00 23/01/2004 22:54
Morbosetti èh!
Ok. A parte l'aspetto intimo dell'argomento, ho lanciato una palla quindi...
Siamo abituati a vivere il sesso quale aspetto fisico che induce
piacere e del quale spesso ci innamoriamo ( in molti casi le persone si innamorano attravesro di esso, poi scoprono la persona che lo veicola) vediamo così un numero elevato di coppie
unite solo da quella intesa.
Nulla di criticabile, ma secondo me il sesso è un linguaggio profondo, un cammino che elimina in propri confini e ci fa disperdere nell'altro "attraverso" il piacere, ma che di piacere si trattase li disperdiamo nell'essere Amore e nonnnel fare l'amore.
Quando si ama, sul serio, non riusciamo più a capire se il piacere giunge da una parte del corpo, ma ce ne sentiamo avvolti, vi scompariamo al suo interno, divenendo così tanto presenti da comprendere veramente l'assolutezza della fisicità armonizzata all'astrazione del sentimento.
Il sesso è una comunicazione sublime di tutti noi stessi verso la totalità dell'altro, è estasi, ma per la perfezione della natura stessa attraverso l'orgasmo ci riconduce a noi stessi, allora il piacere fisico diviene così tanto intenso da " strapparci via da quella condizione di "fusione con l'altro" e ci riporta nei nostri confini.
Per questo una parte di me "soffre" il piacere dell'orgasmo, in quanto mi riconduce al "mio" piacere e non percepisco più quello della persona amata e ritrovo i miei confini.
Quello che invece viene considerato sesso nella maggio parte dei casi è una performance, un fatto di "godimento" che parte egocentricamente da subito. L'eccitazione è il motivi scatenante ed attraverso di essa la fantasia cosiddetta "erotica" trova il suo sfogo. Questo accade anche tra innamorati, nulla di sbagliato, ma di incompleto si!
Godere è giusto, provare piacere nel darlo e nel riceverne lo è altrettanto, ma la mia esigenza ( anche se relativamente appagata) è "morire" a me stesso nel disperdermi nell'altra, pur percependo come non mai ogni singolo attimo o gesto, o profumo o carezza.
Ci sarebbe anche dell'altro ma lo terrò per me.
Ad ogni modo non ritengo un buon affare tutto questo far "vedere" e quindi condizionare la crescita sessuale di intere generazioni di guardoni, che comprano un prodotto o guardano un film oppure si eccitano nel sentire storie o rivelazioni di altri, solo se si vede l'oggetto del piacere o le sue forme. Non sono d'accordo con la cultura dell'immagine e dello stimolo visivo, in quanto crea solo riflessi di quello che la nostra natura può avere e obbliga attraverso le insicurezze che ne derivano a rimanere in quello stato di limbo
delle nostre meravigliose possibilità di contatto e di espressione dll'amore più profondo ed intenso.
Siamo in un era di menzogne e quel che è peggio che non ci dicono quanto valiamo veramente ma ci inducono a fermarsi nei nostri aspetti inferiori.
Spero di avervi "appagato" a sufficenza.[SM=g27822] (ooviamente è una battuta!)[SM=g27838] A te Marco una stretta di mano![SM=g27824]


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Un T:.F:.A:. Hiram