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La Magia

Ultimo Aggiornamento: 04/10/2004 10:43
17/09/2004 18:47
 
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Rinascimento
Rinascimento ha una connotazione temporale, rinascimentale esula dai limiti di questa connotazione abbracciando tutto ciò che è rinascita, il relegare l'aggettivo ad un lasso di tempo rinascimento non è propriamente corretto.
Per il resto il bene e il buono si possono sì riscontrare in ogni UNO, e ne è indiscutibile la qualità, discutibile è invece il riscontro di questo bene su scala planetaria. Il più delle volte nasce e muore con chi ne è portatore, essendo un valore esclusivamente individuale. La positiva virulenza dello stesso può portare ad un contagio che mai però avrà l'intensità ed il valore dell'originale. L'apporto costruttivo di un bene sociale, quali una cura o una soluzione ha nella società stessa, e nell'immediato i suoi benefici frutti. Il pensiero può essere scintilla, ma scisso dall'azione di cui è a volte artefice, comprimario, o causa, rimane sterile pensiero.
17/09/2004 21:20
 
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Ciao Vale,

ma secondo me il significato da te inteso dell'aggettivo rinascimentale non risulta molto chiaro nel tuo post. E comunque resta il fatto che "rinascimentale" significhi, nella primitiva accezione del termine, legato o derivato al/dal Rinascimento.
Per il resto non sono d'accordo sul fatto che il bene di un singolo non porti frutti a livello collettivo (non uso il termine "planetario" che mi ricorda tanto "Star wars"[SM=g27822] ). Questo non è vero, infatti senza il bene del singolo non esisterebbe mai nessun tipo di benessere per la società. Senza la scintilla non vi sarebbe mai la fiamma. Dunque il tuo post a me pare contraddittorio.

BB & baci[SM=x213434]
Clio
17/09/2004 22:18
 
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oggi un medico è più utile di un filosofo o di un pittore, ovvio.
Le esperienze, il pensiero che hanno formato la cultura materiale o spirituale che sia "dei popoli", sono così intrecciati ed in particolar modo in certi periodi, hanno interagito tanto strettamente da rendere discorsi di questo genere un po' campati in aria, almeno se volessimo distaccarci dal singolo personaggio e seguire l'andamento generale della storia, che è poi la vita di tutti... su dai lasciano il tempo che trovano..

[Modificato da Momo- 17/09/2004 22.41]



---

______________________

Sua maestà la Nazion Gallina si è compiaciuta di rubarmi tutti i mie' cavalli, e porvi su i suoi Brutti che formano la Masnada Parigina.
Già gli Austriaci, e' Prussiani, e la Czarina, se la fan sotto, a loro spese instrutti, come la Galla infanteria si butti
Feroce indietro, a destra ed a mancina.
Quai cavalli fien atti a seguitalli?
E i miei son velocissimi, per Dio; bench'io usassi all'innanzi ognor mandalli.
Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio è di schernirli; al Boja, l'impiccalli; il seppellirli, lascisi all'oblio.

Vittorio Alfieri, Il Misogallo
17/09/2004 23:48
 
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Ciao Momo,

non ho bencapito se tu ti sia rivolto a me, comunque ecco il mio pensiero.
Ma perché un medico dovrebbe essere più utile di un pittore o di un filosofo? E perché oggi più di ieri, poi? Siamo più ammalati di una volta? [SM=g27822] E da che punto di vista è più utile? Non si può generalizzare così.
Certo, se si tratta di ricucire insieme i pezzi di una persona dopo un incidente è più adatto il medico. Ma se si tratta invece di comunicare un messaggio spirituale o di aiutare lungo la strada della conoscenza non credo proprio che il medico sia più valido di un sufi, per esempio.
E poi si potrebbe discutere sull'essenzialità delle loro funzioni. È più necessario l'intervento di un medico che cerca di rattopparti di fuori (a parte che oggi la maggior parte dei medici pensa più che altro al suo portafogli che alla salute del paziente), oppure un sufi che ti aiuti a guarire e rinforzare la tua anima e i tuoi sensi? E che magari ti aiuti a raggiungere una condizione tale da non avere nemmeno più bisogno del medico acchiappasoldi?

