Le Stanze dell'Anima I Percorsi dell'Uomo alla Ricerca di Se'

Gli Arcani Maggiori: XVIII - La Luna

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    MAGUS ALTAIR
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    00 04/01/2004 10:55


    La luce della luna è sicuramente affascinante, ma tende anche dei
    tranelli, illuminando in modo parziale gli oggetti, e creando riflessi
    illusori.
    Questa luce, in contrapposizione a quella del sole, assomiglia alla
    nostra immaginazione, che ci porta si a guardare verso l'Alto, ma
    anche a vedere le cose parzialmente, a non riuscire a vederne pienamente
    i contorni ed i colori.
    L'immaginazione ha il brutto vizio di tendere ad oggettivare ciò che
    è soggettivo, che non è necessariamente non-esistente, ma neppure
    esistente secondo le modalità così percepite, eppure è potenzialmente
    un veicolo di conoscenza che non va ignorato, ma integrato assieme
    a tutto ciò che siamo "noi".

    In questa carta c'è una palude, che già allude al pericoloso arrestarsi
    della conoscenza mentre si esplorano questi luoghi oscuri,
    ma che è presente e deve essere conosciuta, e dentro la palude
    c'è un granchio, che provvede a pulire la palude, a mettere ordine.
    Dentro di noi, nelle parti che ci paiono più oscure e caotiche,
    c'è un principio ordinatore...

    Iniziamo da qui.

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 04/01/2004 10.56]



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    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    arielbianca
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    00 06/01/2004 11:04
    Per quanto la luce lunare sia cosi' tenue da poterci tendere dei tranelli...e' la prima volta che in questo percorso vediamo la Via. [SM=g27822]
    Forse se osservassimo con questo chiarore molte delle cose che normalmente brillano, avremmo meno sovrapposizioni, meno stimoli e piu' possibilita' di capire meglio cio' che davvero ci occorre. Nel buio ci si muove in modo piu' cauto e si e' portati ad acuire la vista ed usare tutti i nostri sensi in modo piu' consapevole, si usa maggiormente l'istinto.

    E' molto interessante l'accenno al principio ordinatore presente in noi, mi ha fatto pensare a quando non riusciamo a trovare una risposta pur arrovellandoci, risposta che arriva a volte dopo una notte di sonno. Era gia' dentro di noi ma introvabile nel caos presente.


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    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    MAGUS ALTAIR
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    00 07/01/2004 09:30
    Da dove può arrivare l'ordine
    Da una notte di sonno dici? Si è vero.
    E questo significa che non è la parte razionale di noi (la luce del Sole)
    che ha tutte le soluzioni in pugno, ma ci vuole altro, per vedere
    le stelle.
    Il Sole illumina, ma le stelle guidano.
    E prima di poter contemplare in piena luce qualcosa, dobbiamo
    averlo trovato...

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 07/01/2004 9.32]



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    arielbianca
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    00 07/01/2004 19:24
    Secondo te, dobbiamo portare alla luce tutto cio' che troviamo in questo lato oscuro per conoscerlo prima di proseguire e trovare la Via, oppure dobbiamo trovare "qualcosa" in particolare e poi possiamo partire?

    In entrambi i casi, mi pare che sia davvero difficile uscire da quella palude, e' un lavoro faticoso e lungo no?


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    Ariel


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    MAGUS ALTAIR
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    00 08/01/2004 10:17
    Io immagino il cammino interiore come un sentiero nel bosco:
    lo scopo è uscire dal bosco, però il sentiero non è unico e non sappiamo
    a priori quello che dobbiamo seguire, e troppo spesso si presentano
    dei bivii che non sappiamo come risolvere.
    Se conoscessimo a priori il sentiero giusto, allora potremmo porci
    il problema se ha senso o no esplorare pure gli altri, ancorchè pericolosi,
    ma poichè non lo conosciamo, se nessuno ce lo indica dobbiamo necessariamente
    cercare con le nostre forze e dunque anche accettare la possibilità
    di perderci, almeno per un po'.
    Come dire: se non ci muoviamo non usciamo dal bosco, e se ci muoviamo
    possiamo perderci...


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    00 09/01/2004 11:23
    Bene, attivo la modalita' flusso di coscienza e vi espongo cosa vedo in questo Arcano.

