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Le Stanze dell'Anima I Percorsi dell'Uomo alla Ricerca di Se'

Karma?

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    MAGUS ALTAIR
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    00 22/11/2003 13:02
    [INSERITO DA arielbianca, SPOSTATO DALLA CARTELLA "Il Pozzo"]

    Mi chiedo a volte... la morte violenta o per malattia, una vita di stenti o una vita ricca di amore e felicita'.
    Sono condizioni che abbiamo per caso, oppure nasciamo in una condizione stabilita dal cosidetto Karma. E anche dopo la nascita, il cambiamento e' legato ad un destino "segnato" entro cui abbiamo alcune potenzialita'. Oppure tutto e' possibile e dipende solo dal singolo individuo far si che la sua vita migliori e lui stesso evolva.
    Cosa ne pensate?

    E' un caso che chi si sia trovato nel luogo esatto dell'attentato sia morto in quel modo?


    ---

    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    MAGUS ALTAIR
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    00 22/11/2003 13:03
    [INSERITO DA settedinove, SPOSTATO DALLA CARTELLA "Il Pozzo"]

    Cara Ariel,
    di fronte a tutti questi orrori e discriminazioni mi riesce davvero difficile pensare che vi sia un destino "segnato" per ognuno di noi.
    Per me si, é un caso che chi era presente in quel luogo sia morto proprio in quel modo.
    Tuttavia, quello che noi definiamo "caso" magari é un ordine perfetto...

    ---

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 22/11/2003 13.04]



    ---

    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    hiram-abif
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    00 22/11/2003 23:57
    la legge "causa - effetto"
    Che la legge causa-effetto sia una realtà fisica è chiaro anche alla scenza, ma che questo sia un retaggio anche di vite passate, questo è un po meno semplice.
    Dobbiamo poter affermare che lo spirito ha una continuità
    dopo la morte del corpo fisico e che mantiene la menoria, in questo caso si spiegherebbe la nascita di geni o grandi artisti come Mozart che all'eta di sei anni sapeva gia fare quello che in una vita talvolta non si apprende ( relativo alla musica), di casi come questi cene sono un infinità.
    Ma è difficile comprende cosa determina la morte del corpo se l'esperienza non è ancora completa?
    dovremmo sostenere che la vita del corpo non è soggetta al Karma,ma in realtà lo è solo lo spirito, essendo lo stesso l'erede della causa effetto, oppure, esiste un Karma fisico, legato al sentire epidermico, per intenderci, ed un Karma spirituale relativo allo spirito ed uno animico. Una triplicità Karmica che ha tempi diversi e diverse finalità.
    Pottrebbe essere?
    Che ne pensate voi?


    ---

    Un T:.F:.A:. Hiram
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    arielbianca
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    00 23/11/2003 09:50
    Se ci fossero karma diversi per ogni una delle nostre tre parti, come potrebbe evolvere uno spirito nacsendo in un corpo destinato a morire troppo presto, troppo presto per l'evoluzione dello spirito,secondo il cui karma avrebbe dovuto avere alcune possibilita'...
    Io pensavo che il karma fosse uno solo, il karma dello spirito, e questo influenzerebbe anche gli altri aspetti di noi...

    Diciamo che per me sperare che la morte violenta e la sofferenza di una persona facciano parte di un percorso che necessariamente dovesse superare, bhe era una consolazione.
    Di certo credo che in vita abbiamo delle possibilita' in positivo e negativo e tocchi al singolo, per la propia comprensione, fare le scelte giuste per se.


