00 02/06/2004 11:10
Io sto vivendo la cosa in pratica, e già vedo le reazioni di mia
figlia, pur ancora piccolina, ai nostri divieti.
E' nella natura delle cose che chi ha più esperienza debba fissare
dei paletti per chi non ce l'ha, ed è nella natura di chi ha meno esperienza
essere impaziente e insofferente a questi paletti. Accade nel rapporto
tra genitori e figli, tra maestro e discepolo ecc.
Anzi, è un dovere morale di chi ha più esperienza essere una guida!
Il compromesso si cerca giorno per giorno, costruendo un rapporto
di fiducia per il quale se il genitore dice "no" il figlio, anche se
non comprende immediatamente le motivazioni, dovrebbe appunto fidarsi
del giudizio del genitore.
Sembra logico e facile a vederlo scritto, quanto a farlo vi saprò dire:
i sentimenti che si provano davanti alla disperazione di un bimbo che
vede rifiutate le sue richieste non sono comprensibili da chi non
ha figli, e questo vale anche quando il figlio è adolescente.
Non ogni richiesta è un capriccio, ma non ogni richiesta è buona
davvero per chi la propone.
Ovviamente c'è un equilibrio da cercare tra la fermezza assoluta e
il "viziare" e "concedere" sempre. Per quello che mi riguarda, spero
di riuscire a mantenerlo in ogni occasione: non ci riuscirò sicuramente
ma questo è l'obiettivo.

[Modificato da MAGUS ALTAIR 02/06/2004 11.14]



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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.