Innanzitutto voglio specificare che quando parlo di "provocazione", io non intendo altro che "spinta alla curiosità", ovvero creare un pretesto per parlare dell'argomento da me prescelto (solo in questa direzione può essere intesa come provocazione).
Ovviamente non intendo esaudire tutte le richieste a proposito, nè di rispondere in modo completo a tutte le domande postemi, e questo per una ragione molto semplice ed evidente, la quale però, sfugge alla portata del non-Iniziato: i segreti del rito sono incomunicabili.
Questo significa che io posso parlarvi quanto voglio di me, del mio cammino e delle mie impressioni, ma non potrò mai pretendere di sapere se questa strada fà per voi nè potrò comunicarvi per iscritto ciò che il rituale mi ha insegnato ( livello emozionale), ciò che ha prodotto in me oppure dove mi porterà.
Posso solamente dirvi: "Io sono qui, nel modo in cui mi vedete e ciò che sono lo devo ANCHE a questo motivo". Fine.
La mia provocazione sta tutta qui. Se non ci fosse mai stato qualcuno che, parlandomene liberamente, mi avesse detto di appartenere all'Ordine (nel mio caso), sicuramente non avrei intrapreso questa strada e adesso che ho coscienza di cosa avrei perso, sento una mancanza indescrivibile.
Lo stesso vale in relazione tra me e gli altri.
Semplicemente, questo mi sembrava un ambiente adatto e io ho gettato la pietra nel lago lasciando che le onde facessero il loro corso.
La riservatezza è necessaria quando non si vuole far entrare qualcuno di sconveniente nella propria sfera personale, e ciò è ben lontano dai risultati ottenibili dalla mia dichiarazione...
PS:quest'intervento sembra un comunicato stampa...
Perdonatemi!!!
93, 93/93.
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Se si Ammaestra la propria Coscienza,
Essa ci Bacia mentre Morde...