P H I L I A M A T H I A
La chimica disprezza il mio modo d' essere.
Persone, che dicono di amare la conoscenza,
si allontanano sempre più dalle vie del sapere.
E' un boccone amaro sentirsi insultato da un povero professore depresso.
Con le loro lezioni ho imparato che cosa fosse la noia e
mi sento ancora superiore al potere della cattedra.
Una domanda non attinente portava all' inferno delle bocciature e
intanto covavo mille perchè.
Il bel tempo non ritornerà,
come diceva il De Andrè,
ma io,
continuavo ad aspettare un minimo di comprensione.
Tra silenzi e campane passavan le mie giornate:
rimpiangerò quel tempo come un' occasione persa,
avrei potuto capire qualcosa,
ma me l' hanno impedito.
Strascichi di regine, in perenne movimento, hanno trascinato via i miei neuroni
e chi se ne frega di sapere cosa sia un elemento.
Devo salvare il mondo.
Non ho tempo da perdere, la ricreazione è già suonata.
Ho gli occhi stanchi
e le parole sembran diventare tanti soldatini in guerra.
Ho navigato su libri di sangue da sempre,
anche da piccolo,
alla fine, l' orco moriva sempre
e non hai mai avuto pietà per il lupo della fiaba.
Poi parlano di pace,
ma per favore,
dei tuoi gelidi racconti ne faccio volentieri a meno.
Tu vuoi condurmi su di un burrone
e ti illudi di amarmi.
Be, cara prof,
ci hai provato, ma
sei stata rimandata a Settembre.
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Se la morte dovrà essere la casa ove riposeremo in pace...sia benvenuta la lama che ci accompagnerà..