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gollum2003
00martedì 19 agosto 2003 19:11
ciao magus altair,
potrei chiederti cosa intendi quando parli del divino???
è dio????
.:avatar:.
00martedì 19 agosto 2003 19:20
Penso che utlizzi il termine Divino per definire Dio in modo che quest'idea non sia limitata ad una religione in particolare, ma si estenda a tutte e a tutti i modi di vederLo. In questo modo non si e' offensivi nei confronti di chi ha un credo diverso dal nostro e allo stesso tempo non abbiamo l'arroganza di credere di sapere cos'e' Dio.

Giusto per rimanere in tema: Gandhi una volta disse che fra tutte le persone che aveva incontrato nella sua vita, nessuna di loro aveva la stessa idea di Dio... parole saggie? [SM=g27822]
gollum2003
00martedì 19 agosto 2003 19:34
......
io ritengo che dio è uno solo e le varie religioni lo identificano con nomi diversi. anche se devo dire che essendo io un cristiano cattolico, quasi praticante, non credo molto in altre religioni, soprattutto quelle che ti portano al fanatismo.
per esempio non ho nulla contro il buddismo, mentre non sopporto per niente l'islam e tutte le sue religioni collegate.
.:avatar:.
00martedì 19 agosto 2003 20:07
Anch'io credo che Dio sia soltanto uno... ma allo stesso tempo ritengo che le sua manifestazioni siano molteplici. "le vie del Signore sono infinite" recita anche il credo cattolico e su questo mi trovo perfettamente d'accordo. Sempre per rimanere in ambito cristiano: pensa al concetto di Spirito Santo e di come esso possa rappresentare l'immanenza di Dio (o perlomeno della Sua Volonta') nella creazione... non trovi che essa sia la dimostrazione di questa molteplicita'? Come e' stato detto precedentemente: la cima della montagna e' Una, ma esistono tantissimi percorsi per raggiungerla. Se la via fosse una sola invece penso si potrebbe parlare di ingiustizia: cosa portrebbe mai sperare una persona che, a causa della regione e delle condizioni in cui e' nato, non puo' accedere a questo unico messaggio?

Il mio problema con le religioni e' invece quando si fanno portatrici dell'unica verita' e tagliano ogni via al dialogo.
Hai parlato di islam e di fanatismo e vorrei soffermarmi su cio' in due punti
1)non e' la religione ad essere estremista, la colpa e' delle cariche sacerdotali che sfruttano le masse e il Corano per ottenere i propri scopi socio-politici. C'e' mussulmano e mussulmano...
2)Parli di religioni che portano al fanatismo... ma anche la nostra e' stata portatrice di manifestazioni simili. Crociate, caccia alle streghe ed asceti sono tutte dimostrazioni di questo! Ogni religione puo' essere vissuta in maniera estremista (buddismo incluso, fidati) e secondo me il problema sta nelle persone piu' che nella dottrina stessa.

Werwolfe
00martedì 19 agosto 2003 21:30
Per m3e dio è Ain, qualcosa che non posso comprendere posso solo filosofeggiarci, ma mai riuscirlo a capire o conoscerlo.
.:avatar:.
00martedì 19 agosto 2003 22:56
Re:

Scritto da: Werwolfe 19/08/2003 21.30
Per m3e dio è Ain, qualcosa che non posso comprendere posso solo filosofeggiarci, ma mai riuscirlo a capire o conoscerlo.



Se la tua e', come sembra, una visione QBLista allora per risponderti cito anch'io una frase da te precedente utilizzata: Kether e' in Malkuth e Malkuth e' in Kether. Nella tradizione ebraica si parla di Shekhinah per indicare questa presenza... E quindi io credo: anche se mai riusciremo con questo corpo a vedere quanto e' profondo l'iceberg, perlomeno possiamo vederne la punta [SM=g27822]
arielbianca
00mercoledì 20 agosto 2003 07:36
Io credo nel Divino,so dentro di me che c'E',forse in alcuni momenti ho la vaga sensazione di percepire una parte di grandezza e Amore,ma sono attimi fuggevoli. Ma non e' con la ragione che riusco a descrivere quello che sento.

