Christian, a mio avviso non tieni conto della distinzione fra il concetto di segretezza e quello di riservatezza, che non sono propriamente la stessa cosa.
Nessuno ti può impedire di nascondere ciò che non vuoi (e, diciamo, non è necessario) nascondere... ma trovo che esista modo e modo per farlo. La similitudine espressa da Altair rende appieno il concetto.
I fratelli non necessitano di una tua ostentazione per notarti, riescono ad osservare segni apparentemente sottili, ma per loro più che sufficienti, grazie anche al bagaglio di conoscenze e di capacità.
Per quanto riguarda una persona "profana", tralasciando il fatto che un sapere posto "in blocco" può spaventarlo, tralasciando che mostrarsi come paragone è improprio (a qualsiasi grado di iniziazione)... rimane il fatto che saranno i contenuti che saprai esporgli, i concetti che gli farai intuire, la strada che proverai ad indicargli a poterlo illuminare - non certo l'essere un iniziato o meno!
Anche perchè questo porta a una serie di pregiudizi inevitabili, che invece una via più equilibrata porterebbe ad elidere (considerando poi i problemi legati all'O.T.O.)... e molti delle cose che potresti raccontargli hanno valore quasi soggettivo: non possono essere comunicate a parole (se non in maniera superficiale) e vanno quindi provate per essere comprese appieno.
Spero di averti reso più chiaro il mio punto di vista, invitandoti ad osservare gli esempi di riservatezza
[Modificato da .:avatar:. 25/10/2004 12.35]
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