00 11/10/2004 09:31
Re:

Scritto da: arielbianca 06/10/2004 19.29
Non avendo dimestichezza con la filosofia esprimo il mio pensiero raggiunto con l'esperienza avuta fino ad oggi.
Nel quotidiano penso sia gia' molto importante partire dal presupposto che non esista la "mia" verita' e che si tratta di un dato soggettivo. Per una persona testarda come me, credete, e' un buon risultato! [SM=g27827] Oltretutto devo tenere in considerazione che la verita' espressa dall'altro non e' in assoluto sbagliata anche se diversa dalla mia.
Durante le discussioni non e' sempre facile riuscire a mantenere un equilibrio e continuare a comunicare, pertanto tendo a concentrarmi piu' sulla relazione(=il rispetto e l'ascolto) e su come si sia arrivati ognuno alla propria conclusione.
Abbiamo lenti personalissime con colori differenti che ci permettono di vedere la Luce ma solamente filtrata. Se il nostro orgoglio riesca a placarsi, possiamo magari provare ad infilare gli occhiali dell'altro per un istante e credere a qualcosa di diverso, che non ci appartiene ma ci permette di avvicinarci a comprenderci sempre piu.

In sostanza io credo che solitamente tutti abbiano ragione dal proprio punto di vista, ma non sempre riesco a convincere gli altri di cio'!!! [SM=g27828]





E' sicuramente istruttivo porsi nell'ottica dell'altro, perchè
presuppone una capacità di ascolto che non sempre si incontra là
dove servirebbe.
La tua risposta ha un taglio prettamente psicologico, ed è compresa
nella questione che è invece ancora più ampia, essendo un "problema"
riguardante la metafisica.
Infatti, per quanto le opinioni delle persone divergano, e per quanto
sia sempre positivo cercare di confrontarvisi in modo critico, come
giustamente rilevi tu, ci sono delle "certezze" che ciascuno di noi
possiede e che il senso comune non mette in discussione, e che
invece la filosofia considera in modo critico.
Faccio un esempio concreto.
E' molto facile trovarsi in disaccordo con le altre persone circa
problemi riguardanti la vita, la politica. la morale, ecc., tuttavia
di solito si è d'accordo su affermazioni come "io esisto", "le cose
che io percepisco come esterne da me esistono davvero": anzi, nessuno
ne discute affatto, perchè vengono considerate cose ovvie.
La storia della filosofia ci insegna invece che i contenuti del senso
comune non sono affatto ovvi e, a volerli davvero fondare, creano
parecchi problemi concettuali.


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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.