Le Stanze dell'Anima I Percorsi dell'Uomo alla Ricerca di Se'

Sesso ed evoluzione interiore

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    00 12/02/2004 11:18
    svolta?
    In questi giorni stavo ripensando alla mia vita sentimentale... e sono giunto alla conclusione di esserne insoddisfatto. Ho vissuto, ho imparato dalle esperienze, ho sperimentato, ho conosciuto meglio il mio corpo... sono cresciuto, ma posso dire di aver mai avuto cio' che volevo davvero, un rapporto basato sull'amore e l'armonia con l'altra? Mai, solo parvenza dove cio' che dovrebbe essere il meraviglioso completamento di qualcosa di ancora piu' meraviglioso era il materialistico tutto. Anche nel tantrismo citato in questa pagina, una cosa e' il movimento fisico, un'altra e' quella sublime unione che giustamente viene definita sacra! Dall'esterno, forse, puo' sembrare la stessa cosa... ma agli occhi di chi non sa vedere un abisso di differenza.

    Mi stavo chiedendo dunque le cause di questa situazione... la piu' lampante (e indubbiamente la primaria) e' l'assenza di una persona adatta (perlomeno per me) ad un tale rapporto piu' profondo. Allora mi chiedo le cause di tale assenza... da un lato, certo, posso attribuire il fatto ad un "piano superiore", i tempi di un mondo che ha la vista piu' lunga della mia. Ma se la colpa invece fosse mia, del mio comportamento? Dopotutto cio' di cui sto parlando l'ho sempre vissuto in teoria, lasciandomi andare nella pratica invece ad una mera ricerca del piacere. E' questo giusto? Non dico solo per comportamenti che -per quanto, tanto o poco- vanno a ferire gli altri, ma anche perche' probabilmente ferisco me stesso: non siamo forse noi stessi il metro con cui giudichiamo poi cosa e' male (sbagliato fare) agli altri? Se mi stacco un dito per noia, posso dire di non aver agito male, perche' gli altri non vengono toccati dalla mia azione? Non credo. Fatti non foste a viver come bruti dice anche Dante e per questa ragione voglio tentare una strada diversa da quella percorsa sin ora. Voglio tentare a non avvicinarmi piu' al gentil sesso per ragioni puramente materialistiche, ma vivere il rapporto (anche con la mia sessualita') soltanto in funzione del mio fine piu' "nobile". Dopotutto il piacere di cui parlo e' qualcosa di cieco e bieco, imparagonabile all'unione di amore e passione.
    Una cosa e' trovare la giusta sintesi fra le necessita' delle parti piu' elevate di noi e il richiamo della materialita', un'altra seguire ciecamente l'impulso di quest'ultima per poi dare la colpa della propria infelicita' a cause esterne. Raccogliamo quel che seminiamo, riceviamo con la stessa misura in diamo...

    Forse non servira' a nulla, ma sarei un folle se almeno non tentassi... a rendermi degno di meritare cio' che voglio. Non sara' facile, ma nessuno mi aveva mai detto il contrario, no? Fatemi gli auguri perche' non mi manchi la forza necessaria [SM=g27822]

    [Modificato da .:avatar:. 12/02/2004 11.25]



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    In Veritate Libertas
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    arielbianca
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    00 12/02/2004 11:36
    La forza la possiedi. Ora...non avere fretta! [SM=g27822]

    Altro che augurio caro Avatar! Io sono sicura che arrivera' quel momento anche per te! [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838]


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    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    MAGUS ALTAIR
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    00 12/02/2004 14:24
    Re: Re: darsi completamente....