Magus rispondera' per se stesso.
Io uso la parola Divino piuttosto che Dio perche' non riesco a percepirlo come una Unita'...Divino mi sembra meno definito e lascia spazio ad una definizione per me piu' ampia.
Le parole non potranno mai circoscriverLo,ogni tentativo e' un tentativo di limitare cio' che e' Illimitato.
Credo anche che dentro ogni uomo vi sia una parte di Divino,cosa che ci rende uguali.Il mio impegno attuale e' quello di riuscire a percepire questa mia idea nel senso piu' grande dei termini...
E' questo il motivo per cui spero di uscire dal mio individualismo e avere pensieri di amore e accettazione indistinti per tutti,indipendentemente per cio' che si fa,ma solo per cio' che si e' in realta'.

Per Gollum: Avatar ha esposto il suo pensiero sulle religioni, ed io ti dico che lo condivido appieno.
Non seguo una religione nel senso di leggi scritte dagli uomini, seguo in realta' cio' che io sola sento.


Werwolfe bentornato [SM=g27838]

[Modificato da arielbianca 20/08/2003 7.37]

MAGUS ALTAIR
00mercoledì 20 agosto 2003 09:28
L'Eco del Divino
Proprio perchè non aderisco a nessuna religione istituzionalizzata,
e proprio perchè non credo che su un fatto come questo l'Uomo possa
arrivare a dare delle definizioni, ho scelto questo termine per
intendere il mio sentire riguardo la Divinità.
Senz'altro io credo in questa dimensione più Alta, in questa Origine,
e credo anche che la tendenza verso questa Origine sia proprio la
vera differenza tra Uomini e Bestie, almeno fino a prova contraria.
Da sempre infatti, ed in ogni cultura, è stata presente la "religiosità",
che poi è sfociata in più "religioni", ossia in attualizzazioni di
tale religiosità.
E sono le religioni ad essere "diverse" tra loro: se vi troviamo
qualcosa di comune è perchè nascono tutte dalla religiosità.
A me piace pensare alla religiosità come ad un'eco del Divino
dentro di noi.
Ecco dunque che il termine Divino mi sembra più comprensivo del
termine Dio, perchè attiene alla religiosità, non ad una religione.


Ovviamente poi esistono alcune religioni, cosiddette "rivelate",
che affermano di essere sorte non per un avvicinamento dell'Uomo
verso Dio, ma per una comunicazione diretta e voluta da Dio
all'Uomo.
Io ho il massimo rispetto per questo approccio: per me il Divino
può anche manifestarsi come Dio Personale (se non fosse così lo
limiterei, e abbiamo detto che l'Uomo non ha davvero gli strumenti
per definire il Divino!) e credo possibile che una o più persone
nella storia dell'Uomo siano state in un contatto "privilegiato"
con il Divino: ovviamente ciò che non accetto è il dogmatismo
che fa dire che una religione è giusta e le altre no, e soprattutto
il fanatismo, che dal dogmatismo può derivare, di chi addirittura
vorrebbe convertire tutti alla propria religione e magari sterminare
chi rifiuta di piegarsi!

Esistono alcune tradizioni che hanno ben chiaro il concetto di
un Divino al di là della comprensione umana, ma comunque in grado
di essere vicino all'Uomo.
Per esempio, l'Advaita Vedanta della tradizione Induista, secondo
il quale esiste il Divino che, come essenza è inconoscibile ed
indefinibile (Brahman Nirguna), al di là di ogni differenziazione,
e il Divino che si manifesta come creatore (Brahman Saguna, detto
anche Isvara) che sa anche parlare all'Uomo, anche attraverso i
cosiddetti "dei", che non realizzano davvero un politeismo, ma
solamente una manifestazione multipla del Principio Unico, che
si realizza in una "polilatria" (adorazione religiosa del Divino
in più "forme").
Un'altra tradizione è la Qabbalah, con la sua differenziazione tra
L'Ain-Soph e il Dio personale, che è una sua manifestazione:
molti autori affermano infatti che il Dio personale "è" le prime
tre sephirot, emanazioni appunto del Principio Unico inconoscibile.

