aiuto contro la pornodipendenza

un consiglio contro la pornodipendenza:

non essere pornodipendente

santi numi...

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Scritto da: -Lubna 12/04/2004 23.46


...tutte!!! Intelligenti!!! Belle!!
..e allora..
Il problema sta a monte secondo me.

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A monte di che?
A valle di che?
Non capisco.

Vincenzo

Concordo, il problema sta a monte...
(continuo a rimpiangere la cara vecchia Siberia...
lì almeno ci si rinfrescava per bene le idee...)
Un abbraccio...

Devo approfondire questo meccanismo psicologico che spinge le persone che hanno un "problema" a voler salvare il mondo dal "loro problema"... Davvero non lo comprendo, o meglio, io rimarrei concentrata su me stessa almeno fino a guarigione completa..e forse anche dopo..
Boh!

Caro Vincenzo, visto che siamo in un forum che tratta argomenti inerenti alla sfera della spiritualità posso chiederti che ruolo ha avuto la tua religiosita nel cammino di liberazione da questa dipendenza?

Lo chiedo specie in luce della mail che hai pubblicato, la ragazza sembra avere più problemi di coscienza cattolica che di impotenza sessuale/affettiva, il che a mio avviso è abbastanza differente.

Tramite un pò di navigazione sono riuscito a raggiungere il sito di Vincenzo... che dire, sono rimasto abbastanza colpito dalla sofferenza che queste persone si infliggono. Sopratutto per problemi di relazionarsi con il proprio partner... insomma è una dipendenza che rischia di compromettere qualcosa che essi stessi amano. E di cosa ne hanno bisogno poi se il loro partner dovrebbe soddisfarli anche dal lato puramente fisico di una cui carenza l'utilizzo di materiale porno sembra essere la fonte?

Che dire... non dirò una parola.

Affermando che
"il problema sta a monte"
intendo dire che, probabilmente, non è questo il problema principale.
Senza voler fare la psichiatra improvvisata, ha tutta l'aria di un sub-problema causato da un qualcosa più consistente.

Se, ad esempio, non si potesse disporre di una rete, o tutta una serie di pubblicazioni, libri o quant'altro....il problema a non esisterebbe assolutamente! Intendo dire, non esisterebbe in questa forma.. Sarebbe interessante a questo punto, capire quale forma potrebbe assumere....

Inoltre:

Gli estremi:

Donna-Fidanzata-modello-bellissima-intelligentissima

Donna-Modella-Porno

...non è che alle radici di un problema del genere, possa esserci una errata e estremistica concezione del modello femminile?

[Modificato da -Lubna 13/04/2004 22.14]

...e se quella che tu chiami "pornodipendenza" fosse il tuo vero modo di esprimere la sessualità?

Non te lo sei chiesto?

E vincendo la pornodipendenza, magari hai soffocato il tuo vero io?

Magari il vero problema è qui e ora....

Scritto da: vincenzop 12/04/2004 23.34

Prima della dipendenza (1996)io avevo una vita sessuale assolutamente gratificante, ho avuto fidanzate intelligenti e belle, con le quali avevo una comunione ed una complicità emotiva e fisica completa....

Ma questo non è sintomo di assenza di problemi! Neppure dal punto di vista sessuale. Spesso non è nella fisicità, nè a livello mentale che si manifestano, spesso sono del tutto asintomatici fino al punto in cui esplodono, o si insinuano lentamente nella nostra vita! Il problema è che il più delle volte non se ne ha coscienza fino a che ciò non succede, e spesso neppure successivamente!
Nessuno di noi è normale visto da vicino!

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Scritto da: -Lubna 12/04/2004 23.46


...tutte!!! Intelligenti!!! Belle!!
..e allora..
Il problema sta a monte secondo me.