    Inanzitutto non posso fare a meno di notare il punto di vista in cui e' ritratta la carta: la palude forma un triangolo verso il basso che segue una prospettiva mantenuta anch'essa in tutto l'arcano. Senza contare i due bastioni, i due animali di colori opposti... Mi viene da definirlo "un punto di vista microcosmico", legato al singolo... il magen david, il sigillo di Salomone, sembra essere la giusta chiave di lettura. Se "le stelle" mi avevano fatto venire in mente "la giustizia", "la luna" mi porta a paragonarla con "l'eremita". Perche' di questo credo si tratti l'arcano: indicare il cammino che l'eremita deve percorrere per raggiungere la sua meta. Ma dov'e' il Sole? Io credo sia presente nella scena, solo che nascosto -eclissato- dalla luna. Se vi ricordate la luna e' intesa anche come simbolo della materialita'... constatazione interessante, non trovate?
    Il cammino poi non e' diritto, bensi' tortuoso e segnato da avversita' varie. La prova che deve passare chi vuole ottenere la Pietra Filosofale e' di riuscire a passare fra le due belve, come ad indicare che deve fare in se una sintesi dei due principi al fine di proseguire il cammino (qui invece mi viene in mente il carro).
    Riguardo alla palude non ho nulla da aggiungere a quanto hai detto magus, anche se mi chiedo se non sia un gambero piu' che un granchio (e quindi invece di camminare avanti cammina all'indietro?)
    Interessante notare come sopra ciascun torrione ci siano quattro pietre cubiche...
    In definitiva si tratta proprio di questo: riuscire a portare ordine (e ad agire seguendo questo ordine) in una realta' materiale altrimenti confusa ed incerta. ma si tratta dell'Ordine, di un ordine o di entrambe le cose assieme?

    Flusso di coscienza off


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    MAGUS ALTAIR
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    00 11/01/2004 22:15
    Hai ragione Avatar
    Mi piacciono le tue osservazioni, ed in effetti ho scritto male,
    si tratta di un gambero non di un granchio.
    Questa volta ho proprio preso un... granchio![SM=g27827]

    Wirth fa un'osservazione riguardo questo gambero:
    "Se cammina all'indietro, ciò avviene perchè il suo campo è il passato,
    non l'avvenire da cui rifugge."

    Che ne dite?
    Rispondere a questo ci aiuta anche a rispondere all'interrogativo di Avatar.

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 11/01/2004 22.16]



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    00 12/01/2004 17:43
    Mi permetto di provare a rispondere io alla domanda e sono contento che approvi il mio post, seppur abbia lasciato numerosi punti a meta'.

    Il gambero cammina all'indietro perche' e' nel passato che deve trovare la chiave per il futuro. In cio' che ci e' stato lasciato sotto forma di testi, di simboli dobbiamo intuire la via del nostro percorso. Guardate quel che facciamo: viviamo nel 2000 eppure studiamo concetti vecchi di migliaia di anni! Cio' che cerchiamo e' atemporale.


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    In Veritate Libertas
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    00 13/01/2004 10:06
    Un altra piccola constatazione: del sole non si vede il disco, l'Essenza, bensi' solamente i raggi. Ed esiste fra questi un raggio migliore dell'altro, uno che porti prima al sole o che ne contenga piu' essenza?
    No.

    Ogni cammino che scegliamo per raggiungere il Sole e' equivalente, non esiste il Cammino per eccellenza ma solamente percorsi nel Percorso. E' come se ci volesse farci ricordare della poca oggettivita' e del relativismo umani. Anche se non per questo ogni strada deve essere buona, rimane il fatto che le possibilita' sono molteplici, con lo stesso contenuto di fondo.

    ps: un grazie a Magus per avermi dato la possibilita' di decifrare questo arcano. Devo ammettere che mi era sempre rimasto oscuro, fino a quando non l'ho osservato qui con voi... e' come se l'avessi visto con occhi nuovi [SM=g27822] (o semplicemente penso a fin troppe cose se vengo lasciato agire da solo senza guida.)


    ---

    In Veritate Libertas
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    MAGUS ALTAIR
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    00 13/01/2004 22:27
    Gli Arcani Maggiori sono 22 e possono essere divisi in due gruppi,
    come già avevamo visto: dal I al XI la "via attiva", "dorica", "maschile"
    e dal XII al Matto (che ha numero XXII o 0) la "via negativa", "ionica",
    "femminile".
    Se disponiamo le carte su due file orizzontali una sotto l'altra,
    la prima dal I al XI e la seconda dal Matto al XII (in modo tale
    cioè che il XII stia sotto il XI), otteniamo delle coppie verticali,
    cosa che ci può aiutare nell'esegesi delle carte stesse.

    Nel nostro caso, la XVIII (La Luna) è sotto la V (Il Papa) il che è
    molto significativo e si riallaccia a quanto dice il nostro Avatar.
    Il Papa infatti emana i dogmi, mentre il personaggio centrale della
    nostra carta è il Gambero, che "pulisce", "ordina", ma non "insegna",
    quindi si oppone a chi vuole indicare un cammino preordinato e
    valido per tutti.

