00 11/05/2005 22:32
Rilancio
Parlando del giudizio nei confronti di sè stessi:
talora giudicare può significare confrontare noi stessi con delle
aspettative lontane dalle nostre reali possibilità, il che ci può
precludere un sereno autoesame e dunque anche l'inizio dei un adatto
percorso evolutivo.
Il problema è che le aspettative ci sono sempre e non sappiamo mai
quali sono le nostre reali potenzialità e caratteristiche.
Tuttavia, se ci accettiamo passivamente rischiamo di rimanere interiormente
fermi e incompleti.
Sembra il classico gatto che si morde la coda.
Per uscire dall'impasse io dico che bisogna sempre un po' "buttarsi",
accettando scommesse con sè stessi, altrimenti si rimane schiavi di
un viziato giudizio che allontana la comprensione.
Penso che la strada che parte dal giudizio e porta alla comprensione
sia lastricata di... paura.
Che ne pensate?


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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.