Rappresentazione del demonio

"Palantir"
00lunedì 9 febbraio 2004 01:02



(Cosmographia universalis , Basilea 1544, "diavolo evocato da strega" )


Curiosa immagine, della quale mi sfuggono molti particolari.
Vorrei saperne di più, perché quelle tre bestie, perché il corpo umano, perché l'assenza della classica immagine del capro... sinceramente è un'immagine rappresentativa terribilmente oscura per me.
Qualcuno desidera aiutarmi?[SM=g27827]






MAGUS ALTAIR
00lunedì 9 febbraio 2004 09:24
La mia comprensione del simbolo
La strega EVOCA, ossia porta "a galla" dal profondo, sottinteso dal
profondo di noi, e dunque la "base" del simbolo è umana, è un corpo
di uomo, perchè quella è l'origine.
Il DIAVOLO appare in forma di TRE teste: innanizitutto il numero tre.
Esso è il simbolo della perfezione e della completezza e pare strano
applicato al "mondo infero", tuttavia il messaggio è che tale mondo
è compiuto in sè stesso, è reale e stabile, quindi non è illusorio,
nè va eliminato, ma bisogna venire a PATTI con lui, senza esserne
sopraffatti.
Questa evocazione ha tre teste: una di belva (il FUOCO), una di uccello
(l'ARIA) e una di pesce (l'ACQUA) su un corpo di carne (la TERRA).
Riecco l'idea che ciò che è stato evocato è un microcosmo: c'è il
TRE (completezza) e il QUATTRO (stabilità), e ci sono tutti gli elementi
che formano anche il microcosmo conscio e il macrocosmo:
come in alto e così in basso, non solo tra noi e il mondo Celeste,
ma anche tra noi e il mondo Infero.

Infine: la strega si inginocchia, non in senso di adorazione, ma
perchè occorre umiltà per accettare il nostro mondo infero e per
considerarlo un "aiutante" del nostro percorso evolutivo, e non solo
uno "sporco" antagonista.

[Modificato da MAGUS ALTAIR 09/02/2004 9.28]

jezabel
00lunedì 9 febbraio 2004 19:10
bravo magus
io non sarei stata cos' chiara manco a piangere.
comunque come demone è rprio bruttino.
prefersico corna e coda...[SM=g27829]


arielbianca
00lunedì 9 febbraio 2004 19:54
Davvero bravo Magus! [SM=x213431]

Noticina.
La strega non ha paura del Diavolo! Altrimenti non potrebbe vederlo. Istintivamente si mettono le mani davanti agli occhi per proteggersi e ci si rende ciechi...per reggere questa vista ci vogliono volonta' e coraggio vero?
.:avatar:.
00martedì 10 febbraio 2004 12:52
Indubbiamente profonda (e allenata) la comprensione simbolica del Magus... tuttavia sarei stato anche interessato a conoscere meglio il contesto e l'autore di questa raffigurazione, per meglio allocarlo nelle sue cordinate. Perche', proprio per la sua universalita', possiamo dire tutto di un simbolo, ma non e' detto che quanto diciamo sia cio' che l'autore voleva comunicarci.

Siamo sicuri che la terza testa sia quella di un pesce? Francamente fatico a vederne uno, al piu' un serpente o un animale terreste, anche se questo ingarbuglierebbe l'opposizione elementale (persino considerando l'uomo come rappresentazione dell'acqua).

Con una mano sembra indicare, porgere alla donna, le cose del cielo... mentre l'altra nascosta dietro quasi sicuramente indica per terra. Cosa intende? Che il diavolo, la materialita', puo' essere per noi strumento di completamento, veicolo di evoluzione - che la nostra ancora, tenendoci incatenati (schiavi) di cose di illusorio valore.