    Scritto da: settedinove 12/02/2004 10.27
    chi può dare davvero una risposta positiva a questa domanda?
    Credo sia impossibile, c'é sempre qualcosa che si può fare in più.. non trovi? [SM=g27822]



    In questo contesto direi che:

    fare = (dare + ricevere)

    Vi piace l'equazione?! [SM=g27822]

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 12/02/2004 14.30]



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    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    settedinove
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    00 12/02/2004 14:50
    Caro Avatar, certo che arriverà quel momento!
    Io però, nel frattempo,ti auguro di vivere questo nuovo approccio con totale spontaneità. Finora non hai vissuto "quell'amore e quell'armonia" soltanto perché non hai ancora trovato l'occasione giusta, semplicemente, non hai sbagliato nulla, eri solo te stesso in quel momento. Questa tua nuova consapevolezza ti farà scoprire nuove sensazioni che saprai apprezzare solo se sarai in compagnia della persona giusta [SM=g27811]
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    hiram-abif
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    00 12/02/2004 15:05
    L'equazione..
    In logica non fa una grinza.
    Ma ciò che qualcuno desidera veramente, non osa mai chiederlo, sarebbe banale e temporale. Mentre la cosiddetta "persona giusta" lo ha in se, nei suoi gesti nelle sue parole...e noi vivendo lo siamo per essa, con i nostri gesti e le nostree parole, "essendo" esattamente la cosa giusta.
    Evolviamo solo se trascendiamo noi stessi e la nostra statiticità. Ciò che sono adesso n on può rimanere, sarebbe nichilismo, ma dobbiamo scoprire cose nuove e possiamo farlo solo dopo aver avuto ciò che desideriamo in termini di sesso/amore, dare/ricevere. Oltre questo c'è la crescita, prima di questo l'attesa...
    L'avere qui e ora inn questo caso, può avvenire casualmente e, talvolta senza continuità.
    Quindi mi chiedo se l'evoluzione interiore ed il sesso hanno attinenza senza amore. Io non credo! Penso sia solo fare esperienza e occupare maggiormente la memoria di dati che possono far felici attraverso il piacere un numero sempre più alto di partner, ma da qui a crescere attraverso la conoscenza di noi ce ne passa!
    Noi cresciamo attraverso l'autotrascendenza, andando oltre i nostri confini, quelli dell'intimità. Chi può darmi questo sessualmente?
    Amando si possono fermare attimi di estasi nella memoria, amando si può percepire l'amore dell'altro ed ogni angolo del suo corpo e attraverso il sublime piacere ogni angolo del nostro.
    Talvolta sono cresciuto di più nel percepire quale abisso, nel cui precipitare, uno sguardo, o nel fremito di una carezza e nulla è comparabile al primo contatto delle labbra.il primo attimo in cui si percepiscono..
    Talvolta i corpi anche al buio si illuminano, ma li si muore, crescendo si muore, si scompare e si "diviene" amore non "si fa" l'amore e l'orgasmo è quasi un distacco doloroso, ma immensamente grande dopo di che ci troviamo in un silenzioso abbraccio, quasi ci attanagliasse la paura che il distacco sia per sempre...La crescita che ne deriva è rinchiusa in un silenzioso e segreto scrigno che solo la memoria può aprire e col dubbio che forse per l'altro non sarà stato esattamente uguale, se non il silenzio.
    Perdonate se articolo molto in questo argomento, ma quali parole si possono trovare per sprimere la propria intimità invioklabile?


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    Un T:.F:.A:. Hiram
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    MAGUS ALTAIR
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    00 12/02/2004 15:33
    Re: L'equazione..

    Scritto da: hiram-abif 12/02/2004 15.05
    Ma ciò che qualcuno desidera veramente, non osa mai chiederlo, sarebbe banale e temporale. Mentre la cosiddetta "persona giusta" lo ha in se, nei suoi gesti nelle sue parole...e noi vivendo lo siamo per essa, con i nostri gesti e le nostree parole, "essendo" esattamente la cosa giusta.



    Esattamente così!
    La mia equazione intendeva definire l'armonia tra dare e ricevere,
    e tu giustamente aggiungi un ingrediente fondamentale ed indispensabile:
    nella vera intesa non c'è bisogno di chiedere! Quello che uno fa è
    ciò che l'altro vuole, e non c'è alcuna distanza tra di essi!


