Domenica stavo percorrendo a piedi una salita sulle colline della mia zona. Ad un certo punto sono stato colpito da una riflessione :
"La salita può essere anche una discesa, dipende da come ci "relazioniamo" con lei".
Vi dirò che in quel momento mi sono detto : "Mah, il freddo mi sta' dando al cervello!
"
Riflettendo però su quella frase e soprattutto sull'immagine della salita ho sbloccato tante altre immagini e ragionamenti. Forse sempre per quel discorso di consapevolezza e di atteggiamento "particolare" verso il mondo che ci circonda.
La salita come ascesa, come difficoltà, come gratifica arrivando in cima.
L'ascesa in Paradiso, la discesa agli inferi. Torna spesso in tutto ciò che ci circonda questa sorta di dualità (bene e male, bianco e nero, uomo e donna, yin e yang). Dualità spesso creata dall'uomo, mi verrebbe da dire. Il pavimento a scacchi del Tempio rappresenta molto bene questo discorso, con l'uomo come linea di spartizione tra la mattonella bianca e quella nera, in equilibrio.
Volevo rendervi partecipe delle mie riflessioni e ancor più vorrei "arrichirmi" con le vostre.