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 13/01/2004 22.55]



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    arielbianca
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    00 17/01/2004 07:17
    La disposizione dei due protagonisti mi fa intendere che ci sia una tensione in questo Arcano.

    Il gambero che cammina all'indietro,tende alla regressione, quindi riordina in un ambito dove le nostre azioni non hanno efficacia? (l'inconscio, la memoria piu' antica...) Mentre la Luna volge lo sguardo avanti,verso un percorso piu' attivo, che possiamo fare con la nostra Volonta'.

    Noi ora siamo all'esterno, osserviamo. Ma il nostro posto e' sulla Via, cioe' nel centro di questa tensione. Noto che e' da quel punto che la Via diventa tortuosa verso la tensione in avanti!

    La palude, ci sono tante piantine galleggianti...rappresentano la complessita' che e' dentro la nostra parte inconscia oppure il nostro inconscio non e' che una di quelle piantine che appena riescono a galleggiare? E sotto, le radici...prendono nutrimento tutte dall'unica fonte?

    Un'altra cosa, la Torre di destra ha una porta mentre quella di sinistra no.


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    Ariel


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    Momo-
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    00 17/01/2004 11:33
    è vero, la torre dalla parte della bestia nera ha la porta


    ---

    ______________________

    Sua maestà la Nazion Gallina si è compiaciuta di rubarmi tutti i mie' cavalli, e porvi su i suoi Brutti che formano la Masnada Parigina.
    Già gli Austriaci, e' Prussiani, e la Czarina, se la fan sotto, a loro spese instrutti, come la Galla infanteria si butti
    Feroce indietro, a destra ed a mancina.
    Quai cavalli fien atti a seguitalli?
    E i miei son velocissimi, per Dio; bench'io usassi all'innanzi ognor mandalli.
    Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio è di schernirli; al Boja, l'impiccalli; il seppellirli, lascisi all'oblio.

    Vittorio Alfieri, Il Misogallo
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    MAGUS ALTAIR
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    00 17/01/2004 19:27
    Re:

    Scritto da: arielbianca 17/01/2004 7.17
    La disposizione dei due protagonisti mi fa intendere che ci sia una tensione in questo Arcano.

    Il gambero che cammina all'indietro,tende alla regressione, quindi riordina in un ambito dove le nostre azioni non hanno efficacia? (l'inconscio, la memoria piu' antica...) Mentre la Luna volge lo sguardo avanti,verso un percorso piu' attivo, che possiamo fare con la nostra Volonta'.



    Se intendi "regressione" in senso psicologico allora concordo anche
    io: si tratta cioè di un ritorno in se stessi, di un esame della
    propria interiorità, al quale segue evidentemente un nuovo ordine
    interno.



    Noi ora siamo all'esterno, osserviamo. Ma il nostro posto e' sulla Via, cioe' nel centro di questa tensione. Noto che e' da quel punto che la Via diventa tortuosa verso la tensione in avanti!



    La strada costeggia la palude ma non vi entra, perchè è la strada
    della coscienza, e la palude è invece l'inconscio, però vi passa
    vicina, e se uno non è proprio cieco la vedrà, e se ha anche sete
    di conoscenza vorrà fermarsi, non potrà rinunciarvi. C'è invece chi
    si allontanerà sdegnosamente dalla palude, senza entrarvi, chi cioè,
    ciecamente fedele alla morale comune, concluderà semplicisticamente
    che dentro di essa le cose sono solo "sporche" e dunque da evitare.



    La palude, ci sono tante piantine galleggianti...rappresentano la complessita' che e' dentro la nostra parte inconscia oppure il nostro inconscio non e' che una di quelle piantine che appena riescono a galleggiare? E sotto, le radici...prendono nutrimento tutte dall'unica fonte?



    Mi piace pensare che le piantine rappresentino i contenuti dell'inconscio
    personale, e le loro radici affondino invece nell'inconscio collettivo.
    E' una mia personale interpretazione, vi piace?



    Un'altra cosa, la Torre di destra ha una porta mentre quella di sinistra no.



    Le torri rappresentano gli ultimi ammonimenti sul pericolo a proseguire
    la strada,
    sono le ultime cose certe (solide come mattoni) che l'iniziando
    troverà lungo la Via, e rappresentano una le certezze della fede
    (quella di sinistra) in corrispondenza del cane bianco, e l'altra
    le certezze sociali (quella di destra) in corrispondenza del cane
    nero (nero = relativo alla terra ed alle sue istituzioni, mentre
    bianco = relativo al cielo).
    Ecco perchè solo la torre di destra ha la porta: perchè il non
    iniziato, che può usare solo la ragione comune, può accedere solo
    alle certezze sociali e non a quelle della fede, la quale richiede
    la rinuncia alla Comprensione e richiede solo la Contemplazione,
    quindi le verità della fede si "guardano" ma non vi si può "entrare".