Tuttavia in questa simbologia mi rimane oscuro il perche' sia una donna, una strega, il soggetto e quindi voglio proporre una lettura alternativa, piu' legata a quelli che definirei i "valori medievali":
la donna, simbolo della materialita', porta l'uomo alla perdizione trasformandolo in una bestia dalle tre teste. bestia perche' la belva e' simbolo di schiavitu' al peccato e di assenza dello spirito Illuminante, tre teste perche' triplice e' il peccato dell'uomo: contro se stesso (Tempio e Immagine di Dio), contro gli altri e infine contro lo Spirito di Dio stesso. La donna e' in adorazione del volto di serpente ad indicare come sia la sua schiavitu' al peccato originale a guidarla e il serpente in cambio dei suoi servigi le offre le cose del cielo, seppur in chiave temporanea perche' alla fine dei tempi e' l'inferno che le sara' riservato (la mano nascosta del principe delle menzogne).

Mi piace molto l'interpretazione di Altair, ma mi sembra giusto osservare l'immagine da un punto di vista esteso.
Momo-
00martedì 10 febbraio 2004 14:47
il terzo animale non sembra affatto un pesce , sembrerebbe una di quelle bestiole tipo furetto...mi pare di vedere il naso, non mi è nuovo quell'animale rappresentato così, ed era appunto un qualche piccolo mammifero..ma non so dove l'ho gia visto....[SM=g27818]

[Modificato da Momo- 10/02/2004 14.49]

.:avatar:.
00martedì 10 febbraio 2004 19:42
Mh... l'ermellino? la lonza? Se cosi' fosse potremmo parlare delle tre fiere dantesce. A proposito, nella Commedia il diavolo aveva tre teste e magari questo e' un richiamo ad essa, senza dover parlare di conoscenza iniziatica (perche' proprio una strega poi, che dovrebbe essere una figura disprezzata dagli occultisti?)
jezabel
00martedì 10 febbraio 2004 23:52
ehm...
io sapevo che la prima testa era di scimmia, la seconda di rapace e la terza si, di pesce, anche se a me sembra tanto una foca...ovvero il diavolo che 'scimmiotta' l'uomo....

acc. non trovo il libro, mi fermo qua ed evito di dire cavolate...[SM=g27829]
MAGUS ALTAIR
00mercoledì 11 febbraio 2004 09:13
La mia interpretazione vuole essere solo una proposta, nè potrebbe
essere altrimenti, però ho qualche annotazione da fare sull'
interpretazione fornita dal nostro Avatar.

Se la figura mostruosa non è il diavolo, ma il simbolo delle nostre
profondità, allora anche la "strega" può essere un simbolo di qualcosa
d'altro, e quindi essere coerente con l'interpretazione tradizionale
e iniziatica.
In questo caso infatti essa rappresenterebbe il Femminile, che
lungi dall'essere disprezzato dagli occultisti, è invece la Via
Passiva, la Luna, ossia il "farsi recipiente", scavando dentro
sè stessi. E' il simbolo dell'introspezione, e il "diavolo" sarebbe
allora coerentemente il simbolo del risultato dell'introspezione
stessa, o meglio ciò che con l'introspezione si va a scovare.
Il "diavolo" poi ha la mano sinistra alzata e la destra nascosta,
quasi appunto a sottolineare la Via Femminile, detta anche della
Mano Sinistra, in contrapposizione a quella Maschile, Solare,
della Mano Destra, che qui verrebbe celata perchè non si vuole
parlare di essa.
Infine, l'interpretazione "medievale" proposta da Avatar sarebbe
piuttosto una rappresentazione tipica del "degradato" simbolismo
derivato dalla religiosità comune, influenzata dal Cristianesimo,
nella quale il Diavolo è davvero il Signore degli Inferi, e la
strega è davvero colei che cavalca la scopa.
Sappiamo che non era così, e sappiamo purtroppo che conseguenze
ha avuto l'atteggiamento così "materialista" della Chiesa.
Questo ovviamente non toglie che l'autore volesse rappresentare
proprio questo però! [SM=g27822]

Per Jez: qui nessuno ha la Verità e nessuno spara cavolate,
perchè siamo tutti onesti ricercatori! [SM=g27823]

[Modificato da MAGUS ALTAIR 11/02/2004 9.35]