    ---

    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    settedinove
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    00 23/11/2003 10:53
    Facciamo un esempio: se una persona nel corso di un'esistenza commette efferati delitti, significa che non ha avuto (anche nella vita precedente) la possibilità di evoluzione spirituale. In astratto, é possibile che questo soggetto non possa mai evolversi e fondersi nell'assoluto? Non mi sembra molto consolatorio. Che ne dite?
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    hiram-abif
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    00 23/11/2003 13:45
    Il Karma e le percezioni umane.
    Dunque, noi siamo in costante ricerca del presente, perchè?
    Inconsciamente sappiamo che solo il presente controllato dalla coscenza è la "possibilità" di pilotare il Karma in positivo.
    Ma la comprensione intellettuale del presente è una conquista
    complessa, ma alla nostra portata. Dobbiamo quindi comprenderelo per poi agire su esso.
    Le nuove cause avranno effetti ponderati.
    La comune percezione Karmica è però un passo indietro al suo scatenarsi, quindi il potenziale danno ( non sempre è così, ci mancherebbe) è già stato fatto.
    Le ripercussioni che si avrano potranno essere di tipo fisico o spirituale, li troveranno il nostri attuale stadio evolutivo ad attenderle.
    Se tale stadio permette di proiettare l'esperienza sulle tre sfere dell'esistenza ( Fisica, animica e spirituale) l'effetto Karmoco sarà completo, ma se anche una delle tre parti sarà trascurata l'esperienza si ripresenterà relativamente alla sfera esclusa.
    Ho posta nel precedente post la cosa sotto forma di domanda
    in quanto è più utile, ma ora la domanda è diversa:
    Trovate che sia armonica la summensionata ipotesi?


    ---

    Un T:.F:.A:. Hiram
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    arielbianca
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    00 23/11/2003 17:31
    Si, sembra armonica, se ho capito bene. Vuoi dire che se una esperienza non e' stato possibile provarla un una delle sfere,l'esperienza non ha portato il valore necessario, e quindi vada ripetuto il tentativo nella medesima sfera.
    Ora ti chiedo, come e' possibile che una delle parti sia stata trascurata? Vorrebbe dire che la vita sia terminata prima di quanto si sarebbe dovuto?


    ---

    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    saman
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    00 24/11/2003 00:14
    Re:

    Scritto da: arielbianca 23/11/2003 9.50

    Diciamo che per me sperare che la morte violenta e la sofferenza di una persona facciano parte di un percorso che necessariamente dovesse superare, bhe era una consolazione.



    Non potrebbe essere che il dover superare l'impatto emotivo di una morte violenta faccia parte del percorso evolutivo non tanto di chi muore, ma di chi resta?
    Me lo sono chiesto spesso...


    ---

    "Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
    sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
    Questo solo oggi possiamo dirti,
    ciò che non siamo, ciò che non vogliamo."

    (E. Montale)
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    hiram-abif
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    00 24/11/2003 10:52
    In realtà..
    Nessuna parte è stata trascurata, ogni aspetto ha la sua memoria.
    Ma quando l'intensità di una parte non ha raccolto l'intero messaggio tale mesaggio si ripresenterà, colpendo ( per capirci)
    esclusivamentre quella parte. Per es:
    Faccio una cattiva azione facendo a pugni ( l'animo)( ed il corpo), mi sento bene, mi sono sfogato, ma non ho consapevolezza spirituale. Vedo un giorno un bimbo che piange perchè è stato picchiato suo padre. Rivivo tutta l'esperienza da un'altro punto di vista. Ora è appagato lo spirito, ma non l'anima che si pente. Devo agire quindi fisicamente.
    Vado a chiedere scusa. Spirito ed anima sono appagati.
    Faccio un altro esempio.
    L'auto va fuori strada, un incidente, perdo i sensi. I danni avvengono a mia insaputa; due parti di me quella fisica e quella spirituale sono presenti al fatto, ma non la mente.
    Mi viene raccontato in seguito cosa è avvenuto, poi vedo l'incidente di un altro; ora la mente è consapevole del tutto, ma in tempi diversi.
    Come si può osservare vi sono eventi che hanno riflessi nella coscenza in tempi diversi. Dove occorre anche l'altrui esperienza per comprenderli meglio, quindi devono avere aspetti che si svolgono in diversi momenti affinchè se ne possa comprendere l'interezza.
    Spero di essere stato chiaro.


    ---

    Un T:.F:.A:. Hiram
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    hiram-abif
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    00 24/11/2003 10:56
    Relativo alla vita.
    La causa effetto non percepisce la vita come una interezza, ma come un "periodo" dell'interezza, per cui se si trascura un aspetto viene solo messo da parte per poi riprenderlo a tempo debito, in armonia con il " tempo" del vivere che è relativo
    al resto dell'umanità, della quale a volte siamo protagonisti, altre siamo strumenti per il Karma dell'altro. Anche questo porsi al servizio dell'altrui coscenza è una scelta Karmica.


