Ogni tradizione religiosa ha i suoi simboli, che talora non sono
compresi da chi non vi appartiene, non solo perchè le basi culturali
sono diverse, ma anche perchè diverso è il vissuto.
Ricordo il giornalista Gad Lerner (che è nato in una famiglia ebraica)
che disse di non capire il sentimento dei cristiani di fronte ad un
crocifisso, laddove lui vedeva solo un cadavere inchiodato a delle
assi di legno.
Il crocifisso mostra in effetti un cadavere inchiodato, ma per un
cristiano, che ha vissuto in un contesto cristiano, è qualcosa d'altro,
e non semplicemente perchè è obbligato a vedervi qualcosa d'altro.
La religione infatti può essere anche dogma, ma è anche sentimento.
Se dunque il sentimento religioso di una persona comprende anche
un'espressione che da fuori potremmo chiamare semplicemente e
semplicisticamente "esteriore", noi non siamo nessuno per
giudicarlo, e dichiarare se è o non è necessario, dal momento
che non lede la nostra incolumità e la nostra libertà.
E, ripeto, se davvero un velo o un pendaglio ci danno fastidio,
dovremmo guardare dentro di noi e chiederci il perchè di questo,
e non chiederlo a chi lo porta.
E' vero che certe persone possono trasformare l'esibizione di un
simbolo in un comportamento estremistico, però sono una minoranza
per fortuna, che non può e non deve condizionare il vero sentire
religioso.
[Modificato da MAGUS ALTAIR 05/09/2004 0.11]