hiram
immaginavo questa tua reazione, ti sei sentito toccato personalmente, è ovvio, nell'ultima parte del tuo post hai detto delle cose giustissime, ma la storia che hai raccontato...è una storia un po' di parte, condita da pezzetti retorici come quello del giardino sorto dal deserto...io non volevo nemmeno intervenire in questa discussione per evitare di scrivere cose che a te non sarebbero andate troppo giù, ed infatti è stato così.
Questa storia inizia molto indietro,non nel 1948
Nel 1896 viene fondato il "movimento sionista", la colonizzazione (perdonami, ma già solo voler colonizzare un luogo è un atto di prepotenza) degli ebrei in quei teritori inizia dai primi del novecento, attorno agli anni 20 gli scontri diventano molto aspri.
La nascita dello "stato di Israele" non è assolutamente avvenuta nel modo idilliaco che tu hai descritto, non è per fare la Polymetis della situazione, ma semplicemente per evitare equivoci, e per maggiore chiarezza che scrivo la storia com'è descritta in un libro recente e serio di storia contemporanea:
"...restava da sciogliere il nodo della Palestina, che nel 1939 ,a Gran Bretagna si era impegnata a rendere indipendente..
Negli anni della guerra la pressione del movimento sionista per la creazione di uno Stato Ebraico, si fece sempre più forte.
La causa sionista trovò un potente alleato negli Stati Uniti, dove la comunità ebraica era numerosa ed influente, ma fu ostacolata dalle auorità inglesi.
Mentre i leader sionisti chiedevano la libertà di immigrazione,
le organizzazioni militari ebraiche in palestina passavano alla lotta armata, condotta dai più estramisti anche con metodi terroristici, non solo contro gli arabi, ma anche contro gli inglesi.
Trovandosi difronte ad una situazione incontrollabile...la Gran Bretagna si tirò fuori dal conflitto: nel 1947 il governo inglese annunciò che avrebbe ritirato le sue truppe dalla palestina alla mezzanotte del 15 maggio 1948, e rimise alle
Nazioni Unite
il compito di trovare una soluzione.
L'Onu approvò un piano di spartizione in due Stati, respinto però dagli Arabi."
E qui arriviamo alla famosa creazione dello stato di Israele, come vedi dopo un bel po' di sangue versato, e di fanatismo da ambo le parti:
"Nel maggio 1948 all'atto della partenza degli inglesi,
gli ebrei proclamarono la nascita dello stato di Israele
"
Seguì una guerra che, ovviamente, gli arabi persero, di fronte all'abbandono dell'inghilterra e all'esercito già molto forte di Israele.
Come vedi, quindi, nessuna sorta di accordo mondiale con tanto di Arabi felici di avere dei nuovi coinquilini.
Con la guerra del 48 lo stato di Israele, comincia ad ingrandirsi, non rispettando il piano di spartizione dell'inutile Onu, sottraendo territori al solo ipotizzato Stato arabo di Palestina, che, evidentemente, non era abbastanza forte per autoproclamarsi.
"..Un milione di profughi arabi abbandonarono i territori occupati da Israele, e ripararono nei paesi vicini, in particolare la Giordania..."
"Nel dicembre 87, dopo vent'anni di occupazione e di sconfitte militari e diplomatiche, esplose spontaneta la rivoluzione dei sassi, che ebbe come protagonisti giovani e bambini"
Questo è quello che è successo...tutto ciò che è avvenuto dopo è un risvolto di questi fatti.
Qesti "stati" arabi sono usciti da una colonizzazione (quella inglese) per entrare in un altra, lo stato di Israele è nato con un atto di forza e si è espanso con un atto di forza.
Ho voluto trascrivere tutto per evitare cose del tipo "questa è una tua opinione" "come fai tu a dirlo " o "cosa ne sai tu.."
Ripeto, sono d'accordo con tutto ciò che hai detto diciamo "in chiusura" il fatto è che mi sembra un po un contentino insomma "hanno ragione gli Israeliani ma sono d'accordo sul fatto che muoiono tanti innocenti anche palestinesi.."
e non basta, perchè non hanno ragione, punto e basta, e non lo dico io, lo dicono i fatti. Il tutto è esploso per la prepotenza, e il potere effettivo, del movimento sionista, già nell' 800.
Non ho niente contro gli ebrei, Hiram, anzi ho già detto più volte che disprezzo il fondamentalismo tipico dei musulmani, mi spiace, ma le reputo persone potenzialmente pericolose ed il terrorismo è tipico di mentalità deviate del genere.
Ma, ti prego, non arriviamo a deformare completamente ciò che è accaduto per questioni "personali". E'anche questa mancanza di coerenza che crea certe tragedie.