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Le Stanze dell'Anima I Percorsi dell'Uomo alla Ricerca di Se'

Gli Arcani Maggiori: XVII - Le Stelle

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    MAGUS ALTAIR
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    00 16/12/2003 22:11


    Le stelle che brillano nel cielo, una donna senza vesti, e dell'acqua versata.
    Quale connessione potrebbero avere tra loro?


    ---

    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    jezabel
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    00 17/12/2003 01:57
    stelle...
    potrei andare a vedere la simpatica guida ai tarocchi che molto spiega ma non sarebbe leale.

    posso solo notare che una brocca è d'argento e la sua acqua viene versata sulla terra, l'altra è d'oro e la sua acqua finisce nel lago, sempre che sia un lago.

    potrebbe indiacare un qualche tipo di trasformazione.

    le stelle sono una bella carta.
    bella davvero...[SM=g27829]


    ---

    Chiudi il tuo tempo dentro un fiore,
    ferma i secondi, i minuti, le ore,
    chiudi il tuo tempo dentro un fiore,
    vivi la tua vita, dimentica il potere.


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    Momo-
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    00 17/12/2003 14:54
    e la farfalla sul fiore?


    ---

    ______________________

    Sua maestà la Nazion Gallina si è compiaciuta di rubarmi tutti i mie' cavalli, e porvi su i suoi Brutti che formano la Masnada Parigina.
    Già gli Austriaci, e' Prussiani, e la Czarina, se la fan sotto, a loro spese instrutti, come la Galla infanteria si butti
    Feroce indietro, a destra ed a mancina.
    Quai cavalli fien atti a seguitalli?
    E i miei son velocissimi, per Dio; bench'io usassi all'innanzi ognor mandalli.
    Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio è di schernirli; al Boja, l'impiccalli; il seppellirli, lascisi all'oblio.

    Vittorio Alfieri, Il Misogallo
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    .:avatar:.
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    00 17/12/2003 17:00
    Non penso di essere capace ad analizzare da solo tutto l'arcano, ma esporro' alcuni punti del mio ragionamento.

    La stella a 8 punte, che guida dall'alto l'uomo ricorda allo stesso tempo la stella dei magi e Ishtar, la dea caldea. Si pensi anche che nel loro linguaggio il simbolo stesso di stella, *, indicava anche la divinita'.
    Questo arcano sembra parlare della protezione, della guida e dell'intervento di qualcosa di superiore rispetto al singolo uomo che lentamente sta cercando di riportare la propria anfora -se stesso- alla Fonte.
    Il fatto che le stelle siano disposte in due colonne e' un richiamo al dualismo sin'ora visto (il cammino "solare" e quello "lunare") che trova la propria sintesi, il proseguimento comune in questa carta. Inevitabile inoltre pensare all'Albero della Vita. Le stelle sono 8 e a 8 punte... un richiamo alla Giustizia? se cosi' fosse indicherebbe che cio' che ora ci guida non e' totalmente trascendente alla materialita' stessa, ma ne fa anche parte. Un po' come l'influenza degli astri secondo l'astrologia per intenderci ^^'

    Il vedere la farfalla posarsi sul fiore mi fa venire in mente una parabola di Gesu' "Il regno dei cieli e' simile a un granello di senapa: esso e' il piu' piccolo dei semi ma quando cresce diventa il piu' grande degli alberi e gli uccelli del cielo vi fanno il proprio nido".

    Perche' le anfore siano due (oltre a un possibile richiamo al segno dell'Acquario) non saprei dirvi... forse convalida l'idea del dualismo che si unifica in un principio di sintesi. Ma perche' una cade sulla terra e l'altra nell'acqua?

    [Modificato da .:avatar:. 17/12/2003 17.03]



    ---

    In Veritate Libertas
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    arielbianca
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    00 20/12/2003 07:02
    Mi fa pensare che la figura dell'Arcano si stia preparando a partire.
    Lascia tutto cio' che non le serve, non ha vesti, dona alla terra e all'acqua cio' che aveva cosi' bene conservato e fatto crescere in modo equilibrato durante tutto il percorso.
    Che il suo viaggio sia verso le Stelle?






    ---

    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    Momo-
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    00 20/12/2003 13:09
    hai ragione ariel...è come se riunisse al "tutto" ciò che ha imparato, prima di partire[SM=g27817]


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    Vittorio Alfieri, Il Misogallo
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    MAGUS ALTAIR
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    00 20/12/2003 16:15
    Secondo la mia comprensione di questo arcano, hanno detto bene sia
    Avatar che Ariel.
    Possiamo completare il quadro ricordando che le Stelle simboleggiano
    l'Assoluto da cui deriviamo e dal quale ci siamo allontanati, e
    al quale dobbiamo guardare per saper tornare.
    Perchè questo allontanamento? L'induismo lo chiamerebbe "ahamkara",
    ossia il "senso dell'Io", l'ebbrezza del'esistenza individuale,
    che ci ha fatto credere che "Io" sia la realtà ultima.
    Ma le Stelle stanno comunque sopra di noi, vegliano, ci custodiscono,
    e mantengono dentro di noi la voglia di Infinito.
    Se invece seguiamo le Stelle, la Vita in noi avrà il corso che deve
    avere (il Bene) e fluirà attraverso di noi senza resistenze, come
    il fluido versato dalla donna (nuda = senza vesti = senza condizionamenti)
    che vivifica uno stagno e fertilizza la terra arsa, per consentire
    alla vita appunto di procedere (il fiore che sboccia, la farfalla).
    Noi infatti siamo inseriti dentro un circuito che non dovrebbe essere
    alterato, altrimenti non si esce dalle Tenebre della Notte.