    ---

    Un T:.F:.A:. Hiram
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    MAGUS ALTAIR
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    00 25/11/2003 13:19
    Ho trascorso molti anni ad affrontare i problemi in modo teorico,
    studiando le soluzioni altrui, ossia le varie filosofie e teologie...
    Sinceramente non sono mai riuscito a farmi un'idea precisa riguardo
    la dottrina del Karma, anche perchè ho capito che l'approccio teorico
    non mi soddisfa più: se manca l'esperienza, non c'è conoscenza, ma
    solo "doxa", come direbbero i greci classici, ossia "opinione".
    E' per questo che non prendo alcuna posizione precisa.

    Ma se vogliamo discutere teoricamente, faccio un esempio io:

    una persona soffre per un male incurabile e posso pensare che sia
    il suo karma che si attualizza... benissimo, ma allora io questa
    persona debbo aiutare a curarla, oppure lasciarla morire?
    Il mio intervento farebbe parte del suo karma, oppure lo contrasterebbe?
    E se lo contrastasse, vorrebbe dire che condannerei questa persona
    a ripetere l'esperienza...
    Ma non sapendolo, che cosa dovrei fare?

    Alla luce di quanto ho già detto prima, non mi sembra che abbia
    molto senso porsi questi problemi teorici, e l'unica cosa che
    dobbiamo fare è agire secondo quello che in coscienza è il Bene
    attuale della persona che soffre. Altrimenti andiamo in cerca
    del famoso "sesso degli angeli"...


    ---

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    00 25/11/2003 15:21
    Re:

    Scritto da: MAGUS ALTAIR 25/11/2003 13.19
    Ho trascorso molti anni ad affrontare i problemi in modo teorico,
    studiando le soluzioni altrui, ossia le varie filosofie e teologie...
    Sinceramente non sono mai riuscito a farmi un'idea precisa riguardo
    la dottrina del Karma, anche perchè ho capito che l'approccio teorico
    non mi soddisfa più: se manca l'esperienza, non c'è conoscenza, ma
    solo "doxa", come direbbero i greci classici, ossia "opinione".
    E' per questo che non prendo alcuna posizione precisa.

    Ma se vogliamo discutere teoricamente, faccio un esempio io:

    una persona soffre per un male incurabile e posso pensare che sia
    il suo karma che si attualizza... benissimo, ma allora io questa
    persona debbo aiutare a curarla, oppure lasciarla morire?
    Il mio intervento farebbe parte del suo karma, oppure lo contrasterebbe?
    E se lo contrastasse, vorrebbe dire che condannerei questa persona
    a ripetere l'esperienza...
    Ma non sapendolo, che cosa dovrei fare?

    Alla luce di quanto ho già detto prima, non mi sembra che abbia
    molto senso porsi questi problemi teorici, e l'unica cosa che
    dobbiamo fare è agire secondo quello che in coscienza è il Bene
    attuale della persona che soffre. Altrimenti andiamo in cerca
    del famoso "sesso degli angeli"...



    Un complimenti al magus... Convidido in pieno questo pensiero, che e' alla base dei miei dubbi sulla dottrina del karma.
    Non credo sia una coincidenza che l'ineguale ed ingiusta societa' a caste si sia formata proprio in India...