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    arielbianca
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    00 13/02/2004 15:25
    Re: L'equazione..

    Scritto da: hiram-abif 12/02/2004 15.05

    Ma ciò che qualcuno desidera veramente, non osa mai chiederlo, sarebbe banale e temporale. Mentre la cosiddetta "persona giusta" lo ha in se, nei suoi gesti nelle sue parole...e noi vivendo lo siamo per essa, con i nostri gesti e le nostree parole, "essendo" esattamente la cosa giusta.
    di noi ce ne passa!




    Assolutamente e' cosi'!

    Ma bisogna trovarla questa persona giusta...[SM=g27822]


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    settedinove
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    00 13/02/2004 16:56
    Re: Re: L'equazione..

    Scritto da: arielbianca 13/02/2004 15.25


    Eh già [SM=g27818]
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    hiram-abif
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    00 13/02/2004 21:28
    ma esiste la persona giusta?
    o noi facciamo un passo avanti appena la troviamo, e nel crescere con il "ritrovamento" cambiano le nostre esigenze e se la "persona giusta" non cresce con noi, di nuovo la perdiamo?


    ---

    Un T:.F:.A:. Hiram
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    arielbianca
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    00 14/02/2004 07:18
    Se crescendo la perdiamo potrebbe essere perche' non sia la persona giusta per noi. E non solo in relazione a noi in quel momento. Ma come fare a riconoscerla?

    Se non sappiamo fare a meno di raccontarci "favole" su noi stessi, se ci imponiamo di essere ed apparire secondo degli standard ma non secondo la nostra reale natura, come possiamo sperare di capire chi sia la persona giusta per noi?

    Magari nella mente ci creiamo dei modelli, del compagno della vita, dei genitori o dei figli e si cerca di far aderire il modello alla persona di riferimento e poi nel tempo..nemmeno ci si accorge che non solo non era proprio cosi' ma che e' diventata un'altra persona.
    E non la "vediamo" fino a che non iniziamo a "vedere" qualcosa di noi.

    Non e' da questo punto che inizia il vero amore?[SM=g27822]


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    hiram-abif
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    00 14/02/2004 23:08
    il vero amore..
    E' quello fisico o quello intelettuale?
    Mi spiego, possiamo amare con intensità qualcuno che non amiamo intellettualmente? Una persona con cui non siamo completamente in sintonia?
    Eppure si vedono la maggior parte delle coppie "esistere" per mera attrazione fisica, e ben poche per affinità totale. Quando ho sostenuto, in alcuni ambienti,che l'amore non raggiunge mai la sua completezza perchè noi siamo incompleti in quanto uomini, mi è stato risposto, che la mia visione dell'amore è troppo astratta, non concreta e che io tendo a portare tutto oltre i confini del vivibile.
    Ma non penso sia così, penso solo che noi limitiamo la nostra capacità d'amare per sottostare alla sessualità ed alle bugie generate dal bisogno di consensi e dalla necessità di sentirsi amati più che di amare.
    Vedo troppi uomini "dispersi" in amori che non hanno niente a che vedere col sentimento condiviso; schiavi di corpi che non danno loro che carne e calore dentri i quali il cuore batte solo per sopravvivere...
    Si può perdere la testa per qualcuno solo per la sua bellezza?
    O per il suo modo di fare sesso?
    Inoltre se non c'è davvero amore è possibile fare bene sesso? Per " bene" intendo fare davvero un atto completo in ogni suo aspetto..

    [SM=g27822]

    [Modificato da arielbianca 15/02/2004 6.58]



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    Un T:.F:.A:. Hiram
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    hiram-abif
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    00 14/02/2004 23:10
    Scusate l'ultima frase ha un punto interrogativo omesso...
    Ho modificato Hiram, va bene cosi?

    Ariel [SM=g27822]

    [Modificato da arielbianca 15/02/2004 7.20]



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    Un T:.F:.A:. Hiram
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    MAGUS ALTAIR
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    00 15/02/2004 21:33
    Re: il vero amore..

