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La Qabbalah

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2004 11:17
05/08/2003 08:17
 
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In un altro forum, come sapete, avevamo intessuto un'interessante
discussione su questa tradizione.
Vogliamo continuare?
05/08/2003 10:22
 
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Con piacere... Seppur la mia preparazione nel campo non sia completa , penso di poter iniziare a dire la mia.
E' incredibile la quantita' di correnti e di autori presenti nella qbl stessa e di come si siano potuti conservare piu' di mille anni di questi studi. Purtroppo sono ancora ad un livello di approfondimento generale (e ce n'e' ancora per molto!) ed il fatto di non conoscere la lingua ebraica mi permette solo uno studio parziale dei testi cabalistici. V'erano alcuni punti che volevo approfondire con voi ed altri in cui avrei bisogno di una mano per capirli, ma vorrei iniziare con una piccola provocazione: e se la qbl non fosse nient'altro che lo studio di vari correnti di pensiero presenti nelle varie epoche (il neoplatonismo, la dottrina dei sufi...) fatte passare attraverso "il setaccio della Torah" in modo da renderne i contenuti accettabili ad uno studioso di matrice ebraica?
(e' solo una provocazione, non e' mia intenzione offendere li studi o la dottrina altrui)

PS: mi hai ricordato che devo andare a comprare un libro di mistica ebraica... grazie [SM=g27835]
05/08/2003 13:46
 
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Vogliamo speculare un pò sul Da'at?
Il Da'at e la Shekinah, sono due aspetti della conoscenza,esterni all'abero sephirotico (anche se Da'at vi si trova all'interno ma per "congiunzione") al di là del loro aspetto esoterico (che se voglimo ossiamo ri-affrontare) sapreste individuarne la collocazione intellettuale?
05/08/2003 13:53
 
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...

In uno scambio di messaggi con Magus, gli dissi che Daath, secondo la mia comprensione rappresenta la percezione/conoscenza del limite tra il finito è l'infinito, tra l'idividuo e la totalità, per farla breve quello che Crowley chiama l'Abisso.
Che ne dite?



05/08/2003 14:07
 
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Per Avatar
Io credo che la Qabbalah, come le altre tradizioni che hai citato,
sia la contestualizzazione culturale di simboli comuni alle varie
culture, che in queste hanno trovato un'espressione particolare.
Tu chiamali, se vuoi, archetipi. [SM=g27822]
05/08/2003 16:20
 
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Da'at
Ecco la mia speculazione personale su Da'at. Io non ritengo che da'at sia una sefirah (e non solo per il fatto che il sepher yetzirah dice che esistono10 sefiroth, ne + ne -) ma piuttosto la parte esterna di Keter, un suo riflesso. Per l'esattezza ritengo che la soluzione sia nel suo nome stesso (conoscenza): da'at è ciò che noi possiamo conoscere di keter nella nostra limitatezza. Scrivetemi la vostra definizione di keter e io vi risponderò dicendo che avete appena descritto da'at, poichè keter stesso è molto di più di quanto possiamo esprimere, o anche solo comporendere.
In poche parole l'oggettivazione della prima sefirah, ciò che ci permette di parlare e speculare di essa.
Poi ho letto che nasce dall'esigenza do creare un'altro gruppo di tre sephirot, della quale avrebbe dovuto essere l'elemeno di sintesi fra Chokmah e Binah, ma non so bene come collegare ciò al discorso... come nemmeno saprei dire come interagiamo con da'at nel percorso di risalita fra le Sephiroth.

X Altair

Beh, diciamo allora che v'e' una certa compenetrazione [SM=g27822]
06/08/2003 07:50
 
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L'esigenza di costituire un gruppo di Tre, nasce dalla
necessità di Equilibrio, altrimenti le Due rimarrebbero in
tensione, senza soluzione.
Credo che questo sia anche molto significativo per quanto
riguarda il percorso interiore, che mai deve allontanarsi
dall'equilibrio.


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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
09/08/2003 04:01
 
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il daath
Questa sephirah si trova secondo alcuni autori in una dimensione diversa dal resto dell'albero, perchè è qella che ha subito maggiori danni dalla caduta dell'eden. Le acqua del daath furono tutte inquinate dal drago e hivh, per non permettere che anche i tre superni venissero invase dalle teste del drago, creò l'abisso. Daath ha una doppia natura, è la conoscenza e la falsa conoscenza. Chi arriva al daath può arrivare alla conoscenze e proseguire oltre, oppure perdersi nell'illusione o meglio la falsa conoscenza, allora in questo caso daath si trova sotto malkuth ed è la porta per i sephiroth avversi. La sua collocazione tradizionale è a cavallo dell'abisso, ma per i motivi indicati potrebbe trovarsi sotto malkuth. Una cosa fondamentale da non dimenticare è che nel daath c'è il segreto sia della generazione che della rigenerazione. [SM=g27836]


---


Sono come il vento, se provi ad afferrarmi ti ritroverai tra le mani il nulla.... o ti perderai nelle nebbie oscure della mia follia