.:avatar:.
00mercoledì 11 febbraio 2004 09:46
Infatti la mia voleva proprio essere un interpretazione il piu' popolana possibile, proprio per contrapporsi alla tua. Volevo osservarla in maniera piu' estesa, nel senso di raffigurarla sia da un punto di vista sublime che uno piu' grezzo... ammetto tuttavia di aver sbagliato nel parlare di visione piu' legata allo spirito medievale.
Riguardo alla donna devo dire che anch'io ho pensato lo stesso dopo aver scritto il mio messaggio: l'arcano del diavolo non per nulla fa la sua comparsa proprio nella via femminile. Tuttavia mi rimane il dubbio in quanto la raffigurazione si chiama "diavolo evocato da STREGA"... nel caso il tuo punto di vista sull'immagine sia quello corretto, perche' degli iniziati hanno deciso di mettere il termine strega? Per ricolegarsi al becco del sabba oppure per celare questo sapere solamente a chi poteva vederlo?
Non sapevo che la via umida si chiamasse anche della mano sinistra... ma la ragione di tale nome direi che e' chiara.
"Palantir"
00venerdì 27 febbraio 2004 16:08
Vi ringrazio dei vostri acuti interventi, di sicuro mi hanno aiutato e hanno accresciuto le mie conoscenze.[SM=g27811]
MAGUS ALTAIR
00domenica 29 febbraio 2004 15:52
Lo sforzo di interpretazione di un simbolo serve sempre per aggiungere
nuova consapevolezza in tutti coloro che vi partecipano.
Un simbolo non significa mai una cosa sola, e l'interpretazione di
ciascuno, sebbene in alcuni casi diversa da quella di altri, rappresenta
innanzitutto il mondo interiore di chi interpreta, anche (ma non solo)
alla luce evidentemente delle proprie conoscenze.
Perciò ti ringrazio di averci sottoposto questa occasione di autoconoscenza!

[Modificato da MAGUS ALTAIR 29/02/2004 15.52]

Fenrir II
00venerdì 5 marzo 2004 20:46
mà....
...il diavolo? Chi era costui?
Daiiii, ma il diavolo non esiste!!!
Bella ed esplicativa l'elucubrazione di Magus, ma immagino sia solo a fini descrittivi di un'immagine di retaggio medievaleggiante quando alle "potenze oscure" veniva attribuita ogni malefatta umana o naturale che fosse! Tempi bui...
Certo che continuando a crederci non facciamo altro che dar corpo e supporto ad entità negative!
Guardiamoci dai reali "bruti", non da quelli che ci vengono imposti! [SM=x213435]
Fenrir II
00sabato 6 marzo 2004 01:55
..."IO SONO IL SERPENTE,
LA BESTIA PIU' BELLA E DEMONIACA CHE
ABBIATE MAI VISTO,E MI TEMETE SOLO PERCHE'
NON CONOSCETE NEMMENO VOI STESSI,
TEMETE IL MIO MORSO PERCHE' PER VOI,
NELLA VOSTRA TOTALE STUPIDITA',
LA CONOSCENZA E' VELENO "... [SM=g27813] (faccina triste e rassegnata!)
MAGUS ALTAIR
00sabato 6 marzo 2004 10:01
Re: mà....

Scritto da: Fenrir II 05/03/2004 20.46
...il diavolo? Chi era costui?
Daiiii, ma il diavolo non esiste!!!
Bella ed esplicativa l'elucubrazione di Magus, ma immagino sia solo a fini descrittivi di un'immagine di retaggio medievaleggiante quando alle "potenze oscure" veniva attribuita ogni malefatta umana o naturale che fosse! Tempi bui...
Certo che continuando a crederci non facciamo altro che dar corpo e supporto ad entità negative!
Guardiamoci dai reali "bruti", non da quelli che ci vengono imposti! [SM=x213435]



Ma io sono d'accordo con te eh! [SM=g27822]
.:avatar:.
00lunedì 8 marzo 2004 12:02
Re: mà....

