Le Stanze dell'Anima I Percorsi dell'Uomo alla Ricerca di Se'

La salita

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    hiram-abif
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    Città: PIOMBINO
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    00 19/06/2005 19:20
    Ma è nell'interno che riemergono le risposte.
    L'esterno è fatto di simboli, ma se questi non ri-svegliassero l'intuizione sarebbero lettera morta.
    E' sempre l'interno che "codofoca" il messaggio.
    In fondo se guardiamo bene, non è forse l'ossessionante ricerca di migliorare l'esterno per star bene nell'interno che genera l'errore? Perchè, in realtà è l'interno che cambia l'esterno e lo fa in modo davvero efficace, mentre attraverso gli stimoli esterni altro non si crea che l'oblio.
    Dentro di noi stà un universo, il più inesplorato che esista, e proprio l'esterno, oggi, essendo iperstimolante, lo rende ancor più oscuro. Se noi sappiamo fermare, anche solo per attimi, questa valanga di imput, possiamo "incontrare" qualcosa che emerge da dentro, dal silenzio profondo, che è essenziale e ci rende così uguali da considerarci "fratelli" ( un termine per intenderci).
    Solo questo può generare quell'amore, e quel legame profondo che può farci tornare ad essere "Una umanità".
    Non nasciamo vuoti, se ciosì fosse saremmo come gli animali, solo reagenti, essi vivono degli stimoli esterni ed ad essi reagiscono. Noi siamo Coscienza, Consapevolezza e riflessione, anche se conosciamo bene perfino l'animalità, l'etimologia della parola indica che di anima parliamo anche nel mondo animale, ma in quello umano si va oltre e si chiama Spirito, Fuoco, Universalità e non ultima Intelligenza Sublime.
    Quindi, nel nostro interno stà la Verità, nel silenzio ( che è d'oro) lo spazio per contenerla.
    Forse è l'Arca dell'Alleanza dove stanno custoditi i segreti del Tempio...forse.


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    Un T:.F:.A:. Hiram
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    Occupazione: Essere vivente
    00 19/06/2005 20:10
    allora non sono l'unico che delira
    Su ogni cosa il sigillo dell'alfabeto intacca il senso; delle cose il senso s'è perso ed anche la ragione è stata corrotta, spaccata tra fede e conoscenza.
    Mi sono chiesto tante volte perchè abbia fondato, dentro me,l'idea di una società -diversa da quella attual-, il solo pensiero la rende attuabile, fattibilie sotto certi punti di vista, ma è solo un pensiero, affine solo ai miei desii che non combaciano con quelli degli altri, non uno di loro.
    E'proprio ciò che l'uomo ha fatto per secoli..modificando l'ambiente attorno a sè, credendo di esserne il padrone, leggittimo possessore poichè essere pensante!
    A volte- come dice Gaber- penso a cosa avrei fatto se fossi stato Dio... molti più diluvi universali...[SM=g27833]


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    Tu ne vestisti, queste miseri carni e tu le spoglia...Ahi dura terra perchè non t'apristi.
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    hiram-abif
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    00 21/06/2005 22:55
    Il tuo delirio...
    E' dettato dall'ira. Questa ti incatena ai tuoi principi e nessuno può liberarti se non te stesso.

    Se vogliamo ancora vivere di "reazione" non possiamo far altro che subirla, tutto a discapito della lucidità dell'essere.
    Comunque, se vuoi, se puoi, ferma l'emotività e medita puoi stupirti di ciò che scopri.
    Noi nella diatriba, stiamo andando da qualche parte, senza null'altro che l'uso della parola, possiamo dire cose di grande importanza. Queste cose, possiamo trasformarle in "condivisione"
    o distruggerle con la dialettica della sfida intellettuale.
    Nel primo caso costruiamo un percorso per crescere e capire, nel secondo siamo due imbecilli che alimentano la propria ignoranza.. eppure le parole sono le stesse...
    E' una scelta, inevitabile e va fatta!



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    Un T:.F:.A:. Hiram
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    -Virgilio-
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    Occupazione: Essere vivente
    00 21/06/2005 23:24
    hai ragione
    certe volte l'ira s'impossessa di me e sto male per questo poichè un fuoco che mi brucia, insiste e non ha volto ( non uno solo) ..quelle volte in cui mi metterei a piangere davanti la televisione, mentre il mondo brucia e i miei simili non mi somigliano.
    Quei giorni tristi,io non trovo lucidità...diversamente dagli altri giorni, quando l'armonia e l'equilibrio mi concedono nuovi metodi di sfogo.
    triste dirlo, a volte avrei voluto scegliere di non nascere..carne fragile che non si abitua e non sa dove e cosa guardare.
    La mia generazione è lasciata sola..ai ballerini di saranno famosi, alle storie di costantino e alessandra, a maria e a costanzo, alla famiglia della rai, ai cugini delle altre reti.
    Parlate, parlate con uno di questi ragazzi e capirete. Quando il cervello potrebbe essere usato per scopi e motivi che davvero l'anima potrebbero saziare...... la scelta la si ha quando si conosce sia l'uno che l'altro...
    non trovi?

    metto qualcosa, così, che mi andava di mettere perchè me lo ripete spesso mio padre:
    in un mondo di ciechi, anche chi ha un occhio solo è re!
    [SM=g27827]
    hiram [SM=g27811]


