Mi sento in dovere di esprimere il mio parere sul modo in cui stanno sviluppandosi le discussioni.
Mi disapiace notare che manca la buona volontà di crescere attraverso il confronto, scegliendo invece la via dell'"affermazione2 dlle proprie idee.
Nel mondo del crescere e del tentare di comprendere questo non avviene.
Il sentimento e l'individualismo non trovano spazio in un vero scambio di concetti al fine di condividere le varie visioni di uno stesso "oggetto".
Sarebbe buona cosa che si imparasse a dialogare secondo certi criteri.
Si può avere opinioni diverse, ma occorre imparare a porle in modo gentile ed aperto, senza sentimento, razionalmente e con il,giusto distacco. Poi ascoltare con attenzione e quindi trarre delle conclusioni che racchiudono in se la " completezza" dell'insieme.
E' semplice basta non far intervenire " l'Io" e l'autocelebrazione.
Pensate che possiamo anche qui riuscire a farlo?
Questo tema nasce dalla sensazione che la "passione" prevalga troppo spesso sulla ragione e che l'imposizione del soggettivo sormonti l'equità dell'oggettività.
Cosa ne pensate?
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Un T:.F:.A:. Hiram