Difatti l'esperienza mistica non è mai concettualizzabile, ma è
solo la sensazione di una Presenza.
Condivido.
(Dal Conazoniere di Lipsia di Goethe)
Es flattert um die Quelle
Die wechselnde Libelle,
Mich freut sie lange schon;
Bald dunkel und bald helle,
Wie der Chamaleon:
Bald rot, bald blau,
Bald blau, bald grun;
O dass ich in der Nahe
Doch ihre Farben sahe!
Sie schwirrt und schwbet, rastet me!
Doch still, sie setzt sich an die Weiden.
Da hab' ich sie! Da hab' ich sie!
Und nun betracht ich sie genau
Und seh' ein traurig dunkles Balu.
So geht es dir Zerglierder deiner Freuden!
(Mi scuso per l'accentazione ma i caratteri in uso non mi hanno consentito altrimenti)
"Intorno alla sorgente svolazza la libellula cangiante
già da tanto ne godo;
ora scura, ora chiara, come il camaleonte:
ora rossa ora turchina ora verde;
oh potessi veder da vicino i suoi colori!
Si libra e frulla, non si ferma mai.
MA zitta si posa sul salice.
L'ho presa, l'ho presa!
E ora la osservo attentamente e vedo un triste colore turchino....
Così succede a te, analizzatore delle tue gioie!
(Spero di aver tradotto in modo decente, purtroppo mantenere le rime risultava difficile...)
Benedizioni