Scritto da: Fenrir II 05/03/2004 20.46
...il diavolo? Chi era costui?
Daiiii, ma il diavolo non esiste!!!
Bella ed esplicativa l'elucubrazione di Magus, ma immagino sia solo a fini descrittivi di un'immagine di retaggio medievaleggiante quando alle "potenze oscure" veniva attribuita ogni malefatta umana o naturale che fosse! Tempi bui...
Certo che continuando a crederci non facciamo altro che dar corpo e supporto ad entità negative!
Guardiamoci dai reali "bruti", non da quelli che ci vengono imposti! [SM=x213435]



V'erano altri che la pensavano allo stesso modo... e probabilmente, per poter comunicare il proprio messaggio senza correre il rischio di eresia, nascondevano tale messaggio all'interno delle raffigurazioni stesse del male... in modo che potesse essere vista solamente da chi aveva gli occhi (e la conoscenza necessaria) per farlo. Non trovi che sia una possibilita' da considerare? [SM=g27822]
MAGUS ALTAIR
00mercoledì 10 marzo 2004 14:09
Re: Re: mà....

Scritto da: .:avatar:. 08/03/2004 12.02


V'erano altri che la pensavano allo stesso modo... e probabilmente, per poter comunicare il proprio messaggio senza correre il rischio di eresia, nascondevano tale messaggio all'interno delle raffigurazioni stesse del male... in modo che potesse essere vista solamente da chi aveva gli occhi (e la conoscenza necessaria) per farlo. Non trovi che sia una possibilita' da considerare? [SM=g27822]



Certo che è possibile: l'esoterismo è tale anche per auto-proteggersi! [SM=g27822]
Fenrir II
00sabato 13 marzo 2004 21:26
Vero...
A quel punto era veramente difficile capire da dove il "male" venisse! Siamo decisamente in difficoltà nel leggere ciò che un tempo poteva apparire palese, sono cambiati i tempi e con essi il significato di allegorie e simbologie che per quanto nascoste potevano essere colte nel loro reale significato.
jezabel
00giovedì 25 marzo 2004 02:50
in giro per il mondo
allora, se penso a quante rappresentazioni ha e ha avuto il demonio...

alfin ragiono sempre da occidentale(normale), figlia di una cultura impreganata di cattolicesimo, qundi per me il demonio ha le corna , è rosso ed è molto bello...

poi ragiono da antropologa e mi vengono in mente le carie rappresentazioni medievali ed esoteriche, e poi...

poi, grazie anche ai numerosi viaggi in india di mia madre, ho avuto modo di vedere e conoscere rappresentazioni del demonio di altre religioni...

in sri-lanka, ricordo, il demonio ha le zanne ed è blu, con una bocca enorme.
blu?
si, blu...

e blu è tawus-malek, che altro non è che lucifero, il dio-pavone della seta dei jezidi...

perchè la tradizione occidentale ha associato da sempre, più o meno, il rosso col demonio?
forse per via dell'inferno e del fuoco che vi arde?

o c'è della'altro?

[SM=g27829]
Elohangel
00giovedì 25 marzo 2004 10:22
Tradizioni religiose e simboliche
Quella della simbologia, come della religione, è una strada ampia e comune a tutti i popoli. Mi ha sempre affascinata e ho sempre avuto voglia di conoscere e confrontare le varie simbologie religiose dei popoli della Terra.
Un giorno lo farò più dettagliatamente, ma al momento mi limito a ragionare sul quel poco o tanto che so.
Ho potuto constatare che per quanto diversi possano essere tra loro, i simboli rappresentano tutti gli stessi personaggi che tu vada in India, in Messico, in Giappone, in Africa o qui in Europa con la nostra ''bella'' chiesa cattolica: cambiano i nomi, ma non le storie che al massimo possono essere riportate in termini un po' diversi ma esprimono le stesse esperienze. Basti pensare al 'diluvio universale' !

Volendo interpretare l'immagine attraverso la nostra simbologia classica, penso che bisognerebbe anche tener presente i significati del fuoco, dell'acqua, della terra e dell'aria e in ciò possono venirci in aiuto per l'appunto le conoscenze astrologiche e dei tarocchi., vastissime per altro.