[Modificato da MAGUS ALTAIR 20/08/2003 9.58]

Momo-
00mercoledì 20 agosto 2003 19:52
Ho un rapporto piuttosto complicato con la faccenda... la mia famiglia è sempre stata profondamente atea, o forse è meglio dire "menefreghista", verso la religione, non li ho mai sentiti parlare della cosa, ne me ne hanno mai parlato, io stessa a dire il vero non c'ho mai pensato, anche se può sembrare brutto.
Il fatto è che uno si forma all'interno della famiglia, e nella mia non ci sono mai stati "imput" verso la religione o verso una visione "spirituale" della vita..insomma, da questo lato sono abbastanza granitica, e mi rendo conto di questa mia mancanza, perchè non si può non sapere in eterno a cosa credere,
sempre se esiste qualcosa in cui credere, a parte noi è ovvio
La mia visione, seppur confusa, della cosa si avvicina a quella di Altair...forse è anche per questo che mi interesso di certi argomenti, cerco di tappare qualche buco...
gollum2003
00giovedì 21 agosto 2003 18:51
.........
ma che ignoranza!!!!!!!!! parlo del sottoscritto, quasi mi vergogno, ma devo essere sincero che voi usate delle parole e dei nomi che io in vita mia non ho mai sentito.
sarà perchè sono sempre stato abbastanza attaccato alla chiesa???...da piccolo ero anche il capo dei chirichetti della mia parrocchia, non me ne bergogno però.
cari partecipanti, penso che io per stare in mezzo a voi dovrò usare il mio linguaggio, purtroppo il troppo lavoro mi impedisce di aggiornarmi su quanto scrivete, mi piacerebbe molto però approfondire, ma dovrei farlo da solo per poi confrontarmi con voi.
accettatemi come sono.
ciao a tutti
.:avatar:.
00giovedì 21 agosto 2003 19:05
Re: .........

Scritto da: gollum2003 21/08/2003 18.51
ma che ignoranza!!!!!!!!! parlo del sottoscritto, quasi mi vergogno, ma devo essere sincero che voi usate delle parole e dei nomi che io in vita mia non ho mai sentito.
sarà perchè sono sempre stato abbastanza attaccato alla chiesa???...da piccolo ero anche il capo dei chirichetti della mia parrocchia, non me ne bergogno però.
cari partecipanti, penso che io per stare in mezzo a voi dovrò usare il mio linguaggio, purtroppo il troppo lavoro mi impedisce di aggiornarmi su quanto scrivete, mi piacerebbe molto però approfondire, ma dovrei farlo da solo per poi confrontarmi con voi.
accettatemi come sono.
ciao a tutti



Caro Gollum, il vero problema e' che qui dentro siamo tutti ignoranti. Ma noi ci rendiamo conto di non sapere e per questo cerchiamo di comprendere... ed e' questo quello che stai facendo tu. Sentiti ignorante quanto vuoi... purche' tu riconosca che tutti noi lo siamo ;)
E non preoccuparti se non conosci certi termini: non sono certo quelli a distinguere chi non conosce da chi conosce! Quel che conta e' L'ESSENZA dietro quelle parolone complicate, che puo' benissimo venire espressa in termini molto piu' semplici. Conoscere quel linguaggio complicato non implica di sapere e per sapere non e' detto che per forza bisogna conoscere questo linguaggio e la storia che c'e' dietro. Ma se hai dei dubbi o vuoi maggiori spiegazioni di alcuni termini/dottrine non devi che chiedere: sono sicuro che tutti qui siano volenterosi di fornirti risposte.
Un ultima cosa: ovviamente ti accettiamo per quel che sei, proprio perche' ognuno di noi accetta gli altri per quello che sono. Pensa che brutto un mondo dove non fosse altrimenti [SM=g27822]
arielbianca
00giovedì 21 agosto 2003 19:17
Gollum siamo sulla stessa barca [SM=g27811] Non c'e' di che vergognarsi.

Ci sono alcuni partecipanti molto eruditi,e' vero.
Eppure vedrai con il tempo che di questo non ti faranno sentire a disagio ,e te lo dico per esperienza diretta. Semmai,se viene chiesto,possono spiegare quello che sembra meno comprensibile.

Al di la dei termini,l'importante e' capirsi,vero?