09/08/2003 04:07
 
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Ecco la mia speculazione personale su Da'at. Io non ritengo che da'at sia una sefirah (e non solo per il fatto che il sepher yetzirah dice che esistono10 sefiroth, ne + ne -) ma piuttosto la parte esterna di Keter, un suo riflesso. Per l'esattezza ritengo che la soluzione sia nel suo nome stesso (conoscenza): da'at è ciò che noi possiamo conoscere di keter nella nostra limitatezza. Scrivetemi la vostra definizione di keter e io vi risponderò dicendo che avete appena descritto da'at, poichè keter stesso è molto di più di quanto possiamo esprimere, o anche solo comporendere.
In poche parole l'oggettivazione della prima sefirah, ciò che ci permette di parlare e speculare di essa.
Poi ho letto che nasce dall'esigenza do creare un'altro gruppo di tre sephirot, della quale avrebbe dovuto essere l'elemeno di sintesi fra Chokmah e Binah, ma non so bene come collegare ciò al discorso... come nemmeno saprei dire come interagiamo con da'at nel percorso di risalita fra le Sephiroth.

X Altair

Beh, diciamo allora che v'e' una certa compenetrazione



Scusami se posso, ma kether è il riflesso di tutte le sephiroth mica solo di daath
Kether è come una vasca d'acqua (mathers)che staripa in un altra vasca e così via, ogni vasca avrà cmq il riflesso e le caratteristiche di quella precedente. Kether è il non manifesto, qualcosa che la nostra ragione non può arrivare, daath è la conoscenza e falsa conoscenza. Kether è malkuth dei tre veli di esistenza, e insieme agli altri due superni si può solo filosofeggiare perchè essendo non manifesti, non possiamo comprenderli, stesso discorso vale per i tre veli di esistenza negativa
Dolce notte a tutti


---


Sono come il vento, se provi ad afferrarmi ti ritroverai tra le mani il nulla.... o ti perderai nelle nebbie oscure della mia follia

09/08/2003 07:13
 
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Benvenuto nel nostro forum Werwolf! [SM=g27824]


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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
09/08/2003 07:19
 
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Werwolfe sono contenta di vederti qui.[SM=g27838]

Ti abbraccio forte


---

"Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

Ariel


10/08/2003 07:28
 
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Teoria e pratica
Viste qui le varie comprensioni di Da'ath, secondo voi tali
definizioni rimangono mera speculazione, oppure Da'ath rappresenta
anche una strada da percorrere nella pratica?


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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
11/08/2003 15:07
 
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Grazie per il benvenuto ^^ un saluto a tutti.

Il daath come tutto il glifo è un percorso pratico.

Nella pratica il daath rappresenta un punto fondamentale quello che ti fa salire a tre superni, alla vera conoscenza o falsa conoscenza dipende dall'individuo. Il daath come tutte le sephiroth è un gradino dell'anima e un pezzo della manifestazione.


---


Sono come il vento, se provi ad afferrarmi ti ritroverai tra le mani il nulla.... o ti perderai nelle nebbie oscure della mia follia

12/08/2003 02:41
 
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un aspetto molto eloquente...
trovo nella frase di Werwolfer (che saluto per la prima volta):" Parlatemi di Keter, ed io vi dirò che avete cercato di manifestare Da'at" (salvo le esatte parole). Un concetto, molto chiaro e profondo, e cioè: "meditate sull'imponderabile e vi avvicinerete all'emanazione, il percorso e l'impegno per trovare le risposte può essere la via per avere Da'at", quindi la conoscenza unificatrice.
Consiglio di meditare molto sule parole di Werwolfer...


---

Un T:.F:.A:. Hiram
14/08/2003 08:53
 
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Re: un aspetto molto eloquente...

Scritto da: hiram-abif 12/08/2003 2.41
trovo nella frase di Werwolfer (che saluto per la prima volta):" Parlatemi di Keter, ed io vi dirò che avete cercato di manifestare Da'at" (salvo le esatte parole). Un concetto, molto chiaro e profondo, e cioè: "meditate sull'imponderabile e vi avvicinerete all'emanazione, il percorso e l'impegno per trovare le risposte può essere la via per avere Da'at", quindi la conoscenza unificatrice.
Consiglio di meditare molto sule parole di Werwolfer...




Senza offesa Hiram, ma quelle parole sono mie! Rileggi con piu' attenzione e ti accorgerai che ha semplicemente quotato il mio post.