Ma torno poi sull'argomento, mi metto allo studio nuovamente ! [SM=x213431]
.:avatar:.
00giovedì 25 marzo 2004 11:32
Re: Tradizioni religiose e simboliche

Scritto da: Elohangel 25/03/2004 10.22
Ho potuto constatare che per quanto diversi possano essere tra loro, i simboli rappresentano tutti gli stessi personaggi che tu vada in India, in Messico, in Giappone, in Africa o qui in Europa con la nostra ''bella'' chiesa cattolica: cambiano i nomi, ma non le storie che al massimo possono essere riportate in termini un po' diversi ma esprimono le stesse esperienze. Basti pensare al 'diluvio universale' !
[SM=x213431]



Tralasciando probabili questioni esoteriche (nel senso letterale del termine) trovo che la ragione di cio sia da attribuire al fatto che la vita dell'uomo e' la stessa in ogni luogo... Pensateci: stessi problemi, stesse domande e forse una stessa Fonte di ispirazione. Non e' poi cosi' stupefacente, se consideriamo anche come tutti gli uomini abbiano lo stesso corpo (e la maggior parte dei simboli hanno un qualcosa di antropomorfo) e vivano in ambienti non cosi' dissimili
Elohangel
00giovedì 25 marzo 2004 11:42
L'evoluzione ed altro...
Di certo l'evoluzione tanto amata non avrebbe potuto creare un mondo così vario e allo stesso tempo così simile, e ciò inizia ad essere accertato anche da moltissimi scienziati; e per le similitudini, stesse domande stessi dubbi stessa fonte ? IO mi chiedo, se non avessimo un'origine comune e perciò una fonte comune come si sarebbero potuti creare le stesse simbologie ? Non saremmo stati differenti almeno in questo ?
...

Ma ciò è un altro tema... [SM=g27818]
Fenrir II
00giovedì 25 marzo 2004 22:58
...
Il riscontro comune fra simbologie non è poi così diffuso come pare, il fatto è ch degli altri percepiamo solo ciò che ci risulta familiare o comune tralasciando di comprendere o analizzare il resto![SM=g27822]
"Palantir"
00venerdì 26 marzo 2004 01:38
Re: Re: Tradizioni religiose e simboliche

Scritto da: .:avatar:. 25/03/2004 11.32


Tralasciando probabili questioni esoteriche (nel senso letterale del termine) trovo che la ragione di cio sia da attribuire al fatto che la vita dell'uomo e' la stessa in ogni luogo... Pensateci: stessi problemi, stesse domande e forse una stessa Fonte di ispirazione. Non e' poi cosi' stupefacente, se consideriamo anche come tutti gli uomini abbiano lo stesso corpo (e la maggior parte dei simboli hanno un qualcosa di antropomorfo) e vivano in ambienti non cosi' dissimili


Sai, ciò che scrivi è molto logico, tuttavia ci sono alcuni casi specifici dove non è proprio così.
Mi vengono in mente alcune mie reminescenze nell'ambito degli studi sulle religioni. Dal 1400 al 1700 inoltrato ci furono molti preti missionari che portarono la religione cattolica in giro per il mondo. erano per la maggior parte gesuiti, ed entrarono a contatto con popolazioni dette "selvagge" nelle americhe, in africa, in oceania. prima dell'indottrinamento cattolico, tentavano di comprendere appieno l'idea e il concetto che il "selvaggio" aveva di Dio o più propriamente della divinità. L'errore nel tipo di domande che ponevano al loro interlocutore era proprio quello di dare per sconto che egli potesse avere sviluppata l'idea di Dio come il prete aveva.Il selvaggio si mostrava molto desideroso di apprendere e di dialogare, ma forniva delle risposte terribilmente confuse, spesso seguiva per filo e per segno le risposte indotte involontariamente dal prete. Per spiegarmi meglio se il prete chiedeva "credi nella vita dopo la morte?" il selvaggio ripeteva a pappagallo di credere nella vita dopo la morte, mentre invece non aveva mai pensato fino a quel momento alla vita dopo la morte. se il prete chiedeva del paradiso, ecco il selvaggio messo alle corde, per la prima volta pensava al paradiso e rispondeva a vanvera. Con questo volevo dire che sicuramente l'uomo in ogni parte della terra ha avuto gli stessi problemi e le stesse domande, ma il pensiero e le soluzioni delle problematiche siano esse poveri o di altissima qualità, non sempre accomuna gli uomini, ma spesso hanno sviluppi e conclusioni differenti, anche nella simbologia.
Per tornare all'esempio mio, soltanto chi si è spogliato delle proprie convinzioni e certezze radicate dentro di sé è riuscito ad ascoltare il suo interlocutore e a ragionare con l'altrui testa, per comprendere appieno.

