00 13/09/2003 15:14
L'Arcano in pratica
"Racchiuditi entro i tuoi limiti! Concentra le tue facoltà,
approfondite nel silenzio e nell'isolamento. Attingi in te la luce
che illumina il sentiero e che tu devi seguire. La tua saggezza s'ispiri
alla missione che ti spetta: avanza con circospezione, per non dover
mai indietreggiare."
(O. Wirth)

C'è una differenza sostanziale tra la Volontà e il Desiderio:
quest'ultimo infatti ci porta verso le cose in modo impulsivo e
sfrenato, perchè abbiamo visto l'obiettivo e ci buttiamo a capofitto,
salvo poi non aver visto davvero tutto, ed incappare in pericoli
che si presentano improvvisamente sulla nostra strada.
La Volontà è invece il frutto della Comprensione, dove si vede ciò
che è davvero necessario, e dove si vedono anche i giusti tempi e
modi di realizzazione, così da non dover mai rettificare la propria
azione, perchè si è prima rettificato il proprio essere.

E qui ritorno al solito discorso: questa rettificazione interiore
è possibile realizzarla sempre da soli? Il fatto è che, qualunque
cosa si faccia, si segue sempre un metodo, o più metodi, elaborati
da altri, quasi sempre in un ambiente dove vi è (o vi è era in origine)
il contatto di tipo maestro-discepolo.

Chi segue una religione di tipo devozionale spesso o vede questa
rettificazione solo dal punto di vista morale (il peccato) e questa
è una visione troppo parziale, oppure rinuncia a qualunque rettificazione
e si affida alla "misericordia" della divinità.
E' comunque una strada seguita da molte persone.
A questo punto la luce dell'eremita non è più quella tenuta da lui
stesso, ma diventa la luce di un altro, che l'uomo segue, rimanendo
però nel buio.

Infine c'è un'altra cosa: l'Eremita richiama un aspetto evidente del
lavoro interiore, ossia un giusto e misurato isolamento.
Chiediamoci perchè una vita troppo "piena di gente" ci sarebbe di
distrazione?

[Modificato da MAGUS ALTAIR 13/09/2003 15.25]



---

Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.