Orribile il mondo in cui non si viene accettati per cio' che si e' vero Avatar? Meno male che non esiste...[SM=g27825] [SM=g27813]
MAGUS ALTAIR
00venerdì 22 agosto 2003 11:11
Caro Gollum
Mi pare che tu sia già stato efficacemente rassicurato, quindi
stai pure tranquillo che qui siamo davvero tutti nella stessa barca.
L'evoluzione interiore non si misura certo a livello nozionistico,
inoltre, direi, non si misura affatto, soprattutto da persone
normali come noi!

Non ti devi certo vergognare se possiedi un linguaggio "cattolico",
e anzi ti incoraggio ad usarlo.
Per quello che riguarda me, forse l'ho già detto non ricordo, ho
vissuto all'ombra della parrocchia per molti anni, sono battezzato,
comunicato, e cresimato, ho fatto il chierichetto e sono pure stato
per due anni rappresentante vicariale della pastorale giovanile della
mia diocesi!

E poi che cosa è successo?
E' successo che ho iniziato a "guardarmi in giro", ad approfondire
anche altre tradizioni, ma non pensando che una fosse meglio dell'
altra, ma per pura curiosità intellettuale, mista senz'altro anche
ad una buona dose di insoddisfazione per il tipo di vita spirituale
che mi si proponeva in seno alla Chiesa.
Ma questo è stato un problema mio, ho compreso che quella non era
la mia strada, ma non dico certo che è una strada sbagliata!

Quindi, se vorrai intavolare anche delle discussioni "ecclesiastiche",
sarò ben lieto di seguirti, nei limiti delle mie possibilità!
Gnomos
00venerdì 22 agosto 2003 11:38
...

Io pure sono cresciuto fino ai 12 anni in seno alla santa madre chiesa. [SM=g27827]
E proprio come Magus e tanti altri ho sentito poi il bisogno di cercare qualcosa di più vicino alla mia essenza, è stato un cammino lungo e pieno di cambiamenti di direzione, forse perchè era proprio la mia essenza che allora non conoscevo bene...
Gollum non ti preoccupare del linguaggio ne della conoscenza, è il nostro sentire che ci lega qui ed è quello il linguaggio più forte e la conoscenza più alta.


Werwolfe
00sabato 23 agosto 2003 01:37
Avatar:Se la tua e', come sembra, una visione QBLista allora per risponderti cito anch'io una frase da te precedente utilizzata: Kether e' in Malkuth e Malkuth e' in Kether. Nella tradizione ebraica si parla di Shekhinah per indicare questa presenza... E quindi io credo: anche se mai riusciremo con questo corpo a vedere quanto e' profondo l'iceberg, perlomeno possiamo vederne la punta

Werwolfe: Kether è qualcosa di non manifesto ma che esiste... Dio è in Ain, qualcosa che esiste ma è incomprensibile. Kether e in malkuth significa che il macro e nel micro e tutto il contrario, come ho detto precedentemente sono due specchi che si riflettono uno enorme e l'altro piccolo. Dio per me invece è pura energia, Ain. Da sognatore ti dico che per me Ain è un energia dormiente che neanche pensa. [SM=g27834]

[Modificato da Werwolfe 23/08/2003 1.39]