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In Veritate Libertas
14/08/2003 10:43
 
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X Werewolfe

Scritto da: Werwolfe 09/08/2003 4.07
Scusami se posso, ma kether è il riflesso di tutte le sephiroth mica solo di daath
Kether è come una vasca d'acqua (mathers)che staripa in un altra vasca e così via, ogni vasca avrà cmq il riflesso e le caratteristiche di quella precedente. Kether è il non manifesto, qualcosa che la nostra ragione non può arrivare, daath è la conoscenza e falsa conoscenza. Kether è malkuth dei tre veli di esistenza, e insieme agli altri due superni si può solo filosofeggiare perchè essendo non manifesti, non possiamo comprenderli, stesso discorso vale per i tre veli di esistenza negativa
Dolce notte a tutti



Forse non hai capito il senso della mia affermazione: ho detto che da'at e' un riflesso di Keter, non viceversa. Poi e' piuttosto evidente che le altre sephiroth siano emanate da Keter... problema piuttosto e' il collegamento fra Ein-Sof e Keter stesso. Hai citato la simbologia dei vasi... ma possiamo dire che ci sia differenza fra contenitore e contenuto per le prime tre sephiroth? Grossi, grossi interrogativi.
Che da'at sia conoscenza (e falsa conoscenza) lo dice il nome stesso... il problema e': conoscenza di cosa? [SM=g27822]

ps: Veli di esistenza negativa? Ti riferisci forse all'emanazione sinistra? Non ero a conoscenza del fatto che "possedesse" anch'essa 3 veli... se qualcuno potrebbe far chiarezza lo ringrazio in anticipo


---

In Veritate Libertas
14/08/2003 16:35
 
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Scusa Avatar.
Non ci avevo fatto caso...
Allora vale per te, quindi. E' una riflessione, molto interessante comunque.
Werwolfer, vuoi spiegarci i tre veli di esistenza negativa?


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Un T:.F:.A:. Hiram
14/08/2003 18:21
 
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Werewolfe e' assente
Dovrete pazientare un po'.
Attualmente e' in vacanza in una delle citta' italiane piu' belle!


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"Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

Ariel


19/08/2003 21:55
 
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Forse non hai capito il senso della mia affermazione: ho detto che da'at e' un riflesso di Keter, non viceversa. Poi e' piuttosto evidente che le altre sephiroth siano emanate da Keter... problema piuttosto e' il collegamento fra Ein-Sof e Keter stesso. Hai citato la simbologia dei vasi... ma possiamo dire che ci sia differenza fra contenitore e contenuto per le prime tre sephiroth? Grossi, grossi interrogativi.
Che da'at sia conoscenza (e falsa conoscenza) lo dice il nome stesso... il problema e': conoscenza di cosa?

ps: Veli di esistenza negativa? Ti riferisci forse all'emanazione sinistra? Non ero a conoscenza del fatto che "possedesse" anch'essa 3 veli... se qualcuno potrebbe far chiarezza lo ringrazio in anticipo

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Ho capito la tua affermazione, ho solo aggiunto che tutte le sephiroth sono il riflesso di kether, non dimentichiamo ragazzi che prima tutto l'albero era unito anche daath, che rappresenta una fase della manifestazione, proprio come le altre sephiroth. Perchè è problematico il collegamento tra i tre veli di esistenza negative è kether?
Kether in questo caso è il malkuth dei tre veli di esistenza negativa. I tre veli di esistenza (scusa ma quando parlo dei veli non parlo mai di uno solo ma di tutte e tre), negative formano in se stesse le idee nascoste delle sephiroth non ancora chiamate all'essere, e sono concentrate in kether, che in questo senso come dicevo prima è il malkuth delle idee nascoste delle sephiroth. NOn dovete vedere le sephiroth e i tre veli come cose separate ma tutte collegate, infatti anche le sephiroth sono sentire, i cabalisti parlano di 32 sentieri più uno nascosto. Alla domanda che poni su i vasi ti rispondo con la frase più significativa della cabala,
Kether è in malkuth e malkuth è in kether. I primi tre superni rappresentano qualcosa che possiamo concepire ma non capire i non manifesti, sono dei principi, che danno vita alla manifestazione e tutte le altre sephiroth hanno caratteristiche e sfumature dei tre superni. La cabala non concepisce la creazione del mondo come una cosa fatta così un giorno creo il mare e l'altro giorno la spiaggia ma come fasi dell'evolozione, le sephiroth inferiori sono fasi di evoluzioni delle prime tre. Abbiamo kether che è il punto, poi abbiamo la linea chokmah, poi i triangolo binah e così via, ma tutti nascono da fasi evolutive del primo e cos' via come i numeri.
La conoscenza di cosa non posso risponderti non perchè non voglio ma perchè non ne sono in grado ^^
ragazzi se non vi dispiace posso postare alcuni articoli scritti da me sulla cabala?



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19/08/2003 22:17
 
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I tre veli di esistenza negativa
Il glifo non parte da kether così, ma questo viene enemanato diciamo tra veli di esistenza negative, negativi non nel senso della parola, ma solo perchè sono qualcosa di sconosciuto, qualcosa che non potremo mai concepire. Secondo alcuni autori i tre veli avvolgono l'albero come cerchi uno dentro l'altro e al centro kether, altri invece affermano che questi cerchi si trovano sopra kether. I tre veli sono
Ain l'uno negativamente esistente (qui dovrebbe risiedere dio)
Ain soph espansione senza limiti
Ain soph aur luce senza limiti
Se viogliamo dare un immagina-fiosofica ai veli di esistenza possiamo dire:
I tre veli di esistenza rappresentono ain dio, Ain soph l'interno universo, Ain soph aur rappresenta la galassia e poi abbiamo tutto il resto da i tre superni ai sephiroth manifesti.

[Modificato da Werwolfe 19/08/2003 22.18]



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