    ---

    In Veritate Libertas
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    hiram-abif
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    00 25/11/2003 21:49
    Vorrei fosse chiaro che...
    La legge Karmica è parte integrante di una filosofia ben precisa,non è affatto osservabile quale verità assoluta.
    Nonostante vi siano fenomeni che sembrerebbero avallarla, ciò non significa che sia corrispondente al vero.
    Ciò che si scrive di relativo è ovviamente mera speculazione
    a metà tra il letto e l'intuito, quindi lungi da me fare osservazioni che asseriscono sul tema.
    E' certamente una aspetto ineressante e da non sottovalutare, ma certe "complessità" del suo "disegno" mi trovano perplesso
    esattamente come altre attinenti ad altre spiritualità.
    Ora se la esaminiamo dal punto di vista logico ha una sua valenza, oserei dire, indiscutibile, o meglio si possono trovare
    spiegazioni e conferme a tutto quanto la riguarda, ma queste spiegazioni potrebbero essere tentativi intellettuali che, pur
    validi, non si possono paragonare all'"esperienza".
    Il punto da cui si parte ( la vita e le esperienze di ognuno)determina il risultato della logica, in quanto è anch'essa subordinata ai percorsi abituali del singolo intelletto.
    Il problema è riuscire ad usare i mezzi per i quali la legge del Karma è "rivelazione" dell'illuminato, visto che attraverso tali mezzi il Karma diviene legge nella consapevolezza di coloro che hanno certezze in proprosito.
    Si potrebbe quindi chiedersi:" Se non sono nato in un'area, o in un paese dove tali insegnamenti mi avrebbero certamente portato a comprendere "coscentemente" tale legge, è forse che non è nel mio Karma? Stò quindi occupandomi di una cosa che non ha una finalità per me e la mia esistenza?".
    La cosa a questo punto si fa ancora più complessa...




    ---

    Un T:.F:.A:. Hiram
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    jezabel
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    Occupazione: combinaguai
    00 12/12/2003 20:55
    fato...
    premetto che non ho letto tutte le risposte.

    il karma, he, buona domanda...
    no, non credo esista una legge del karma, intesa come legge che ti farebbe pagare in una vita le colpe di un'altra esistenza...

    ovvere non credo in quella che è la legge del karma secondo la filosofia indù...

    ma credo nel fato.

    il fato, secondo jez...

    sento esserci dei momenti, degli accadimenti, che mi piace chiamare 'mandalici', attraverso i quali dobbiamo passare per forza, quale che sia la strada che sciegliamo per arrivare in un determinato punto della nostra vita.

    mi capita di dirmi 'questo doveva accadere', il che mi fa capire, credere e sperarre di stare seguendo quella che è la via giusta per me.

    questi accadimenti a volte sono piacevoli, a volte tremendamnete dolorosi, ma li sento come 'necessarri'.

    a volte sono grandi, a volte piccolle cose.

    talvolta anche il colore di un fiore l'avevo già visto..

    ci sono periodi in cui la sensazione di 'esserci già stati' non si manifesta.
    allora significa che mi sono persa.

    il caso...
    il caso in quest'ottica non esiste.
    ma non credo nemmeno in una predeterminazione 'chiusa', che indichi un'unica 'fine'...

    è come se la vita fose la tranma di un tessuto infinito...
    noi scegliamo dove andare, e come farlo...
    possiamo anche disegnare starni ghirigori su tale tessuto,sbagliarsi e tornare indietro.

    ma per il punto che unisce i due fili della trama dobbiamo passare....[SM=g27815]

    spero si sia capito qualche cosa...[SM=g27829]



    ---

    Chiudi il tuo tempo dentro un fiore,
    ferma i secondi, i minuti, le ore,
    chiudi il tuo tempo dentro un fiore,
    vivi la tua vita, dimentica il potere.


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    lupomagiko
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    00 12/12/2003 21:20
    Il destino mi viene offerto, ma sono sempre io che devo sceglierlo e accettarlo, questa è la mia fede..
    Il divino mi offre una possibilità, una scelta,ma sta a me decidere cosa fare,come comportarmi.
    Potrò trovarmi di fronte a mille situazioni differenti, mille prove da superare, ma per quanto mi strugga di trovare risposta, sono sempre io che devo fare qualcosa per andare avanti, per superare i problemi, oopure fermarmi e accettare ciò che mi è stato offerto.. A mio avviso c'è sempre una scelta, forse solo apparente, ma non ha importanza, perchè l'importante è che io scelga della mia vita, nell'illusione o nella realtà..
    Un saluto..


