavalli, e porvi su i suoi Brutti che formano la Masnada Parigina.
Già gli Austriaci, e' Prussiani, e la Czarina, se la fan sotto, a loro spese instrutti, come la Galla infanteria si butti
Feroce indietro, a destra ed a mancina.
Quai cavalli fien atti a seguitalli?
E i miei son velocissimi, per Dio; bench'io usassi all'innanzi ognor mandalli.
Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio è di schernirli; al Boja, l'impiccalli; il seppellirli, lascisi all'oblio.

Vittorio Alfieri, Il Misogallo
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