BB & baci
Clio
18/09/2004 00:13
 
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rivoltA sono una ragazza[SM=g27813]
L'"oggi" è sempre legato al discorso del contesto e dell'intrecciarsi del sapere e delle discipline, dell'importanza ad esse attribuita ed agli effetti che queste cose hanno portato nel corso del tempo.. vasto, è vero.
Sicuramente oggi un medico ha più peso di un filosofo, nel medioevo studiavano i filosofi antichi che erano fonte di crescita spirituale e anche di scienza, i monaci scrivevano manuali di magia naturale e mettevano in guardia da quella demonica e queste cose erano vitali.
Senza arrivare a parlare della caccia ai demoni, oggi la maggior parte delle persone considera le cose citate da te, ben meno assurde, delle grandi stronzate compresa l'idea di Dio e tutto ciò che ne consegue.
Per questo un medico od un ragioniere hanno più peso.
spero di essermi spiegatA [SM=g27822]


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Sua maestà la Nazion Gallina si è compiaciuta di rubarmi tutti i mie' cavalli, e porvi su i suoi Brutti che formano la Masnada Parigina.
Già gli Austriaci, e' Prussiani, e la Czarina, se la fan sotto, a loro spese instrutti, come la Galla infanteria si butti
Feroce indietro, a destra ed a mancina.
Quai cavalli fien atti a seguitalli?
E i miei son velocissimi, per Dio; bench'io usassi all'innanzi ognor mandalli.
Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio è di schernirli; al Boja, l'impiccalli; il seppellirli, lascisi all'oblio.

Vittorio Alfieri, Il Misogallo
18/09/2004 01:14
 
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Scusa Momo,

non avevo capito che sei una ragazza. Hemmm...non avevo letto la piccola F sulla sinistra.[SM=g27819]
Ho capito cosa vuoi dire.Insomma tu ti riferisci all'opinione della massa. In questo caso è chiaro, infatti la massa purtroppo - manipolata com'è dal consumo e dalle fregnacce con cui viene bombardata da mattina a sera - ormai non capisce più nulla ed è caduta nell'ignoranza più totale.

BB & baci[SM=x213434] (scusami ancora per la svista)
Clio
18/09/2004 09:35
 
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beh, non proprio...volevo solo dire che, secondo me, voler creare una sorta di gerarchia di chi ha "fatto di più storia" all'interno di intere categorie di persone mi sembra un po'scemotto..anche se non credo fosse alla fine l'intento di qualcuno eheh...era così, tanto per parlare[SM=g27823]

per la F figurati eheh..

[Modificato da Momo- 18/09/2004 9.37]



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Quai cavalli fien atti a seguitalli?
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Vittorio Alfieri, Il Misogallo
18/09/2004 14:06
 
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Clio, il bene del singolo è totalmente ininfluente di fronte al bene comune, e a tal supporto potermmo anche chiamere a testimonianza svariati credo e filosofie. Se poi vuoi per forza di cose esemplificare affermando che è il bene di tanti singoli, ben venga, ma rammenta che tanti singoli non è per forza di cose sinonimo di comune, anzi.
Riguardo al concetto di rinascimentale, se volessimo forzatamente speculare sulla parola, ne troverai riscontro, e non solo a livello artistico, ben prima dell'avvento dell'era cha ha poi, anche, identificato.
E' pericoloso affidare il giudizio di bontà ad un etica dettata dal soprannaturale, come qui noto che spesso avviene, piuttosto che ad un rispetto delle proprie responsabilità.
18/09/2004 14:10
 
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Momo
La gerarchia esiste fra chi alla storia ha dato un reale e tangibile contributo e chi ne ha fatto solo da critico spettatore. Se ci pensi bene è meno stupido di quanto sembri visto che sempre più spesso siamo destinati a pagare i critici spettatori piuttosto che i fautori. Che ai posti di potere vadano gli addetti piutosto che gli adepti, sarebbe ora.
18/09/2004 14:48
 
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bah, vago...
allora bisogna restringere il campo