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    Tu ne vestisti, queste miseri carni e tu le spoglia...Ahi dura terra perchè non t'apristi.
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    hiram-abif
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    00 22/06/2005 18:19
    Tuo padre dice bene.
    E sappi, e lo dico con tutto il mio cuore e la mia sincera convinzione, che il tuo dolore, dettato dalla tua profonda coscienza che ti ha destinato alla consapevolezza, imponendoti il caro prezzo del " vedere" il dolore degli altri riecheggiare nel tuo, è la tua scuola sublime; il tuo percorso nel fuoco, proprio quello che ti arde dentro. Tutto questo soffrire lo rincontrerai nella capacità di percepire la gioia, come pochi sanno apprezzare. So con certezza che quanto sai cadere in basso, altrettanto sai salire in alto.
    Io lo percepisco da ogni parola che scrivi, da ogni verso che componi ( non dimenticare che questa è Arte e non è per tutti), dalla passione con cui fai uscire ogni sentimento da te.
    E' questo che rende un essere umano un Uomo.
    E anche se ora non lo comprendi, la ricompenza supera sempre le aspettative.
    Non fraintendere se gia in due casi ho usato il termine, " non comprendi", di per se errato, ma mi riconosco nella tua rabbia e nel tuo disincanto, ne ho ancora le ferite evidenti, ma mi vedo e mi percepisco oggi, e guardo a ciò che ne è nato. Mi sento quindi di dirti sii forte e non permettere a nulla di farti soccombere e guarda più in alto che puoi, quando puoi, altrimenti chiudi gli occhi sereno e non guardare, riposa semplicemente....
    Ho stima di te e della tua schiettezza ed ha detta di molti[SM=g27824]
    sono difficile da conquistare con le parole[SM=g27827]


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    Un T:.F:.A:. Hiram
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    Occupazione: Essere vivente
    00 22/06/2005 19:24
    ora mi sciolgo...
    [SM=g27838] ho qui una cosa, che ora inserisco, alla quale hai risposto ancor prima che la "spargessi". Passeggiavo un dì tra dei noci spogli, quelle cortecce mi attirano, poi audir gli augelli rinfranca sempre'l cor...e dicevo, mi misi a scrivere; avevo appena visto un film (ero a Giffoni) il titolo...credo che sia Certi bambini, di Salvadores se non erro. (memoria di criceto)..arrivo al punto: ho dimenticato una cosa importante quel giorno...l'amore[SM=g27824]

    Cos'è che fa
    dell'uomo un uomo.
    L'avere due occhi, due gambe, due mani e un volto?
    Cosa lo caratterizza in fondo?.
    Natura,
    t'osservo scioglierti e rivelarti,
    mi mostri i tuoi seni, i tuoi fiori, i tuoi frutti
    crescere e morire, li vedo
    vivere e perire instancabili,
    incessanti.
    Sanza noia fai girare la tua ruota e
    nò 'gnosci tempo, nè barriere che ti tengano;
    così diversa
    da me Natura, quasi estranei
    noi, eppur
    io da te vengo e da te ritorno
    ogni volta che i miei simili mi feriscono.
    Cos'è dunque un uomo, cosa lo caratterizza:
    Amareggiato, crudele, folle e invidioso.
    Che il figlio si sia allontanato tanto da sua Madre, tanto
    che non sa più riconoscere
    il suo richiamo, la sua multiforme voce?
    Allora io mi domando cosa stia ascoltando...


    Grazie HIram...
    Comunque sappi, che quei momenti, sto provando e provo, a canalizzarli in maniera diversa..come la chiami tu: arte.come la chiamo io: mamma.


    se mi sentisse mia madre[SM=x213431] [SM=x213436] [SM=x213436] [SM=x213436] [SM=x213436]

    [Modificato da -Virgilio- 22/06/2005 19.25]



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    Tu ne vestisti, queste miseri carni e tu le spoglia...Ahi dura terra perchè non t'apristi.
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    Città: PIOMBINO
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    00 26/06/2005 19:15
    Comprendo bene.
    Io l'avrei chiamata babbo.
    Ma un giorno ho capito. Noi esistiamo! Al di la dell'affetto che riceviamo.
    Noi esistiamo! Al di la di quello che l'altro sa prendere di noi.
    Tu esisti al di sopra del tuo stesso dolore; quello stesso è il linguaggio della tua anima. Tu stai dialogando con lei ed essa ti guida verso l'autosufficenza. Verso il circoscrivere il mondo dei tuoi affetti all'interno di te stesso.
    Io sono qui e ora, soli nasciamo e soli ce ne andiamo, nulla di quello che ci ha ferito possiamo portarlo con noi. Con noi portiamo solo Amore, abbiamo spazio nella "valigia" solo per quello.
    Cercalo in te, e sono tante le cose che capirai.


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    Un T:.F:.A:. Hiram
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    -Virgilio-
    Post: 27
    Città: NAPOLI
    Sesso: Maschile
    Occupazione: Essere vivente
    00 30/06/2005 20:17
    la chiamerò col nome che l'uomo le ha dato...
    ho riflettuto prima di rispondere al tuo post...
    e tutto quello che ritengo opportuno dire ora sia[SM=g27811]
    a volte parlare non serve...


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    Tu ne vestisti, queste miseri carni e tu le spoglia...Ahi dura terra perchè non t'apristi.
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