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A monte di che?
A valle di che?
Non capisco

Vincenzo

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Scritto da: vincenzop 14/04/2004 2.54

A monte di che?
A valle di che?
Non capisco

Vincenzo

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Inviato una seconda volta per errore. Chiedo scusa.
Vincenzo

-Lubna ti aveva già risposto mi pare...

Potresti rispondere alla mia domanda, sono curioso.

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Scritto da: -Lubna 13/04/2004 22.13


Gli estremi:

Donna-Fidanzata-modello-bellissima-intelligentissima

Donna-Modella-Porno

...non è che alle radici di un problema del genere, possa esserci una errata e estremistica concezione del modello femminile?

[Modificato da -Lubna 13/04/2004 22.14]

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E aggiungo...dove sarebbero l'Amore e la complicita' in queste relazioni di cui hai accennato, Vincenzo?

sisi, può essere, e io che mi preoccupo per i sonn iferi...

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Scritto da: Momo- 13/04/2004 0.03
santi numi...

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Ho amato persone per affermazioni a mè meno care, ma "Santi Numi" non lo dovevi dire!!!! Ti adoro!

Non è solo legata all'insicurezza dei rapporti con l'altra, ma anche dall'insicurezza di realizzare i propri desideri e fantasie, che vengono sostituiti da immagini nei quali si identifica il pornodipendente e che non chiedono ne performance ne responsabilità.

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Scritto da: Gnomos 13/04/2004 9.07
Caro Vincenzo, visto che siamo in un forum che tratta argomenti inerenti alla sfera della spiritualità posso chiederti che ruolo ha avuto la tua religiosita nel cammino di liberazione da questa dipendenza?

Lo chiedo specie in luce della mail che hai pubblicato, la ragazza sembra avere più problemi di coscienza cattolica che di impotenza sessuale/affettiva, il che a mio avviso è abbastanza differente.

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Credo che il modo migliore di risponderti sia riportare qui la risposta che ho dato a Silvia, la ragazza di cui parli.

Benvenuta, Silvia, nel nostro gruppo di persone che finalmente hanno deciso di ritrovare se stesse, di amarsi, di stimarsi, di volersi bene.

Per prima cosa vorrei che tu cambiassi il tuo profilo: se era funzionale ai rapporti internet che hai avuto finora, non lo è più per il nostro gruppo. Non si tratta di stupida pignoleria, ma di un piccolo inizio di cambiamento.

Poi voglio dirti che tu sei la prima donna che in modo esplicito e dettagliato (come abbiamo fatto finora noi maschi) racconti della tua dipendenza dalla pornografia. Ti assicuro che, per una donna, ci vuole un grande coraggio a farlo. E quindi ti meriti un plauso particolare.

Poi voglio dirti che i termini che tu frequentemente usi nella tua lettera sono assolutamente inadatti al nostro/tuo gruppo. Parole (e concetti che queste sottendono) come:

· Peccato

· Brava ragazza

· Puttana

· Vizio

· Sbagliato

sono lontane anni luce dal dibattito e dai barlumi di verità che finora il gruppo ha trovato.

Ti riporto una frase che io credo descrive molto bene la nostra situazione:
Christina Grof
Guarire dalla dipendenza red edizioni.
La dipendenza è un percorso sbagliato sul cammino della crescita spirituale. La dipendenza, qualsiasi forma assuma, è una vera e propria “emergenza spirituale”; nasce da un’inquietudine, ,dal bisogno di dare una risposta al mistero della propria identità, da un bruciante desiderio di completezza. Tutti sentiamo questa sete di chiarezza e tutti, in un modo o nell’altro, cerchiamo la risposta. Ma gli alcolisti, i tossici, in generale gli affetti da dipendenza “sbagliano” direzione, si incamminano per un vicolo cieco che anziché all’arricchimento interiore li conduce al dolore ed all’annientamento. E’ per loro dunque necessario riprendere il cammino, ritrovare la via giusta.

