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Referendum Procreazione assistita

Ultimo Aggiornamento: 15/06/2005 03:13
13/05/2005 08:55
 
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Il 12 e il 13 Giugno si svolgerà il referendum sulla procreazione assistita.

Ieri sera ho visto un interessante dibattito su una emittente della mia zona in cui si parlava di questo tema.
L'ho guardato soprattutto per farmi chiarezza, perchè spesso in Italia si va a votare (soprattutto in questi casi) senza saper bene le motivazioni ed il problema.

I punti sono 4, i problemi di carattere etico e morale sono molti di più [SM=g27829]

Se vi interessa l'argomento, possiamo approfondirlo con quello che ho appreso dal dibattito.

La trasmissione è comunque iniziata e finita con questa domanda : Quando comincia la vita?
16/05/2005 09:54
 
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Re:

Scritto da: silentman13 13/05/2005 8.55
Quando comincia la vita?




Effettivamente questa domanda condensa la base di ogni discorso su
questo argomento.
La mia personale risposta è molto semplice: non lo sappiamo!
La scienza fa il suo mestiere cercando di dare delle definizioni, ma
bisogna sempre ricordare il sapere della scienza non può mai essere
una descrizione della realtà bensì una interpretazione, quando il
suo oggetto è, come in questo caso, qualcosa che non è stato creato
dall'Uomo.
A questo punto l'unica conclusione che mi pare possibile, al di là
di ogni scelta di comodo, è che se davvero non si vuole correre il
rischio di "fare danni", è meglio lasciar stare gli embrioni.


---

Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
16/05/2005 10:43
 
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Anche io sono della stessa idea.
Però bisogna considerare che ci sono milioni di embrioni congelati in Italia, che entro pochi anni andranno distrutti.
Se noi riteniamo un embrione fecondato già vita, lo Stato commette già un reato. Quindi?
A volte ho quasi l'impressione che l'uomo stia cercando di risalire alla fonte, capite cosa intendo?
16/05/2005 19:26
 
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I Radicali dicono che bisogna abrogare i limiti della legge in oggetto
altrimenti appunto si segna la sorte degli embrioni già conservati.
Tuttavia sarebbe sufficiente un decreto che definisse la situazione
limitatamente a questi già in essere lasciando intoccato il principio
generale per quelli a venire.
I due problemi cioè sono scindibili: i Radicali non li scindono per
loro comodo, non per necessità logica. [SM=g27822]


---

Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
17/05/2005 00:24
 
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Credendo fermamente nella reincarnazione e che nulla accade per caso voterò quattro "si"!
Spiego... Per me un embrione (pura materia) è vivo dal momento in cui è "abitato" da qualcosa di superiore...
E dato che nulla accade per caso se su 100 embrioni 99 sono destinati alla morte perchè porsi problemi?
Se anche una sola vita teoricamente e naturalmente impossibile venisse alla luce non sarebbe già una conquista?
Ha senso negare a una ipotetica ottima madre il diritto di avere un figlio?
Se il padre è sterile e non è possibile la fecondazione da donatori esterni? Deve per forza fare un corno al marito per avere un figlio?[SM=g27820]
[SM=g27837]

Ok... abbandono il discorso... [SM=g27822]

Un abbraccio...


---

"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Questo solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo."

(E. Montale)
17/05/2005 08:29
 
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Niente corno, caro Saman, esiste l'adozione che non infrange neanche le regole del matrimonio. Ma, come dici tu, niente avviene per caso.
Estremizzando il tuo discorso mi verrebbe da chiedere se sia veramente voluto da "qualcosa di superiore" la sterilità di una persona...
Penso che sia questione di tempo comunque, il progresso non si ferma.
22/05/2005 16:59
 
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....
La procreazione assistita è un fatto di coscienza personale.
Ognuno deve avere la possibilità di scegliere, la libertà di farlo o non farlo. E' l'etica a definire ciò che è giusto o non lo è, ma le possibilità sono una conquista.
Tutto è vita e tutto è vincolato alle leggi del Karma, ma attenzione! Esiste anche il limite che l'intelligenza impone.
Sono i soldi che confluiscono nella ricerca a fare la selezione tra i ricercatori che amano il sapere e limitano i loro passi
attraverso la propria coscienza e coloro che invece sperimenterebbero su tutto pur di accaparrare denaro.
Possiamo dire che sarà il karma stesso a presentare il conto, ma dobbiamo fare il posibile affinche maturi nell'uomo una visione più sottile e sensibile dell'etica sceentifica.
Ad ogni modo sono per la libertà degli individui di poter divenire genitori, ma ritengo l'adozione più vicina alla mia etica.
Un'infinito numero di bambini attende Amore, il loro sentimento non deve essere ignorato per i soldi che vanno nelle casse della scienza, mentre gli embrioni, almeno credo, non hanno sentimento e non provano l'infinita solitudine che ed abbandono che sperimentano ogni giorno tanti orfani...


---

Un T:.F:.A:. Hiram
22/05/2005 23:55
 
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Re: ....

