complessità

Mi sono sempre trovata in difficoltà con le ideologie in genere: portano spesso valori assoluti e nettamente contrapposti. Il che mi inquieta non poco: le cose sono ben più complesse, anche se, a volte, è più facile creare steccati e dividere le persone in base a quelli.
Tendenzialmente sono più vicina alla sinistra, ma con grossi dubbi e perplessità. Non credo che si sia tutti uguali... se parliamo di opportunità è un conto. Uguali opportunità per tutti, ma ritagliate sulle reciproche diversità, altrimenti si rischia (cosa che già accade) il livellamento, con il conseguente impoverimento di tutti.
Siamo diversi: esistono intelligenze, sensibilità, culture ecc. diverse. Sono una ricchezza, se si riesce a usarle. Soprattutto se ci rendiamo conto che Io è anche il Noi.
Ma poi basta osservare la natura: ogni elemento è strettamente collegato agli altri nella sua diversità. Eppure funziona. Eppure è meraviglioso. Non possiamo conoscere tutti i legami fra noi e il mondo: ma li possiamo percepire. Ed è questa comunione, destra o sinistra che sia, che secondo me va ricercata.
Ellosapevoio che vi rifilavo un papiro, scusate...
Buona giornata

scusate, pensavo di rispondere al post "destra e sinistra" e, invece, ne ho aperto uno nuovo... Mi si deve essere scaricato il neurone

Attenta Meg, ho ucciso per molto meno...

Ti difendo io meg!
lui non può nulla contro la mia potenza!!!!

coff...coff... non lo farò più (fino al prossimo spegnimento del neurone almeno)...

Meg importa poco se l'hai inserio qui o nell'altra cartella.
Hai espresso un concetto con grande chiarezza che puo' stare benissimo qui da se'!!!
Inutile ti dica che concordo pienamente con quanto hai scritto vero?
Poi rileggendo sopratutto il primo paragrafo ho pensato che quanto hai espresso in riferimento alla politica,lo si potrebbe dire anche della religione,di quelle,almeno che si tengono strettamente legate ai loro dogmi e non ammettono le altre. Cosa ne pensi?

sì, per ideologie intendo anche certe religioni o certi atteggiamenti religiosi. Mi capitò una volta, con una conoscenza virtuale cattolica, di dire che sono credente, ma non cattolica. Sicché mi rispose che allora dovevo essere per forza ebrea o protestante (musulmana no, chissà perché). Invece io credo. Credo perché provo anche gratitudine dentro di me per ciò che sento e vedo e ho. Solo che io attribuisco a questo credo nomi e volti diversi (questo però non lo dissi,perché non ne sarebbe uscita una discussione sensata, ma solo tentativi di redimermi e provarmi che sbagliavo). Però all'amore e alla gratitudine che sento non vedo errore.
Più o meno così :)

Scherzi a parte, anche io sono d'accordo con Meg: la diversità
non intesa in termini di opportunità, è un valore da difendere,
perchè esalta le peculiarità di ciascuno, sia quelle innate che
quelle acquisite.
Ovviamente stiamo parlando della diversità che è ricchezza, non
certo dal punto di vista economico!
Per questo ritengo la globalizzazione un grave errore, se ha lo scopo
di livellare le differenze culturali e spirituali, dietro lo scudo
delle differenze economiche!
Ecco dunque che il concetto di globalizzazione e antiglobalizzazione,
se inteso in senso globale e non solo volgarmente economico, travalica
i concetti di destra e sinistra.

Amore e Gratitudine sono una guida sicura.
Riuscire a guardarci dentro e sentirli rende la Vita luminosa a noi,e a chi ci e' vicino.

Le diversità sono inevitabili, e naturali, anche quelle economiche, come è naturale che esistano persone e cose più deboli e altre più forti.
Il fatto è che i più forti dovrebbero aiutare i più deboli ad esserlo un po' di meno.

Quando mi chiedono "e perchè scusa?" beh, non so rispondere, ogni risposta risulterebbe una banalità moralista, ma chi mi conosce sa che non sono ne ipocrita, ne buonista, credo solo di essere giusta.

[Modificato da Momo- 13/08/2003 22.17]

E chi sono i piu' forti,mi chiedo.E chi sarebbe il debole?
Inizio a pensare che sia anche una questione di termini.

