La grazia

Non voglio discutere necessariamente del merito della domanda
di grazia per Sofri, ma mi pongo un'altra domanda:
perchè secondo voi c'è questa quasi frenesia verso la
cancellazione di un periodo nero per la storia dell'Italia?
E' cioè il modo giusto di voltare pagina, o tutto questo
nasconde una qualche nevrosi... sociale?

Sono fin troppe le verità da insabbiare, ormai potremmo dire che camminiamo su una spiaggia immensa...al punto che abbiamo più tempo per le rivelazioni degli inganni dei potenti.
Non sappiamo che un piccola parte della nostra storia vera.
La studieranno i nostri pronipoti, e ne resteranno sconvolti.
Il disagio sociale nasce dal fatto che siamo nell'errore e nelle bugie, costantemente, da secoli.
Ogni singolo caso è figlio delle televisioni e dell'opinionismo, mai della verità, che rimane sempre l'oggetto misterioso della storia e noi continuiamo a girarci intorno come la ruota al suo fulcro, sena raggiungere mai il centro...

Un abbraccio. Hiram

...non abbiamo più tempo...

Si sono davvero troppe le cose nascoste e tante quelle che possiamo supponere lo saranno ancora per molto.
L'atteggiamento di negazione credo sia dovuto al bisogno di andare avanti,di fiducia verso le istituzioni...

Eppure questa mancanza di giustizia (che e' quello che "passa" a noi che ascoltiamo le notizie)temo porti la gente a giustificare ogni propria intenzione.I furbi sembrano essere sempre quelli che fregano i corretti...e la storia cosi' come la stiamo vedendo,apparentemente sembra dare loro ragione.

La legge del mercato.
Negli studi che sono stati fatti sul marketing, è emersa una cosa che mi ha insospettito:
" per vendere un prodotto con semplicità occorre creare l'esigenza sul mercato:"
Mi spaventano queste parole, perchè ogni cosa o istituzione è un negozio che vende qualcosa e noi siamo sempre clienti di qualcuno, quindi: deve davvero finire la delinquenza? Dove andrebbero a finire i tutori dell'ordine?
Devono davvero guerire i malati? Chi manderebbe più miliardi alla ricerca?
Devono davvero migliorare la loro situazione economica i poveri?
Quelli che li tutelano dove andrebbero a finire?
Il nostro medico curante non è un rappresentante di prodotti farmaceutici?
Le religioni non creano economie miliardarie?
Mi spaventa davvero tutto questo...
Che la luce illumini ogni singola anima e da questo si illumini
il mondo.

Un abbraccio. Hiram

Capisco la tua perplessità Hiram, e mi chiedo:
se tutto questo deve in qualche modo essere così, almeno si
potrà trovare una sorta di equilibrio?
Oppure è proprio l'equilibrio tra questa "pazzesca" domanda e
la relativa offerta, che crea questo circolo vizioso?

Che anche in questo forum non vendono proprio niente (se non in senso simbolico del baratto), e che un giorno si sono accorti di questo, stiamo muovendo cause che avranno un effetto.
Ognuno di noi nel proprio mondo opera in questo senso.
Credo che questa sia la strada giusta, ed è fatalmente "attuale" e sincronica con l'era del'acquario.

Nei versi aurei è scritto:

"Scopri quel che ti è davvero necessario e sarai felice"

Quindi io sono per l'autocoscienza, è vero che le necessità non sono assolute ma soggettive ma farsene inculcare di nuove ogni mese è da ottusi...

Una ottusita' diffusa ma giustificata.
Considera che per sapere cosa veramente ci serva, occorre interrogarsi interiormente,e questo non e' abitudine di molti. Cosi' come si cercano troppe risposte fuori di noi,anche le domande,per abitudine o per incapacita', vengono cercate all' esterno.

Se fosse cosi' semplice... quella frase,goccia di saggezza, non farebbe parte dei Versi Aurei.

[Modificato da arielbianca 11/08/2003 16.17]