Scritto da: hiram-abif 22/05/2005 16.59
La procreazione assistita è un fatto di coscienza personale.
Ognuno deve avere la possibilità di scegliere, la libertà di farlo o non farlo. E' l'etica a definire ciò che è giusto o non lo è, ma le possibilità sono una conquista.
Tutto è vita e tutto è vincolato alle leggi del Karma, ma attenzione! Esiste anche il limite che l'intelligenza impone.
Sono i soldi che confluiscono nella ricerca a fare la selezione tra i ricercatori che amano il sapere e limitano i loro passi
attraverso la propria coscienza e coloro che invece sperimenterebbero su tutto pur di accaparrare denaro.
Possiamo dire che sarà il karma stesso a presentare il conto, ma dobbiamo fare il posibile affinche maturi nell'uomo una visione più sottile e sensibile dell'etica sceentifica.
Ad ogni modo sono per la libertà degli individui di poter divenire genitori, ma ritengo l'adozione più vicina alla mia etica.
Un'infinito numero di bambini attende Amore, il loro sentimento non deve essere ignorato per i soldi che vanno nelle casse della scienza, mentre gli embrioni, almeno credo, non hanno sentimento e non provano l'infinita solitudine che ed abbandono che sperimentano ogni giorno tanti orfani...



Ottimo! Quindi allo Stato laico dovrebbe spettare il compito di dare la possibilità di fare ciò che ogni singolo individuo decide, alle religioni (o filosofie di vita) l'affinare un senso di etica e di morale che vada oltre la possibilità materiale...
Certo, come diceva pure Silentman, l'adozione sarebbe una ottima via... Semplifichiamo l'adozione e forse il cercare figli in modo forzato diventerà meno imperativo...
Un abbraccio.


---

"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Questo solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo."

(E. Montale)
29/05/2005 17:48
 
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Credo sarebbe giusto.
Infatti, lo stato laico, dovrebbe garantire la massima libertà concedibile, ovviamente nella misura in cui non si cade nell'esagerazione.
Fin dall'inizio, la scuola, la cultura stessa di un paese, dovrebbero insegnare il concetto di giustizia al di la della legge, aprire la mente ad una cultura olistica e eticamente corretta ( l'etica permeata di buono intendo ). I ricercatori, formati secondo quanto di meglio la coscenza possa fare, troverebbero il giusto limite fra la ricerca ed il profitto, che è a mio avviso, il problrma principale.
Ciò che invece perviene dalla coscenza religiosa deve trovare altrettanta libertà d'espressione.
Libertà di scegliere dunque, nel pieno rispetto delle diversità e del giusto intendere.
Ma questa è utopia? [SM=g27820]


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Un T:.F:.A:. Hiram
29/05/2005 23:57
 
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Fatemi capire una cosa.
Comprendo le considerazioni sullo stato laico, però questo sposta
il vero problema, secondo me. La domanda a cui rispondere è:
"considerate prevalente l'interesse di una coppia ad avere figli
oppure l'evitare il rischio di sopprimere una vita?".
NB: Ho detto "il rischio di" perchè nessuno potrà mai dire con
certezza quando inizia la vita, nè la Chiesa nè la Scienza, come
ho già ricordato.


---

Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
30/05/2005 08:28
 
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Il punto è anche questo :

Ci sono degli embrioni (già vita o meno è un'idea soggettiva) che possono essere utilizzati per ricerche scientifiche, oppure verranno lasciati morire "naturalmente".
La Chiesa dice che la morte naturale non è peccato. Invece l'utilizzare qualcosa di vivo per ricerca è peccato. Ma il lasciar morire qualcosa di vivo, non è peccato?

Bel dilemma.
05/06/2005 23:28
 
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Complessa argomentazione.
La faccenda si complica.
Dove inizia la vita?
Mi vengono in mente i vegetariani che non mangiano carne per
evitarevla sofferenza degli animali. Giusto e rispettabile, ma un monaco tibetano a me disse: " L'occidentale fa questo perchè non riesce a sentire la voce che grida di un ravanello..."

Dunque! Tutto è vita, ogni cellula lo è, di conseguenza non si potrebbe sperimentare su niente. bene inteso, la mia non è una posizione, ma una domanda..
Chi stabilisce cosa è vivo e cosa non lo è?
E ogni spermatozoo che finisce ucciso dagli anticoncezionali, non è un embrione? O non è vita?
E gli ovuli che cosa sono?
Le stesse cellule del cancro sono vive o morte?
Perdonate , ma lo sperma che viene sprecato quando si fa l'amore senza procreare è un continuo omicidio?

La vita è in ogni cosa e va rispettata in ogni cosa, la ricerca deve avere dei confini, ma se ancora non sappiamo dove sono, la buona intenzione, quando c'è, di cercare risposte per la vita stessa, rendono la vita di una provetta o di un embrione uno strumento che alimenta se stesso.

Sia chiaro è solo la mia attuale opinione, cambierà se sarò consapevole di nuovi aspetti dell'esistenza.