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    arielbianca
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    00 17/01/2004 20:13
    Si che mi piace la tua interpretazione delle piante galleggianti nella palude!!! Fa senire anche meno soli non trovi?[SM=g27822]

    Rispetto alla regressione, si intendevo proprio quello...addirittura piu' indietro del nostro personale inconscio.

    Rispetto al pericolo a proseguire dopo le Torri!!
    Mi chiedevo a cosa si riferisca questo messaggio.
    Sono stati superati i la palude, i due cani e le Torri... c'e' qualcosa che ancora dobbiamo temere e che non e' svelato in questo Arcano? E' qualcosa fuori da noi stessi? [SM=g27833]

    [Modificato da arielbianca 17/01/2004 20.17]



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    MAGUS ALTAIR
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    00 18/01/2004 14:28
    Al di là delle torri
    Al di là delle torri c'è... il successivo arcano, il Sole!
    Per poter contemplare la luce del Sole occorre saper distinguere il
    Vero dal Falso, ed in questo consiste il cammino dell'iniziazione, che
    necessariamente deve fare i conti con la rettificazione delle tenebre
    interiori.

    La luce del Sole, per anticipare ciò che diremo sulla prossima carta,
    è "fuori di noi", se per "noi" intendiamo l'"io" odierno, ma è "dentro di noi",
    se ci riferiamo invece al "sè", la totalità della nostra interiorità.
    Ma in ogni caso la perfetta integrazione interiore sarà anche un'integrazione
    tra il nostro microcosmo e il macrocosmo, così ci insegnano tutte
    le Tradizioni.


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    arielbianca
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    00 18/01/2004 17:50
    Re: Al di là delle torri

    Scritto da: MAGUS ALTAIR 18/01/2004 14.28
    Al di là delle torri c'è... il successivo arcano, il Sole!






    Allora...cosa aspettiamo? [SM=g27822]


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    MAGUS ALTAIR
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    00 20/01/2004 21:36
    L'arcano in pratica
    "Per incoraggiarti ad adempiere fedelmente il compito che ti è stato
    imposto, la vita ti accorda piaceri che è saggio non sdegnare.
    Tu hai diritto a tutto ciò, nella tua lotta contro gli ostacoli che
    la materialità ti oppone.
    Costretti a dibatterci nella penombra di un discernimento malcerto,
    noi impariamo solo a nostre spese e progrediamo solo a prezzo di
    esperienze dolorose.
    Vittime delle apparenze, non finiamo mai di ingannarci, cadendo da
    un errore grossolano ad un altro meno grossolano, senza pervenire
    alla vera conoscenza.
    Fondata su constatazioni necessariamente incomplete, la scienza umana
    procede dalle verosimiglianze e resta pur sempre equivoca."
    (O.Wirth)

    Quali sono i piaceri che non è saggio sdegnare, tra le ombre della luna?


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    arielbianca
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    00 21/01/2004 07:49
    Quali piaceri?

    Che siano quelli che vogliamo ma ci neghiamo perche' non "accettabili" dalla nostra parte moralista? Quella che ci dice come dobbiamo mostrarci, come dobbiamo comportarci, per adeguarci alle regole esterne e anche a quelle che ci siamo imposti nel costruirci l'apparente vita che viviamo?

    Per quello poi si passa da un errore ad un altro...perche' poi non si "regge" questa vita autoimposta...perche' qualcosa dentro spinge comunque per realizzare cio' che sentiamo di dover sperimentare?


    ---

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    MAGUS ALTAIR
    Post: 1.752
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    00 21/01/2004 10:23
    In sostanza...
    ...quella parte che ci impedisce di conoscere davvero noi stessi!

    Ricordo una serie di telefilm che mi piaceva, e che purtroppo è stata
    prematuramente terminata perchè "troppo sofisticata" per il pubblico
    americano, dal titolo "The others" (non c'entra nulla con l'omonimo
    e più famoso film, è invece la storia di un gruppo di sensitivi che
    si ritrovano per conoscere meglio se stessi ed aiutare la gente).
    In alcune puntate compariva un "demone" dalle sembianze di una donna
    bella e sensuale, che chiedeva alle persone: "Che cosa vuoi davvero?"
    e aveva il potere di realizzarlo... il che spesso portava a veri
    disastri...

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 21/01/2004 10.27]



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    MAGUS ALTAIR
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    00 04/02/2005 22:41
    Domanda
    Avete paura della "vostra" Luna?
    Io qualche volta si... [SM=g27829]


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