Datosi che (Eziandio!) Magus mi ha dato il permesso, mi ributto in un topic un po' impolverato, visto che da pochi giorni sono riuscita a far accettare la mia tesi che verte proprio sul simbolo
Sinteticamente mi sento di dire che il simbolo per me è qualcosa che lavora si a livello di "intuizione", ma intendendo come intuizione non un processo a livello di sentimento, come dice Clio, ma più una percezione di livello superiore, (mi verrebbe da dire "attraverso il proprio Sè superiore", ma so che a seconda della schematizzazione a cui ognuno si rifà può essere considerato in maniera diversa). Una sorta quindi di illuminazione, che l'uomo che sgombra la sua mente e si apre può ricevere dall'alto.
Ciò che mi affascina maggiormente dei simboli è la loro presenza costante e l'evidente matrice comune che hanno. Forse ho letto troppo Guenon, o troppo Jung, ma vedo il simbolo come una chiave antica creata alle origini del mondo, qualcosa che dovrebbe guidare l'uomo alla visione originaria, oltre gli strati soffocanti che ha creato la storia.
P.S. Se avete libri interessanti da consigliarmi sull'argomento sono accettati con grande gioia! Li userò per la tesi e se volete ci metto uno "sposored by" sull'ultima pagina
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La Bellezza è quella parte del Divino che può essere espressa in ogni forma...