Il problema della datazione
Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche non esiste un
metodo efficace e diretto per datare la pietra: è possibile
conoscere a che età risale la roccia dalla quale un blocco di
pietra è stato ricavato, ma non è possibile sapere quando quel
blocco di pietra è stato lavorato.
A questo punto datare un monumento, solo osservando le pietre che
lo compongono è molto arduo, e di norma è effettuato prendendo in
considerazione altri elementi contestuali, come ad esempio manufatti
trovati all'interno, stile costruttivo, eventuali iscrizioni.
Nel caso delle piramidi, la maggior parte è databile con certezza
proprio in base a questi elementi contestuali, mentre esistono
infinite diatribe circa la datazione dei monumenti della piana
di Giza (piramide di Cheope, Chefren e Micerino e Sfinge).
Secondo l'egittologia ufficiale, questi monumenti sono stati
costruiti durante il regno dei faraoni dei quali portano il nome
(IV dinastia: 2625-2510 a.C.), eppure sappiamo che vi sono studi
che, attraverso prove indiziarie, fanno risalire la loro costruzione
fino a 10000 anni fa.
Per esempio, si osserva che l'erosione sulla superficie della Sfinge
è diversificata tra il corpo e la testa: il corpo sembrerebbe più
antico perchè porterebbe traccia di erosione da pioggia frequente,
e questo clima era presente in Egitto fino a 8000 anni fa!
Tuttavia altri studiosi dicono che quel tipo di erosione, su quel
tipo di pietra, può essere provocata anche dai venti, il che
smentirebbe la teoria delle piogge.
E' vero che molte piramidi successive si sono conservate molto
male, rispetto a quelle di Giza, tuttavia la cosa può anche essere
spiegata con maggiori mezzi disponibili durante il regno di quei
faraoni, che hanno consentito la realizzazione di un lavoro migliore.
Come vedi la questione è ben lungi dall'esser risolta.
Occorrerebbe il ritrovamento di un elemento incontrovertibile,
e finora nulla del genere è stato trovato, anche se le certezze
dell'egittologia ufficiale talvolta possono lasciar perplessi.
Il vero atteggiamento scientifico dovrebbe essere sempre aperto
a smentire qualunque teoria in base a nuovi risultati, e purtroppo
spesso certi atteggiamenti di gelosia accademica non consentono
la limpida valutazione dei fatti.
[Modificato da MAGUS ALTAIR 13/09/2003 9.19]