    Scritto da: hiram-abif 14/02/2004 23.08
    Si può perdere la testa per qualcuno solo per la sua bellezza?
    O per il suo modo di fare sesso?
    Inoltre se non c'è davvero amore è possibile fare bene sesso? Per " bene" intendo fare davvero un atto completo in ogni suo aspetto..



    Se per "perdere la testa" si intende qualcosa di meno globale di "amare",
    la risposta per me è si alle prime due domande.
    All'ultima invece rispondo no, perchè l'amore è appunto un sentimento
    globale, e il sesso no.


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    settedinove
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    00 17/02/2004 10:41
    Quanto al vero amore, per me é sia quello fisico che quello intellettuale, questi due aspetti devono necessariamente coesistere.
    Solo che per intesa intellettuale intendo una totale apertura mentale ed emozionale reciproca, accompagnata dalla volontà comune di migliorarsi e di progredire sia come singolo che come coppia, dedicando completa attenzione alle esigenze dell'altro ed osservandone gli eventuali cambiamenti.
    Evidentemente però, per certe persone é sufficiente una buona attrazione fisica e una disponibilità al dialogo soltanto in superfice.
    Molte coppie funzionano in questo modo per molti anni e magari tutta la vita. Quello che colpisce é che per loro quella é la concezione "normale" di un rapporto, nel senso che non riescono a vedere alternative. Perciò molti vivono celando una sofferenza che non riescono ad esprimere per paura di non essere compresi e per l'assurdo timore di perdere quello che si é comunque raggiunto.
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    hiram-abif
    Post: 658
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    00 17/02/2004 15:15
    Il vivere la vita di coppia.
    E' un aspetto come qualunque altro e va in base alle esigenze comprese di noi stessi e quello che "intuitivamente" possiamo credere o essere certi di "divenire".
    Alcune persone trovano l'anima gemella ad un determinato stadio dell'evoluzione, un piano su cui i simili si incontrano. Al tri hanno un "sentire" diverso e più complesso ed il loro "cerchio" di affinità si muove su un'altro piano, più sottile e complesso, non chè articolato, fatto di mille sfumature. E' Puramente soggettivo.
    Non esiste un modo "buono" ed uno "non buono", ma il modo "giusto per me". Il trovarsi è un percorso fatto di domanda e risposta, intuizione e rivelazione.
    La felicità non è catalogabile ne individuabile dall'esterno.
    Ed ognuno ha la propria tipologia di felicità ed appagamento.
    Dire "l'amore è" è come elencare ogni cosa dell'Universo, si può usare ogni termine per definirlo in quanto è presente in ogni cosa o noi "possiamo" vederlo in ogni cosa.
    Tutto questo, non implica però la giustificazione a tutto!
    Amare non è agire solo per il proprio appagamento, ma è agire per qualcosa oltre noi stessi, altrimenti confondiamo l'amore con l'egoico accaparramento di piaceri ed affermazioni.
    Nella coppia il sesso viene dopo l'amore quando sono presenti entrambi.
    L'erotismo viene prima quando lo stimolo all'atto è puramente fisico.
    Inoltre vi è una differenza tra l'appagamento in amore maschile e l'apagamento in amore femmilnile. L?uno è in equilibrio se ama, l'altra se amata. L'uomo può essere felice anche senza essere corrisposto, la donna non può esserlo senza esserlo.
    Solo nel caso dell'erotismo questo fatto si unifica ed allora è uguale per entrambi.
    Ad gni modo il mondo maschile e e quello femminile si stanno avvicinando sempre di più. A causa di questo si evidenziano delle difficoltà di rapporto tra persone estremamente sensibili, determinate dalla sincronicità del bisogno di ricevere o dare.
    Scusate la lunghezza del post, ma avrendo poco tempo cerco di "dare" più che posso. ( una sorta di eiaculathio precox intellettuale, volontaria.[SM=g27822] )


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    Un T:.F:.A:. Hiram
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