    ---



    Non c'è sconfitta nella morte, perchè la vittoria si ottiene difendendo ciò che riteniamo giusto mentre siamo in vita


    Non è tanto la meta finale,
    ma il viaggio di per se,
    che è degno
    di essere vissuto
    e memorabile,
    Perchè le avventure
    della mente,
    dello spirito
    e dell'anima,
    che si godono
    avanzando nella ricerca,
    ci fanno ricchi
    oltre ogni misura..
    ( Ed Fitch )

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    hiram-abif
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    00 12/12/2003 21:28
    E' molto chiaro Jezebel..
    Il termine Karma come comunemente usato nei paesi occidentali è estremamente ridotto del suo significato, in realtà molto più complesso.
    Ciò di cui tu parli in modo molto corretto non è la legge" causa/effetto" che si manfesta non necessariamente quale retaggio di vite precedenti, ma nella maggior parte dei casi come "ritorno" in questa stessa vita.
    Ciò che metti in evidenza tu è la concatenazione dell'esperienza "predefinita" Nellla fase di "costruzione" evolutiva stabilita dall'Archetipo( o maonade secondo i miti Orfici greci)Ti consiglio di leggere i post sull'Archetipo.
    Talei "appuntamenti" sono in effetti ineluttabili, mentre i percorsi sono spesso comdizionati dal Karma che include nuove fonti per sviluppare la consapevolezza attraverso le nuove opportunità.
    Certo l'argomento è molto complesso, espresso in questi termini, ma assolutamente efficace nella logica del Percorso predefinito della vita verso l'evoluzione e la consapevolezza, ma vorrei precisare che tale cammino è ad appannaggio di due aspetti della vita, Quello fisico e quello animico/ noetico. Ciò che rimane fuori ( anche se non completamente) è l'aspetto spirituale che invece si sviluppa su un piano più sottile e che non risente, in quanto è oggetto obliato da "riconoscere" e non da "costruire", delle esperienze Karmiche del mondo "sensibile", ma attende che le suddette esperienze aprano brecce in questa materia grezza che ricopre la pietra pura, il diamante per intenderci.
    Ad ogni modo hai messo in evidenza un aspetto interessante della crescita della consapevolezza "predefinita" e sono interessato a conoscere la tua visione o conoscenza o opinione in proposito.

    Ti rinnovo il mio benvenuto!


    ---

    Un T:.F:.A:. Hiram
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    jezabel
    Post: 225
    Età: 52
    Sesso: Femminile
    Occupazione: combinaguai
    00 12/12/2003 22:20
    d'accordo.
    lupo hai colto quello che volevo dire...[SM=x213434]


    ---

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    MAGUS ALTAIR
    Post: 1.752
    Città: VENEZIA
    Età: 55
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    AMMINISTRATORE DEL FORUM
    00 19/01/2004 14:56
    Per Hiram
    Secondo la tua comprensione, in che modo il Karma interessa l'elemento
    fisico e quello animico? Sicuramente in modo diverso, non credi?
    E, soprattutto, tale risposta dipende da come consideriamo i rapporti
    tra questi due elementi.


    ---

    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    hiram-abif
    Post: 658
    Città: PIOMBINO
    Età: 60
    Sesso: Maschile
    00 20/01/2004 13:23
    X Magus
    Ilrapporto Corpo/ anima è di simbiosi mutualistica, l'uno è in funzione dell'altra.
    L'anima permette al corpo le caratteristiche individuali, mentre il corpo le permette di ampliarsi, di espandersi e avvicinarsi allo spirito con l'esperienza intellettuale e sentimentale.
    Il Karma quindi interessa principalmente l'anima che a sua volta coinvolge il corpo.
    Le difficoltè che il corpo incontra ( tipo menomazioni o handycap) obbligano l'anima ad adattarsi ed a accettare tali condizionamenti rendendo l'intelletto e la coscenza maggiomente compassionevoli.
    In pratica è un continuo scambio di esperienza vincolata, al di sopra dellla quale stà l'esperienza spirituale; il quale karma
    si sviluppa su piani molto più elevati fin dalla nascita e condiziona il cammino degli altri due corpi.
    spero di essere stato chiaro.


    ---

    Un T:.F:.A:. Hiram