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Un T:.F:.A:. Hiram
06/06/2005 13:03
 
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Strana la "vita", ormai l'uomo sa ricrearla in laboratorio, ma non si sa dove inizi [SM=g27822]
08/06/2005 12:17
 
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Re: Complessa argomentazione.

Scritto da: hiram-abif 05/06/2005 23.28
La faccenda si complica.
Dove inizia la vita?
[...]
Dunque! Tutto è vita, ogni cellula lo è, di conseguenza non si potrebbe sperimentare su niente. bene inteso, la mia non è una posizione, ma una domanda..
Chi stabilisce cosa è vivo e cosa non lo è?



Facciamo però attenzione a non confonderci: la domanda in questione
non è "che cosa è vivo e che cosa non lo è", cioè "quando inizia la
vita", che è lo stesso, ma: "quando inizia la vita umana?".
Lo stesso ordinamento giuridico, dato che si parla di leggi, tutela
la vita umana in modo diverso dal resto della vita...
Penso di essermi spiegato [SM=g27822]
La mia domanda iniziale rimane dunque ineludibile: poichè nessuno
è in grado di dirci definitivamente quando nasce la vita umana,
allora si deve scegliere tra il rischio di uccidere degli individui
e l'interesse scientifico e medico di usare gli embrioni.
Non possiamo evitare questa scelta.

[Modificato da MAGUS ALTAIR 08/06/2005 12.19]



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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
14/06/2005 08:56
 
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Il referendum si è concluso con un affluenza attorno al 25%, quindi, detto in parole povere, è rimasto tutto tale e quale a prima. A parte il dispendio enorme di soldi che comporta un referendum.
Cosa si evince da questo risultato?

Il Cardinale Ruini ha detto "Italiani popolo maturo" (da La Repubblica di oggi). A me sinceramente scappa un sorriso quando sento certe parole, non me ne vogliate.
La mia opinione è che si sta diffondendo tra la gente in Italia sempre più la "pigrizia" intellettuale.
Da un tema così importante e così vicino a tutti mi sarei aspettato un grosso interesse ed una voglia di approfondimento e riflessione personale. Invece sentivo solamente persone che, come sempre, si lamentano della poca informazione, ma pochissimi che si sforzano magari di leggersi la legge.

Scusate il mio sfogo, ma ho sempre più la sicurezza che un piccolo sforzo di molti potrebbe migliorare questo mondo. E il lamentarsi non porta mai a niente...
14/06/2005 13:32
 
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In effetti il risultato è ambiguo: non si capisce se la gente semplicemente
se n'è fregata, oppure se l'astensionismo è stata una scelta per dire no.
Meglio sarebbe stato, per i contrari all'abrogazione, votare esplicitamente
"no", così il risultato sarebbe stato più chiaro.
E' ovvio che così adesso molti sostenitori del "si" diranno che l'astensionismo
è stato un mero disinteresse.

[Modificato da MAGUS ALTAIR 14/06/2005 13.36]



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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
15/06/2005 03:13
 
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Alla faccia della poca informazione, francamente io ho dovuto combattere una dura lotta contro la mia non voglia di andare a votare, dovuta ad un rigetto da tanto hanno rotto le balle con 'sta storia.
Mi sono decisa alle tre meno cinque di lunedì, ho praticamente chiuso il seggio.

Ho votato due si e due no.
Considerare giuridicamente uguali un feto ed una persona metterebbe in pericolo il diritto all'aborto, che in alcuni casi è sacrosanto. Per quanto riguarda la ricerca da ignorante penso che debba andare avanti, anche se per ogni scienziato che la reputa necessaria ce n'è uno che dice l'esatto opposto, ma nel dubbio..
Fecondazione eterologa, pre-analisi del feto e company mi fanno solo pensare a quanto siamo viziati, pronti a voler tutto e subito, ora come ora sembra una cosa innocente ma pratiche del genere possono creare situazioni ai limiti dell'assurdo, se un giorno prenderanno piede vedremo se non sarà così ha un che di spaventoso.

Per quanto riguarda questo discusso "inizio della vita", beh è ovvio che dopo la fecondazione comincia un ciclo che, se non interrotto, porterà ad una vita futura.
Quindi giriamola come vogliamo ma è comunque interrompere il crearsi di una vita che altrimenti sarebbe inevitabile (salvo inconvenienti naturali)
Secondo me il problema non si pone


---

______________________

Sua maestà la Nazion Gallina si è compiaciuta di rubarmi tutti i mie' cavalli, e porvi su i suoi Brutti che formano la Masnada Parigina.
Già gli Austriaci, e' Prussiani, e la Czarina, se la fan sotto, a loro spese instrutti, come la Galla infanteria si butti
Feroce indietro, a destra ed a mancina.
Quai cavalli fien atti a seguitalli?
E i miei son velocissimi, per Dio; bench'io usassi all'innanzi ognor mandalli.
Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio è di schernirli; al Boja, l'impiccalli; il seppellirli, lascisi all'oblio.

Vittorio Alfieri, Il Misogallo
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