.:avatar:.
00sabato 23 agosto 2003 12:50
A prescindere dal fatto che non e' mia intenzione giudicare la tua visione del Divino (tra l'altro piuttosto curiosa), ti dico che, da studioso di QBL quale sembri essere, dovresti aver affrontato piu' volte negli autori il discorso che ho accennato. E non mi riferisco alle concezioni di macrocosmo e di microcosmo, bensi' all'Immanenza stessa di Dio nel creato, con addirittura alcuni risvolti di tipo panteistici. Era questo di cui parlavo, cio' che ho chiamato Punta dell'Iceberg
MAGUS ALTAIR
00lunedì 25 agosto 2003 15:57
Per Gollum
Tu invece sei cristiano, hai detto, dunque concepisci il Divino
con il concetto di Santissima Trinità?
Ci vuoi parlare della tua comprensione di questo?
gollum2003
00mercoledì 27 agosto 2003 19:04
.......
magus scusami non avevo notato la tua domanda, ora non ho tempo per scriverti ma lo farò al più presto.
un saluto alla tua bimba, cresce bene????
magus ma io e te qui siamo gli unici ad essere genitori????
gollum2003
00mercoledì 27 agosto 2003 19:20
........
premetto che io lo potrei spiegare con parole molto elementari, non sono abituato a parlare di queste cose, di solito sono abituato a intrattenere discorsi di tutt'altro tipo, finanza soprattutto (investimenti, prestiti, ecc.), colgo l'occasione per rendermi utile se qualcuno avesse bisogna di qualsiasi tipo di informazioni, non fatevi alcun problema.
dunque per quanto riguarda la santissima trinità, dio, gesù cristo e spirito santo il tutto sia una cosa unica, ma penso di non scoprire l'acqua calda, il concetto è molto difficile secondo il mio punto di vista anche per me, penso, se non sbaglio, che sia uno dei misteri della religione cristiana. penso anche che potrebbe essere anche una montatura in quanto per la religione cristiana dio è una figura astratta, dio è tutto quello che ci circonda, per la chiesa non è possibile pensare che dio potesse avere un figlio nel vero senso della parola. per le altre religioni, soprattutto quella ebrea, gesù è stato un grande profeta, ma non il messia, non il figlio di dio.
è tardi devo andare.....cercherò di continuare il discorso
MAGUS ALTAIR
00giovedì 28 agosto 2003 22:02
Innanzitutto non avere alcun timore di esprimere le tue idee qui,
perchè come vedi siamo un gruppo di persone molto diverse tra loro
che condividono però l'interesse per l'approfondimento di certi temi
che riteniamo non solo di interesse teorico, ma importanti perchè
possono diventare dei veri percorsi di vita.
E poichè ognuno di noi è diverso dall'altro, è normale che vi siano
linguaggi differenti, quindi non c'è davvero nessun problema!

La questione teologica della Trinità è molto complessa, e se
proprio interessasse ne potremmo anche parlare, tuttavia la mia
domanda voleva essere molto più "personale", ossia volevo chiederti
come sentivi tu il Divino, e se per te aveva un senso pratico
parlare di Trinità.
Hai ragione quando dici che è un mistero della fede cristiana:
in effetti la teologia dice che, senza la Rivelazione (cioè il
messaggio di Gesù) l'Uomo non sarebbe mai arrivato da solo a
concepire che la Divinità è composta di tre persone, dunque non
è certo un concetto approfondibile più di tanto dall'intelletto!

E tale mistero è così difficile da compenetrare, che le altre
religioni spesso considerano a torto il cristianesimo come un
politeismo, non accettando che una visione unitaria assoluta
dell'essenza divina!

Continua pure il tuo intervento quando vuoi: qui, come dico sempre,
il negozio è aperto 24 su 24 ! [SM=g27822]

[Modificato da MAGUS ALTAIR 28/08/2003 22.04]