[Modificato da "Palantir" 26/03/2004 1.45]

.:avatar:.
00venerdì 26 marzo 2004 09:48
Si', la mia affermazione non era da intendere in senso totalitario, ma applicata alla similitudine nella forma o nel contenuto di alcuni simboli sparsi per il mondo.
Quello che dice Fenrir e' giustissimo: se guardassimo le cose solo a similitudini, senza considerare le cordinate socio-storico-culturali in cui tali cose sono nate, rischiamo soltanto di fare gossip -non vera ricerca. Se ragionassimo cosi' potremmo trovare punti in comune fra un antico signore della guerra cinese e Gesu', per poi gridare allo scandalo [SM=g27829]
Io trovo che ogni societa' possa produrre un punto di vista sulla Relta', una terminologia ed una simbologia uniche, ma che comunque queste si manifesteranno, si oggettiveranno, con qualche similitudine.
Certo, e' possibile che simboli identici abbiano significati totalmente opposti in due civilta' diverse, tuttavia e' innegabile una qualche risonanza... guardate ad esempio fra i celti, dove la svastica e' un simbolo importato solo secoli avanti e il loro trischele... L'interpretazione dei due simboli non e' poi cosi' diversa, cambia soltanto il contesto!
Momo-
00venerdì 26 marzo 2004 12:19
E' vero, esistono delle similitudini, credo che queste riguardino in particolar modo, simboli e idee "innati" nell'uomo e spontanei, le classiche domande che da sempre ci poniamo, e da certe attitudini della mente umana. Tempo fa stavo studiando un libro, un capitolo era dedicato alle mappe mentali, e a come la cultura, la religione, influenzi il modo di vedere il mondo..ripensandoci ora ho notato che la similitudine più palese negli esempi proposti era la tendenza, di ogni popolo o cultura, a suddividere il mondo, ad ogni punto cardinale corrisponde un elemento o una qualità ecc.. questo si riscontra anche nelle ribù di qualche isolotto sperduto, anche se in una prospettiva molto più ristretta...questo perchè tendiamo a suddividere, incasellare, il mondo e l'universo...molte di queste similitudini vanno viste sotto questo aspetto, secondo me.
Fenrir II
00venerdì 23 aprile 2004 23:04
...
...forse siamo, come ho già detto, portati a analizzare più le similitudini che le diversità, come se quest'ultima fosse una sorta di aberrazione! Interessante la prima ipotesi, casuale l'ultima! Ma quale aberrante idea ci porta a pensare che dovremmo essere tutti uguali, e alla fine ugauali a chi? Agli aborigeni che danno la stessa nostra interpretazione simbolica a dei simboli e poi hanno atteggimenti diversi che condanniamo sulla base dell'essere noi i più evoluti? Analizziamo e valorizziamo quelle che sono le differenze piuttosto che altro!!!
Forse questo all'atto pratico ci fa sembrare più diseguali, ma non è alfine questa la meravigliosa realtà delle cose?[SM=g27822]
Momo-
00sabato 24 aprile 2004 12:16
Le differenze ci sono eccome! e, a volte, assolutamente abissali nessuno oserebbe dire che siamo tutti uguali [SM=g27825]

Ho solo fatto un'esempio di similitudine nell'atteggiamento mentale di "dividere" e cercare di capire così il mondo, anche questo fa parte dei pensieri innati dell'uomo[SM=g27817]
(e l'evoluzionismo non c'entra affatto)

[Modificato da Momo- 24/04/2004 12.19]

Fenrir II
00domenica 25 aprile 2004 04:32
...
Nessuno oserebbe?
Ma è quello che da anni ci vogliono far credere!
L[SM=g27822] Loro!

Il bel donnino dell'immagine plaude all'estatica visione del marito dopo aver sorbito e mal assimilato della peperonata poco al di sotto della temperatura ambiente!
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