00 14/02/2005 09:10
Vi è mai capitato di accorgervi un giorno di non avere più niente da imparare da colui che consideravate un maestro?

Io parto dal fatto che tutti hanno qualcosa da insegnarmi, anche un neonato [SM=g27822]
Però mi sta capitando ultimamente di provare ogni tanto questa sensazione e un po' mi dispiace, mi sembra di avvertire quasi un distacco.

Mi accorgo di non prendere più tutti gli insegnamenti come legge indiscutibile, ma di rielaborare questi suggerimenti a modo mio (forse ho solo tolto il cellophane dal mio cervello [SM=g27834] ).

Aggiungo un detto zen :

LE AUTORITA'

"Se volete scoprire la verità, quando incontrate sulla vostra strada il Buddha, uccidete il Buddha."

(Lin-chi)

Commento: Questo pensiero riguarda tutti i maestri e tutte le autorità. Se fino a un certo punto possono essere utili per indicarci la Via, da quel punto in poi rappresentano un ostacolo. E dobbiamo farne a meno. La méta è costituita proprio dalla liberazione, e non può essere raggiunta finché restiamo attaccati a qualche guida. Anche i "liberatori", alla fine, devono essere messi da parte. Altrimenti, come dice lo Zen, saremo soltanto "una misera impronta di una misera impronta". Pur nel rispetto delle grandi guide spirituali, dobbiamo "ucciderle" psicologicamente dentro di noi se vogliamo crescere. Non c'è altra via per maturare. Esaminiamo interiormente quale sia l'influsso attuale dei genitori, di educatori, di maestri e di guide varie, e domandiamoci se siamo in grado di procedere senza di loro, con le nostre gambe. Avremo così una valutazione del nostro grado di emancipazione. Non saremo mai noi stessi finché dipenderemo dagli altri per le nostre scelte fondamentali.