La Sublime Comunione...

Gnomos
00domenica 3 agosto 2003 17:59

Vorrei che condividessimo in questo post, il momento e le sensazioni che abbiamo provato la prima volta che ci siamo sentiti in comunione con il tutto...
Io ad esempio ero steso la notte del 12 agosto di 5 anni fà sulla cima di un colle, ero solo, guardavo l'orizzonte e pensavo a quale meraviglia mi trovavo ad osservare e a vivere, d'un tratto mentre tentavo di meditare ho sentito qualcosa di nuovo e meraviglioso, come se il mio spirito eslodesse da me e investisse prima la terra e poi il cielo, senza più un confine tra me e l'universo anzi, senza più un "me è l'universo".
L'esperienza mi fece capire quanto tempo ho sprecato cercando solo in me e nei libri quando Dio mi era sempre stato a portata di mano, stava si in me ma anche nella vita che mi circondava e nella coscienza di essa.

a voi.



arielbianca
00domenica 3 agosto 2003 18:12
Non ho mai veramente raggiunto questa esperienza,o almeno,non l'ho sentita completamente.
Ho vissuto momenti in cui percependo la presenza di Tutti,ho avuto delle sensazioni troppo forti.Ogni volta mi sono sentita "mancare",come se qualcosa dentro il petto si sciogliesse,e uscisse da me. E' una sensazione molto forte,che quasi mi spaventa.
Riesco a lasciarmi andare per poco...eppure e' una sensazione bellissima,sembra quasi il precedere di un pianto disperato,ma non di dolore...difficile spiegare.
Momo-
00domenica 3 agosto 2003 18:17
mai successo..
mai successo in modo così eclatante, ho spesso la percezione di questo, ma dura un attimo ed è più che altro un mio pensiero.
Penso che non mi sia mai accaduto perchè non ho mai fatto l'esperienza della meditazione, come si deve..insomma, io so dov'è la "porta" ma non l'ho mai aperta...
MAGUS ALTAIR
00domenica 3 agosto 2003 22:58
La notte di Pasqua di una decina di anni fa, stavo meditando
prima di dormire, e improvvisamente mi sono sentito come
espandere e contemporaneamente schiacciare. Difficile da dire,
è stata davvero una sorpresa, e per qualche minuto sono rimasto
come sopraffatto: mi sentii diverso e... più grande, più ampio.
Quando mi ripresi mi accorsi che era passata mezz'ora e mi
trovavo disteso sul pavimento, mentre quando avevo iniziato
stavo seduto su un tappeto con le gambe incrociate.
Che cosa sia successo non lo posso sapere, dico solo che si
è verificato un forte stato di alterazione.
Mai ripetuto!
hiram-abif
00lunedì 4 agosto 2003 15:45
A me è accaduto qualcosa di semplice e strano nello stesso tempo.
In un periodo difficile della mia vita ero solito isolarmi per meditare. Una notte decisi di farlo in una macchia qui vicino.
Trovai un posto molto suggestivo, una piana di circa 20 metri quadrati con un bellissimo albero con accanto una pietra.
Sedutomi su quella pietra di fronte al mare che si trova circa 200 metri sotto, potevo ammirare il chiarore della luna e la bellezza del paesaggio notturno avvolto in quel'argento surreale.
Decisi di non meditare "tecnicamente", ma di lasciare spontaneamente che quelle immagini mi liberassero la mente.
D'un tratto, dopo circa un'ora, sentii dei rumori dietro di me, che mi fecero sussultare. Con le pupille dilatate; ormai tutto era visibile con nitidezza, vidi una famigliola di cinghiali che si era avvicinata incuriosita dalla mia presenza..Uno dei due piccoli si è avvicinò a me fiutandomi a pochi centimetri dalla mia gamba...Ero preoccupato delle dicerie sulle femmine del cinghiale che si dice, quando sono coi piccoli, diventano particolarmente feroci. Immobile feci scomparire ogni paura da dentro di me. Di li a poco anche la madre si avvicinò e potei incrociare il suo sguardo..i suoi occhi brillavano come perle nere, ma nessuna preoccupazione traspariva dal suo atteggiamento...anch'essa si accertò fiutandomi di questa presenza anomala.
Sentivo il loro respiro,la loro serena curiosità. Tutto in me si fece calma e tranquillità. Sapevo con certezza di non aver niente da temere, anzi avrei voluto abbracciarli, carezzarli, ma non osai troppo...
Di li a poco si congedarono lasciandomi con l'indifferenza del "riconoscimento" di non essere stato considerato un pericolo.
Sentii dentro di me una forte scarica emotiva che mi fece versare anche qualche lacrima. Tutto intorno a me, attraverso quegli occhi, era divenuto parte di me ed io parte del tutto. Mi alzai...sentii forte la "presenza" dell'albero a cui ero vicino,ed ebbi la sensazione di essere "scrutato" da lui, come un padre guarda muovere i passi di un figlio...Abbracciai l'albero e sono certo che braccia invisibili mi corrisposero...
Percepii Dio in ogni cosa...
Nei profumi, nei battiti del mio cuore, nella vita che mi circondava, nalle antiche pietre, il mare ne simboleggiava la vastità, il cielo la smisuratezza, nel suo buio illuminato dalla Luna. La terra erano le Sue mani che sostenevano la vita...
Tornai a casa senza riuscire a togliere il sorriso dalle mie labbra e sempre sorridendo mi addormentai profondamente....


UN abbraccio. Hiram

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