In sostanza, l'attenzione al versante somatico da parte di Reich ha origine da esperienze infruttuose avute con i pazienti. Capitava che essi, infatti, avessero una reazione terapeutica negativa all'interpretazione fornita dal terapeuta.
In altre parole, la reazione del paziente che alle volte poteva tradursi in un vero rifiuto, e condurre quindi ad un aggravamento del sintomo, spinse Reich a ricercare altre spiegazioni, in quanto le tecniche terapeutiche fino ad allora seguite, evidentemente non potevano considerarsi soddisfacenti.
Reich scoprì così il fenomento delle resistenze, ossia il fatto che idee e ricordi venivano rimossi dal paziente dal livello conscio. Tale reazione non era altro che un tentativo di difesa del paziente in quanto idee e ricordi erano associati ad una carica emozionale troppo difficile da gestire per l'organismo.
Reich cominciò ad osservare i comportamenti non verbali del paziente, cioé al linguaggio del corpo.
Quando il paziente veniva a conoscenza delle proprie resistenze, ecco che si determinavano dei cambiamenti di atteggiamento, dal rossore, pianto, pallore, tremore, etc...
Analizzando così il comportamento fisico del paziente, il terapeuta era in grado, finalmente, di associare ad una certa tensione muscolare localizzata, un certo disturbo psichico, oppure semplicemente un particolare atteggiamento psichico rispetto alla vita.