Credo che la totale mancanza di amore non possa che chiamarsi odio,
l'indifferenza essendo solo una specie di tenue amore che non ci fa
considerare l'oggetto, ma neppure ci fa agire direttamente contro di lui.
In effetti sia nel caso dell'amore che dell'odio, ci si occupa dell'oggetto
amato o odiato, in modo completo e diretto: si compiono azioni a
favore o contro l'oggetto, ma non si riesce ad essere indifferenti ad esso, non vi pare?
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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.