hiram-abif
00mercoledì 3 settembre 2003 22:30
Tra i padri ci sono anch'io.
Caro Gallum e temo di essere anche il più anziano (se così vogliamo dire).
Io da piccolo ero invece un buon Ebreo ( ho avuto anche un diplomino in quarta elementare).
Ma, anche se ancora sono legato alle mie radici, non sono più un "professante". L'ebraicità Livornese, non mi completava, ed in quanto Religione, come per la politica mi sono allontanato, dopo essermi sentito fuori posto. I rimorsi della cosienza dogmatica, non hanno avuto su di me nessun effetto.
Oggi sono solo un uomo "libero e di buoni costumi", inteso come uno che fa del suo meglio per "capirci qualcosa" in libertà, e non voglio assolutamente nuocere a nessuno.
Anch'io uso il termine Divino, per gli stessi motivi di Magus.
Qui, dunque, le tue idee sono linfa vitale come quelle di chiunque altro. Talvolta in altre sedi si sono visti atteggiamenti di assolutismo, ma hanno solo trovato in seguito grandi silenzi...
Sii franco, onesto e sincero e nessuno sarà distante da te, neanche un pò.
gollum2003
00sabato 6 settembre 2003 13:02
SCUSATE IL RITARDO
prima di tutto vorrei dirvi, non l'ho mai fatto qui, tra voi, che ho 43 anni e un figlio di 16 e sono sposato da 22 anni circa, hem vedete mi sto sciogliendo un pochino.
magus la tua non è una domanda facile, il DIVINO cosa rappresenta per me, cosa è?
devo dire la verità che in questo ultimo periodo stò ragionando in un modo che mai avevo fatto nella mia vita,questo mio nuovo modo di cercare di capire non è collegato a nulla, è forse una ricerca di qualcosa che ne sentivo la mancanza, forse anche gli ultimi avvenimenti che mi sono accaduti, nulla di brutto,però forse ognuno di noi a un certo punto nella sua vita si ferma e inizia a riflettere.
il divino lo indentifico in una entità suprema, indescrivibile, irragiungibile ma nello stesso tempo avvicinabile.
tocca a ognuno di noi scoprire la maniera giusta per avvicinarsi al divino/dio, io sto cercando di farlo tentando di migliorare me stesso, cercando di capire chi mi circonda, cercando di rendermi utile in qualcosa senza avere un obbiettivo da raggiungere, cercando di crescere spiritualmente.
non credo in un divino/dio che decide di fare in un modo o nell'altro, credo in un divino/dio che ha indicato a noi la strada giusta da seguire dandoci nello stesso tempo la possibilità di migliorarci, come dicevo sopra, sta a noi cercare di cogliere questa possibilità che ci è stata data.
faccio un esempio, tutti sappiamo che noi utilizziamo la nostra intelligenza solo per una piccola percentuale, io penso che questo fatto sia una cosa voluta dal divino/dio, sta a noi cercare di svilupparla, di crescere, di capire, è come un bambino che inizia la scuola, non sa nulla, poi strada facendo, con impegno e fatica impara, apprende, inizia a ragionare, fin quando con le proprie possibilità non sarà indipendente e potrà applicarsi in studi più approfonditi.
ecco il divino/dio ci ha dato questa possibilità e non tutti sanno coglierla, il male che c'è in questo mondo è perchè certe persone non sentono questa necessità di crescere, di apprendere, di rendersi utili.
ops è ora di pranzo, devo scappare, alla prossima ciao a tutti
.:avatar:.
00sabato 6 settembre 2003 14:36
Vedi che la tua posizione non e' poi cosi' lontana da quella degli altri qui, mio caro Gollum? E' solo una questione di come ci si esprime e di che termini si usano per descrivere la propria visione [SM=g27822]

Benedizioni
Momo-
00sabato 6 settembre 2003 23:51
ho letto...
su un altro forum, di una persona che ha "paura" di Dio, inteso sopratutto come il Dio della chiesa, ma anche in modo più generico come "entità"...
Devo ammettere che anche io ho sempre avuto questa "paura", non si tratta del "timore di Dio" , quanto proprio di un'infantile (ma non so nemmeno quanto) angoscia all'idea di essere osservati e giudicati, questa persona l'ha definita come una spada di damocle sulla testa, e, sarà una definzione cruda e semplice, ma è effettivamente quella che meglio descrive l'idea di Dio che a volte mi manda un po' in paranoia...possibile che questa idea crei del "fastidio" solo a me?

Gollum hai solo 43 anni???????[SM=g27831] mamma mia da come parlavi immaginavo almeno una sessantina! sei nel fiore degli anni![SM=g27828]

[Modificato da Momo- 07/09/2003 0.02]

arielbianca
00domenica 7 settembre 2003 07:18
Cara Momo forse la tua sensazione di essere osservata ti preoccupa perche' siamo tutti abituati a credere che chi ci osservi lo faccia per scopi personali.Per giudicarci sopratutto.
Se tu riuscissi a pensare che chi riesce a vedere come agisci ma sopratutto chi sei non ha altro motivo che amarti senza volere niente per se...cosa dici,sarebbe meno preoccupante?

Io non credo che il Divino sia un essere senziente che ci osservi come davanti ad un monitor e pensi alle nostre scelte, ai nostri atteggiamenti.
Non credo nemmeno che possa vegliare su di noi in senso protettivo.In un momento di pericolo non mi aiuterebbe con un intervento che non provenga da me stessa o da chi ho vicino.
Ma credo che in qualche modo ci ami e desideri riaverci accanto, come parte di Se che sono state staccate,per le quali soffre.
Un po' come un genitore che lascia piena autonomia al figlio,anche a costo di vederlo sbagliare e soffrire con la speranza della sua crescita consapevole ed infine il ritorno alla famigia e agli affetti.