    ---

    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    MAGUS ALTAIR
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    00 20/12/2003 16:21
    L'arcano in pratica
    "Vivi non febbrilmente: stai attento a concederti il riposo che
    rende le forze e accumula le energie da usare.
    Il sonno mette al servizio della tua attività il necessario dinamismo.
    Non perdi il tuo tempo quando dormi e quando gusti il fascino delle
    bellezze della vita. Il maestro dell'arte di vivere non è un asceta
    imbronciato: usa ciò che gli si offre ed apprezza sulla terra i doni
    del cielo, senza abusare di nulla.
    Ammira le cose belle e s'innamora di ciò che è degno di essere amato."
    (O.Wirth)

    Come dicevo, la Vita è un circuito dentro di noi e al di fuori di
    noi che gira secondo misteriose leggi proprie, e che chiede sforzi
    ma non forzature, semmai forzatura sarebbe imporsi una condotta di
    vita estranea a questo suo fluire.
    Ma dobbiamo imparare a guardare le Stelle...


    ---

    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    00 20/12/2003 21:54
    Molto interessanti le parole di Wirth (Arcano in pratica): e' come se tentasse di insegnarci che il cammino e' fatto sia da momenti costruttivi, di attivita' che passivi... Entrambi necessari e utili al fine del proseguimento.

    Io continuo a voler credere nella non inutilita' di questo cammino a ritroso e che il nuovo Io colletivo sia un Noi... Un Io fatto di parti minori, allo stesso tempo legate ma indipendenti... un muro, fatto da tanti mattoni. La nostra individualita' da sola non sara' certo chiave per la via dell'Ascensione, fattosta' che non va nemmeno resa inutile o peggio ancora demonizzata.


    ---

    In Veritate Libertas
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    MAGUS ALTAIR
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    00 21/12/2003 14:48
    Re:

    Scritto da: .:avatar:. 20/12/2003 21.54
    La nostra individualita' da sola non sara' certo chiave per la via dell'Ascensione, fattosta' che non va nemmeno resa inutile o peggio ancora demonizzata.



    Sicuramente no, visto che neppure va demonizzato... il Diavolo![SM=g27822]
    Secondo Jung il "processo di Individuazione" trascende l'Io ma non
    lo elimina nè prescinde da esso, in quanto è tutto parte del Sè.


    ---

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    arielbianca
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    00 21/12/2003 19:05
    Wirth dice anche di godere e gustare le bellezze della vita![SM=g27822]
    Anche questo come insegnamento non e' da sottovalutare.
    La capacita' di saper accettare le cose belle...
    Una cosa semplice,eppure non mi e' sempre facile accettare cio' che viene donato senza pormi in discussione o sentire che debbo in qualche modo dare qualcosa in cambio.


    ---

    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    MAGUS ALTAIR
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    00 22/12/2003 23:32
    Da un punto di vista esoterico, l'aver accettato davvero, ossia
    essere divenuti "recipiente" (non solo averlo desiderato) è già
    la controparte del dono stesso, la sua compensazione.
    In questo periodo sto cercando di comprendere meglio questo discorso,
    anche se non è affatto facile.
    Secondo la tradizione della magia cerimoniale, questo "bilanciamento"
    sarebbe anche la chiave per causare il dono stesso, e anche questo
    è un grande mistero.


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    jezabel
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    00 23/12/2003 03:17
    pessimismo cosmico...
    e sull'accettare le cose brutte?
    non di se stessi ma del mondo...
    ahiahi, no ce la faccio...[SM=g27813]


    ---

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    MAGUS ALTAIR
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    00 24/12/2003 10:27
    Il farsi recipiente significa infatti anche "reggere" il dono,
    saperlo contenere, altrimenti il "vaso" si rompe.
    La parola "dono" evoca in noi un significato positivo, tuttavia ciò
    che esiste "è" e basta, e il tono emotivo, positivo o negativo, lo
    mettiamo noi.
    Kant vedeva una differenza tra ciò che è ("noumeno") e ciò che appare
    alla nostra coscienza ("fenomeno") in senso principalmente gnoseologico:
    mi sembrerebbe assai più interessante considerarla invece da questo punto
    di vista più emozionale e psicologico (e Kant mi perdoni[SM=g27822] )


    ---

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    jezabel
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    Occupazione: combinaguai
    00 24/12/2003 10:50
    vasi...
    bhe, c'è da dire che si può anche fortificare il proprio vaso/inspessire lo strato della pelle...

    tempo, ci vuole tempo...[SM=g27832]


    ---

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    chiudi il tuo tempo dentro un fiore,
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    MAGUS ALTAIR
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    00 30/12/2003 10:01
    Re: vasi...

    Scritto da: jezabel 24/12/2003 10.50
    bhe, c'è da dire che si può anche fortificare il proprio vaso/inspessire lo strato della pelle...

    tempo, ci vuole tempo...[SM=g27832]



    Secondo te è solo una questione di tempo (lasciar "decantare" l'anima,
    se mi passi l'espressione) oppure occorre attivarsi in qualche modo?
    E se si, come?


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