Tu volevi aiutare anche gli altri del gruppo: ti assicuro che la tua testimonianza aiuterà tante donne che soffrono in silenzio, come tu hai fatto finora, e finora non hanno trovato la forza ed il coraggio di raccontare a noi ed a se stesse la loro vera storia.

Ora tu hai iniziato la tua strada verso la liberazione. Sarà lunga, difficile e dolorosa. Se leggi le lettere di tutti quanti noi capirai bene perché. Di nuovo ti faccio una piccola citazione:

"La realtà per un pornodipendente è quella cosa che ti fa stare male quando spegni il tuo computer e abbandoni il cyberspazio"John Warsen

Da oggi in poi non dovrai mai abbassare la guardia. Lei, la dipendenza, è sempre in agguato per riacchiapparti e farti ripiombare nella disperazione. E questo ti succederà, come è successo a tutti noi. Ma poi tu ti riprenderai, sempre da una posizione più elevata.

E poi scrivi ancora la tua storia, la tua famiglia, i tuoi rapporti con questa madre che ti considera una brava ragazza (ed ha ragione, perché tu lo sei, anche se non nel senso che pensa lei), le tue storie, i tuoi amori, le tue speranze, le tue aspettative, le tue aspirazioni, i tuoi sogni. E la delusione di tutto questo. Scrivi perché aiuterai noi ed aiuterai te stessa.

Un abbraccio forte ed affettuoso da tutti noi, tuoi fratelli e sorelle.

Vero tutto, ci trovo veramente poco o nulla di spirituale in tutto ciò, quindi non credo tu abbia soddisfatto le richieste che da questo punto di vista ti sono state fatte, ma per ciò che mi riguarda è abbastanza esauriente anche se nulla aggiunge a ciò che già era stato detto!
Tolto l'atto pratico dell'approccio, che ribadisco, è decisamente adeguato alla situazione, forse quello che ti veniva richiesto qui era quanto, se c'è, un'approccio spirituale, in termini di religiosità, intesa nella sua accezione più estesa, può esserci nella "risoluzione" di determinate problematiche. E quale è a tuo avviso il problema, ammesso che tu lo recepisca come tale, del poter sfogare in tal senso determinati atteggiamenti, senza sostituire il problema con un altro?

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Scritto da: Fenrir II 19/04/2004 1.34
Vero tutto, ci trovo veramente poco o nulla di spirituale in tutto ciò, quindi non credo tu abbia soddisfatto le richieste che da questo punto di vista ti sono state fatte, ma per ciò che mi riguarda è abbastanza esauriente anche se nulla aggiunge a ciò che già era stato detto!
Tolto l'atto pratico dell'approccio, che ribadisco, è decisamente adeguato alla situazione, forse quello che ti veniva richiesto qui era quanto, se c'è, un'approccio spirituale, in termini di religiosità, intesa nella sua accezione più estesa, può esserci nella "risoluzione" di determinate problematiche. E quale è a tuo avviso il problema, ammesso che tu lo recepisca come tale, del poter sfogare in tal senso determinati atteggiamenti, senza sostituire il problema con un altro?

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Hai ragione, cerco di rispondere.
Alla base dello sforzo per uscire dalla dipendenza c'è l’esigenza di rapporto di religiosità con me stesso. Io sono dio, io sono sacro, la mia mente è sacra, il mio corpo è sacro, ma io non riesco -per tutta una serie di motivi- a cogliere o ad accettare questa sacralità. La dipendenza è una ricerca di vita emotiva, di rapporto religioso e di intimità con me stesso in una situazione di mancanza di stima, rispetto ed amore per me stesso.

La sacralità di me stesso potrei identificarla, trasferirla in una divinità esterna a me stesso, trascendente. Ed a quella fare riferimento per la mia esigenza di rapporto religioso. E di nuovo, poi, trasferire a me stesso il raggiunto rapporto religioso con la divinità esterna. Ma, sulla base della mia dinamica psichica e formazione culturale, questo passaggio è per me deresponsabilizzante e foriero di potenziali, pericolosi errori.