00 04/10/2004 11:09
Il problema del doxe e dell' episteme sta forse alla base della ricerca stessa della verità.
Dal mio punto di vista la quasi opposizione fra questi due termini sta ad indicare le problematiche che il singolo incontra nel cercare una forma di sapere oggettivo.
Cos'è la realtà e cosa la verità, possiamo chiederci? A conti fatti non abbiamo modo di superare le nostre coordinate soggettive personali e definire quindi qualcosa che le superi è, per definizione, impossibile. L'unico metodo reale in nostro possesso è il confronto con gli altri, perchè attraverso il confronto (sia esso disputatio o quant'altro) possiamo tentare di definire la verità... anche se ciò che possiamo trovare è soltanto una inter-soggettività.
Come trasformare l'opinione in verità?
Per rispondere a questa domanda molti preferiscono una forma di conoscenza che considerano venuta dall'alto, che trascende quindi i nostri limiti umani... Ma anche questa, a conti fatti, è semplicemente un'opinione personale mostrata come verità assoluta. Nessuno dice che queste diverse verità assolute (notare il pizzico di ironia nel dire "diverse verità assolute") non abbiano un qualcosa di vero, ma rimangono semplicemente Doxa. Ma solo perchè il cammino verso la verità è difficile (anzi: è sottile, quasi rarefatto in qualcosa d'altro ) non vuol dire che dobbiamo arrenderci e lasciar perdere... privando di valore le nostre capacità cognitive.


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In Veritate Libertas