dharma

non l'ho fatto apposta.
cioè non ho aperto l'argomento dharma per via dell'argomento karma...
è sucesso invece che...
la scorsa notte sognai che stavo seduta su una panca, davanti ad un tavolo, con una penna in mano e un quaderno aperto dinnanzi.
sul quaderno stava una mezza pagina di appunti...

arrivava un mio amico...ehm, amico-nemico, tutto preoccupato, dicendo che non avremmo fatto in tempo a prepararci...

io invece ero tranquilla e gli rsipondevo che avrei avuto il tempo di farmi trovare pronta.

sul quaderno vi era scritto DHARMA.

prima di stasera non ero mai andata a vedere quale fosse il significato del termine.

scopo della vita?
e che altro...

Cito la definizione che di DHARMA fornisce il Glossario Sanscrito
di Asram Vidya:

"Questa parola, nel suo significato più generale, designa un modo di
essere, vale a dire, la natura essenziale di un essere, ovvero il
modo di essere inerente alla natura essenziale dell'essere. Quindi
in conformità al Principio unitario-tonale e conseguentemente alla
Legge di Armonia che esso impone e che da esso emana. Dharma corrisponde
perciò all'Equilibrio Universale, equilibrio-armonia, quindi dovere-giustizia.
Il Dharma Universale comprende quello individuale, e questo è parte
integrante di quello.
Così l'aspetto di Armonia del Dharma (aspetto vissuto attivamente da colui
che percorre un qualsiasi sentiero realizzativo) può svelare quell'
Equilibrio stabile e imperturbabile nel quale si compensano e si
risolvono tutti gli apparenti squilibri locali, ovvero l'Ordine nel
quale si ricompone la totalità degli apparenti e parziali disordini.
Nel senso metafisico il Dharma rappresenta ciò attraverso cui si
manifesta l'Armonia quale espressione dell'Unità dell'Essere.
Nell'ordine individuale il Dharma è in stretta relazione con
l'attività prodotta dall'essere e con quella che esso, conformemente
al Principio, saprà e potrà produrre (karma-dharma) al fine della
Liberazione."

cioò, quel popco, che hofatto intempo a leggre, parlava pittosto di un acmmino, della ricerca di uno scopao,dando un aforte impronta 'rinunciatoria..
ovvero aparlave di retta vai, nella ricerca dell scopo.

nelle tue parole ,maguso, leggo invecce spernanza di un equlibrio,
e tutto il mio discorso torna...grazie, comunque mi informerò ancora..

Si certo, tutto tende all'Equilibrio, checchè ne dica qualcuno,
solo che ci sono molte resistenze... dobbiamo conoscerle per rimuoverle.
Non è facile, non è impossibile, ma fa parte della Natura delle cose,
secondo me.

per gli errori di battitura...per me quella era un'ora davvero inverosimile per stare sveglia...

Bisogna sempre ricordare che la concezione di Dharma si situa nella
tradizione Induista, dove lo sfondo è decisamente "monistico", anche
se apparentemente politeistico.
Monistico significa che Tutto emana da Uno ed è Uno, pur apparendo
e, in un certo modo, anche divenendo, differenziato.
Tutto significa uomini, dei, animali, vegetali, oggetti inanimati ecc.
A questo punto è chiaro il perchè questa tradizione ci dice che la
Verità è dentro l'Uomo, perchè microcosmo e macrocosmo coincidono,
e perchè il Dharma è la "retta via" a livello umano e a livello universale.
Buddha, che era Indù, disse che questa "retta via" non consisteva
nel seguire un'etica composta da una lista di "doveri" e di "divieti",
ma soprattutto nel rimuovere ciò che dentro di noi ci ostacola nel
seguire tale via, perchè chi "vede chiaro" segue il Bene senza che
nessuno glielo indichi.
In altre parole, l'equilibrio si raggiunge spontaneamente, se si
rimuovono i pesi in eccesso su uno dei piatti della bilancia.

Proprio perchè ciascuno inizia con una situazione interiore diversa
da quella di chiunque altro, sarebbe superficiale ritenere che esista
un'etica universale descrivibile con dogmi adatti a tutti (ecco
in che cosa consiste il fatto che, come dicevo altrove, non siamo
e non possiamo essere tutti uguali), ma occorre che il Maestro
indichi la strada che ogni discepolo percorrerà per scoprire
davvero se stesso.
Questo lo disse Buddha, ma lo disse anche Platone, e lo disse,
in tempi più moderni, anche Gurdjieff.

Secondo la mia comprensione poi, questo Ordine-Equilibrio universale
rappresentato dal concetto di Dharma, è la rappresentazione di un
ineffabile mistero metafisico, che in altro tempo e in altro luogo
venne rappresentato col nome di Sephirot...

E' la tua via... all'interno della quale ne osservi il trascorso, la sosta e la strada che si apre davanti a te...
Una specie di canale individuato dalla coscenza all'interno del quale muovi e tuoi passi.

che bello, quello che hai scritto del dharma secondo gli induisti...

uh, mi sa che sono un pò induista anche io...
decisamente...
oltretutto combacia con la mia visione di un unica energia che si manifsta in varie forme...

grazie magus...

sono stanca perchè ci sono troppi pesi da una parte della bilancia.

e grazie hiram-abif...

[Modificato da jezabel 15/12/2003 19.59]

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Scritto da: jezabel 15/12/2003 19.58
oltretutto combacia con la mia visione di un unica energia che si manifsta in varie forme...

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In effetti il Dharma può essere concepito come una specie di scatola
che ne contiene dentro un'altra più piccola e così via, come le
matrioske, perchè ogni "sistema organizzato" ha il suo dharma, e questo
vale per l'Universo come per la cellula del nostro corpo, compresi
tutti i livelli intermedi.
Hai detto "energia che si manifesta in varie forme": addirittura
per il dharma oserei utilizzare la parola "forma" in senso quasi aristotelico,
intendendo però il concetto in modo dinamico: la "forma" come la
"retta via" intrinseca e propria di ogni cosa.

stasera magus è più brillante che mai...

Attenta con i complimenti Jez...cosi' il suo Ego cresce e la salita verso la sua meta diventa piu' ardua!

Come se già non lo fosse...

sarà stao il paragone con le matrioske...
me ne regalò una mia nonna che avevo 7 anni...
tutto torna...