Sincronicità
La mia esperienza in proposito e' la seguente.
Io uso i tarocchi ma non per leggere il futuro, come fanno le
cartomanti, ma per osservare la situazione presente.
Il metodo che seguo, quello di Oswald Wirth, considera le
carte come l'esternazione simbolica della situazione presente,
presentando le forze in campo che potranno portare ad un esito.
La lettura dei tarocchi non ottiene così la rivelazione dell'
esito, ma la descrizione di queste forze antagoniste e una loro
possibile ("possibile", non "necessaria" !) sintesi.
Che cosa sono queste "forze antagoniste"?
Secondo una tradizione esoterica che si perde nella notte dei
tempi, ogni evento è il risultato della contrapposizione di
due forze, non sempre le stesse, ma diciamo due eventi in
contrasto, la cui sintesi è il risultato finale, il "futuro",
rispetto al "presente" rappresentato dalla coesistenza di queste
forze.
Carl Gustav Jung disse che esisteva una Legge, in bilico tra
fisica e metafisica, che identificava la connessione tra questo
stato di cose (le forze e la loro sintesi) e i metodi cosiddetti
divinatori: la legge della Sincronicità.
Secondo lui, è possibile che degli eventi siano collegati in
modo acausale, secondo un legame di "senso" ( = di significato
simbolico): ecco che così la carta del tarocco che esce (o la
runa, o quello che è) è acausalmente ma simbolicamente
collegata allo stato presente della situazione fisica e
psichica nella quale si trova il divinatore.
Jung non sa come spiegare questa cosa, ma la descrive così,
e rifiuta di parlare di mere "coincidenze".