00 25/11/2003 10:00
Una precisazione: il termine destra e sinistra, ben lungi dall'essere in parallelo con gli emisferi del cervello, è dovuto esclusivamente alla storica collocazione dei conservatori e dei progressisti nei parlamenti.
Riguardo al succo di quello che viene professato, e tralasciando il modo e l'interpretazione, è alquanto strano che in un sito come questo, dove in tanti ci si fa portavoci e ricercatori di quello che ci arriva dalla Tradizione, ci siano così tante persone, che immagino, solo per spirito spciale, si definiscano di sinistra, dimenticando che il suo "credo", le cui solide fondamenta sono la ragione, è la totale negazione di tutto ciò di cui si è qui a discutere. E' alquanto raro, storicamente trovare personaggi, sia in campo esoterico, che tradizionale, che etico, che siano schierati fra i progressisti.
Forse bisognerebbe filtrare un'atimino quello che è la nostra idea della destra, dataci da ciò che stiamo vivendo, e quella che è invece la radice della destra reale, cioè la Tradizione.
Questa va vissuta, non votata. Il voto può al limite essere un modo di creare situazioni in cui esprimere il proprio credo in maniera più serena. Il bagaglio "dittatoriale" che in europa ci portiamo sulle spalle, ci annebbia la vista e ci fa vivere come politica, atteggiamenti che con la politica hanno poco a che fare. Si giudica forse la chiesa per gli eccidi degli ebrei o per quelli in centro e sud america, o si va alla radice dello spirito ideale e si cerca di mediarlo con il buon senso cercando di trarne l'essenza principale?

[Modificato da Fenrir II 25/11/2003 10.06]