Per Gollum,come ha osservato Avatar,credo anche io che la tua percezione del Divino non si discosti molto da quella degli altri.
Sinceramente...se chiedessimo a chiunque di darci la sua definizione e questa persona fosse in grado di non ripetere una frasettina imparata a memoria ma riflettesse un poco,bhe credete sarebbe molto diverso?

[Modificato da arielbianca 07/09/2003 7.22]

gollum2003
00domenica 7 settembre 2003 13:06
........
...hahaha momo pensavi che fossi un sessantenne?????....mamma mia devo cambiare modo di scrivere altrimenti sto fresco.
comunque ne ho 43 ma dentro mi sento una vitalità da ventenne, soprattutto negli ultimi due anni, la persona che mi è stata vicina e che mi è vicino mi ha fatto capire tante cose. sono un tipo molto allegro, sportivo e con tanta voglia di divertirmi, la vita va vissuta, non bisogna mai perdere nessun tram, anzi il tram, quello giusto, passa una sola volta nella vita e bisogna saperlo riconoscere e coglierlo subito, io l'ho fatto e non me ne pento. anche se fosse per un viaggio molto breve bisogna salire su questo tram. meglio un giorno da leoni che cento da pecora.
per quanto scrivi che ti senti osservata giudicata ritengo che tutti noi tutti i giorni siamo osservati e giudicati, pensa al datore di lavoro, pensa agli amici, pensa ai propri famigliari, l'importante comunque è essere a posto con la propria coscienza, il sapere di avere fatto il possibile, il sapere di aver cercato di fare il meglio, purtroppo tante volte ci si accorge che non abbiamo dato il meglio di noi stessi, eppure è così facile far uscire quello che di buono abbiamo dentro.
per ariel, hai ragione, nonostante le mie credenze mi avvicino molto a voi, il mio parroco dice "non è importante credere in una religione o in un'altra, l'importante è essere delle brave persone" io preferisco un non credente ma che si comporta in modo pulito, corretto, onesto, che aiuta il prossimo, piuttosto che un credente (solo di parola ma non di fatto)che commette il contrario di quanto scritto sopra.
Momo-
00domenica 7 settembre 2003 13:10
---non è importante credere in una religione o in un'altra, l'importante è essere delle brave persone"---

che bravo parroco! :)
arielbianca
00lunedì 8 settembre 2003 07:51
Ho pensato la medesima cosa leggendo Momo [SM=g27822]

Per Gollum,
dici che non apprezzi chi non sia onesto,pulito e corretto.
Chi e' cosi' lo fa per interesse personale di solito.

Mi sono chiesta molte volte se io sia cosi',se non abbia saputo rinunciare al mio desiderio egoista in favore di azioni giuste,di impegni presi,di ideali in cui credevo e credo.
Mi sono accorta che troppo spesso ho agito male(nel senso cui ci riferiamo qui sopra) ed ho trovato giustificazioni per le scelte che avevo intrapreso.
In certi periodi sono stata molto "brava" a fingere che il Bene ed il Male fossiro cosi' indistinti...
hiram-abif
00lunedì 8 settembre 2003 17:18
se noi comprendessimo.
Il bene come il male, con altrettanta chiarezza, li vedremmo per quello che sono in oggetto, ma come detto altre volte, noi soggetti dobbiamo divenire oggetti a nostra volta per non "errare", o meglio, per essere il bene, per non fare il male.
A me basterebbe comprendere il loro confine e non cadere nell'abissso del rimorso ( che inevitabilmente arriva a dare il senso del fatto).
" Tra la fine della terra e l'inizio del cielo
c'è uno spazio sottile
come le ali di una farfalla..
lì è il segreto
dell'universo.."

Credo che l'inizio della comprensione del bene stia proprio nella consapevolezza dei confini delle cose.
gollum2003
00lunedì 8 settembre 2003 19:41
........
si effettivamente critico molto quelli che predicano e razzolano male, sicuramente, facendo un esame di coscienza ci sono dentro anche io in questa frangia di persone.
devo andare scusate ma riprenderò questo discorso.
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