Caro Vale,
per prima cosa devo dire che il tuo tono mi pare un po' aggressivo e questo mi dispiace. Comunque io sono una donna. Riguardo la mia età, tu non la conosci, dunque lasciala perdere, che non ha senso nella discussione.
Ora, per venire al tema di cui sopra, penso che il punto della questione stia nel significato di "bene per l'umanità". Mi sembra di capire dall'elenco dei nomi che hai riportato, che tu parli quindi di progresso scientifico. In questo caso è logico che io sia d'accordo. Infatti chi potrebbe dire altrimenti? Chi potrebbe negare che queste persone abbiano apportato un progresso scientifico?
Però...questo secondo me non è il "bene dell'umanità". Perché un progresso scientifico non implica necessariamente il bene dell'uomo.
Non capisco il tuo sarcasmo quando parli di laici: e allora? Io non ho detto che soltanto religiosi abbiano contribuito a migliorare l'umanità. E perché poi?
Io penso invece a nomi come Gandhi, Albert Schweitzer, Madre Teresa, i maestri Sufis come Rumi o Nasrudin, Lao Tse o Giordano Bruno e anche Galileo o Nelson Mandela...e poi ce ne sarebbero tanti altri che appunto sarebbero così tanti che lo spazio - come osservavi tu - mancherebbe.
E chi vuoi che li abbia ispirati? Certamente non solo l'ambizione personale, ma anche l'amore per il prossimo, il desiderio di migliorare lo stato del genere umano.
Chi invece - malgrado le grandi scoperte- conduce alla produzione di un'arma che nuoce al genere umano, non può far parte di questa lista, fosse pure il genio più grande del mondo.
(Io, se avessi potuto evitare Hiroshima e Nagasaki, credimi che sarei morta volentieri di morbillo
Il fatto è che sono nata molto più tardi)
Inoltre devo dirti che a Bagdad già nel IX secolo d.C. i medici arabi curavano con metodi alquanto sofisticati eppure non avevano bisogno delle scoperte di Pasteur.
BB & saluti
Clio