Le domande mi nascono spontanee anche pensando a persone considerate "deboli" come gli anziani malati.Se io non facessi qualcosa per loro,chi sarebbe il debole?
Oppure parliamo di debolezze materiali? Quando diciamo "debolezze" intendiamo gia' un'altra cosa...sono i "vizi" e i vizi non li ha chi soffre davvero!
Poi ho anche una certa convinzione...chi ha un problema e' assolutamente solo e decide esclusivamente lui se ricevere e da chi l'aiuto. Lo sforzo di "aiutare" gli altri per moralita' indica che non si sia capito cosa significa aiutare....e talvolta anche che si stia fuggendo da un problema personale...

infatti non bisogna certo, come ho gia detto, cadere nel buonismo, comunque io mi riferivo più che altro a debolezza materiale, nel nostro modo di vivere è quella che "spicca" sulle altre e crea spesso problemi gravissimi.
E' vero, chi non ha debolezza materiale, o anche di salute ecc.. ha tante "debolezze", tanti vizi..e , sarò dura, ma se le possono anche tenere, di sicuro le persone che vanno aiutate sono altre, per questo io non preseterei mai volontariato in una comunità di tossicodipendenti, mi spiace, ma certe cose non le sopporto. Inorridisco quando il nostro ipocrita stato italiano, si dà tanto da fare per dare condoni indultini vari, si danna tanto l'anima per i tossici, regala case popolari a zingari che hanno la villa, e questo lo so perchè nel mio quartiere ce ne sono parecchi, dovreste veere le macchine che hanno, e poi un poveraccio si butta dalla finestra perchè lo hanno sfrattato, l'altro si ammazza perchè ha perso il lavoro, i barboni muoiono per strada congelati, le medicine costano uno sfacelo (i tossici le hanno quasi tutte gratis) e i medici scippano ad un operaio 200 euro per una visita, e ti chiedono anche , molto candidamente, di pagargli le loro tasse: "dunque con la ricevuta fanno 250 euro, senza 200"
Era questo che intendevo con il post di prima, non parlavo tanto di comportamenti singoli, come aiutare il vecchietto, ma di atteggiamenti generali, della strana morale italiana, ipocrita per certi versi e chiusa quando c'è davvero da aiutare, o da fere qualcosa per evitare certi soprusi e certe schifezze da parte dei più "forti", vedi i medici, gli stipendi dei parlamentari, la gente che paga un terzo delle tasse che dovrebbe pagare (tanto glie le paga chi ha le trattenute sullo stipendio..), la speculazione sugli incendi boschivi, sulle medicine e alla distribuzione di valvole per il cuore rotte io non dico cosa farei a questa gente. E poi ci si arrovella per togliere o no il crocefisso dalle aule o se legalizzare o no le droghe leggere, si, perchè non ci sono abbastanza rincoglioniti in italia...per questi discorsi, mi danno spesso e volentieri della fascista
tanto per tornare alle etichette di destra e sinistra stupide che ti mettono, quando non si tratta ne di una ne dell'altra.
Ho discusso tanto su queste cose, ho perso la speranza che capiscano, solo l'altra sera una mia amica ha detto che se lei fosse ricca, si comporterebbe così.. "tanto..che me frega, sarà sempre così"

aaahhh andiamo bene

[Modificato da Momo- 14/08/2003 12.43]

Siamo uno strumento che gli permette di continuare a farla.
La libertà non è certo quella che taluni pseudo-paladini della stessa vogliono "vendere".
Come potremmo uscire da questo vortice di bugie, non è semplice il sistema codificato dagli uomini di potere è protetto dalle leggi e queste vanno rispettate. Il gioco è fatto, siamo bloccati, ma non nella nostra coscienza. Abbiamo lo strumento del voto, ma non vanno a casa i politici quelli restano. Possiamo fargli capire che abbiamo compreso il loro gioco, ma questa viene definito reazionarismo. Ci hanno inganato con i dogmi politici siamo rinchiusi in un supermercato di idee e da quello non si esce.
ma in questa sede accade qualcosa di straordinario, non si parla di politica nè di religione, ma di filantropia, del rapporta tra uomo e uomo e cresciamo. Crescendo versiamo tutto questo nel nostro mondo e forse domani, quando la vocazione della difesa delle idee tornerà nasceranno nuovi politici veri rappresentandi di un idea e non nuovi venditori di statuti dei queli a tutt'oggi siamo solo clienti.
La coscienza è sempre stata odiata dal potere, perchè libera l'uomo.