[SM=g27811] ---E' pericoloso affidare il giudizio di bontà ad un etica dettata dal soprannaturale, come qui noto che spesso avviene, piuttosto che ad un rispetto delle proprie responsabilità.---[SM=g27811]

[Modificato da Momo- 18/09/2004 14.53]



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Vittorio Alfieri, Il Misogallo
18/09/2004 19:06
 
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Hallo Vale,

tu parli sempre di storia e di contributi. Però resti poi sul vago.Per capirci: fa' un esempio di qualche "grande" che secondo te abbia apportato un contributo alla storia del genere umano.
(Per quanto riguarda il termine rinascimento trovo comunque che l'uso da te fatto nel post poteva dare adito ad errori di interpretazione.)

Io non ho parlato di etica dettata dal soprannaturale[SM=g27829] nada de nada.

BB & baci[SM=g27822]
Clio
18/09/2004 21:13
 
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ma secondo me
nomi di personaggi si possono eccome fare... è la questione del "mestiere", passatemi il termine, che mi lascia perplessa, a meno che, come dicevo, non si restringa infinitamente il campo...ehm, perdono Vale ti sono passata avanti...[SM=g27823]

[Modificato da Momo- 18/09/2004 21.15]



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Vittorio Alfieri, Il Misogallo
19/09/2004 15:01
 
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Tante cose a cui rispondere... vediamo di andare con ordine.


Scritto da: Clio Apsara 15/09/2004 23.06
Veramente non sono d'accordo con il progresso quale condizione sine qua non per lo sviluppo interiore dell'uomo. Infatti è palese che nei centri più evoluti in senso di benessere la criminalità sia molto più sviluppata e che vi si riscontri una diminuzione alquanto rilevante dei valori interiori.
Paesi come si trovano negli USA per esempio dove il cosiddetto benessere è presente, il tasso d'ignoranza della persona media è molto elevato, il sistema medico non funziona (se non per quei tre miliardari), le malattie di benessere imperversano e anche la criminalità e l'aggressività regnano sovrane.

Invece per mia esperienza personale devo dire che nei paesi del terzo mondo è possibile trovare ancora quell'elemento umano, è possibile trovare quel vero amore per il prossimo che non conosce distinzioni ipocrite di classe e anche un'ingenuità ormai perduta. Questi paesi sono dunque molto più portati alla ricerca interiore, poiché per essi il benessere di stile americano rappresenta solo una decadenza morale, fisica e pure psicologica.



Io ho vissuto diversi anni negli States e, se non ci fossero tante altre cose di cui discutere, ti elencherei le ragioni per cui trovo impreciso quanto dici... Per essere sbrigativi posso dirti che il vero problema dell'America sono i potenti, che, attraverso i mass media, fanno di tutto per avere una popolazione il più acritica possibile, un bel gregge da manovrare a piacimento fintanto che hanno cibo a sufficienza. Per il resto non credere che il benessere sia così diffuso, gli USA sono pieni di persone povere che cercano di sopravvivere proprio attraverso criminalità ed aggressività.
Comunque il discorso degli states rientra nella comprensione nel bene dell’umanità come non limitato alla minor pressione delle richieste materiali.

Il discorso sul terzo mondo… tralasciando che rischiamo di intendere il terzo mondo soltanto come la povertà e la miseria incarnate c’è da dire che il cammino spirituale non è legato ai beni materiali… Con un po’ di cinismo potremmo dire che la frustrazione dell’uomo medio genera una forma di alienazione sotto forma di varie religioni e credenze riconducibili ad un cammino spirituale (che comunque va integrato ad altre dottrine, previo evitare l’ascetismo).

Considera comunque che qualunque discorso sulla condizione dei popoli non può che essere pressappochista… la nostra esperienza personale (come il tuo caso del 3° mondo o il mio dell’America) possono essere in conflitto con questo tentativo schematico



Scritto da: Vale99 17/09/2004 18.47
Rinascimento ha una connotazione temporale, rinascimentale esula dai limiti di questa connotazione abbracciando tutto ciò che è rinascita, il relegare l'aggettivo ad un lasso di tempo rinascimento non è propriamente corretto.
Per il resto il bene e il buono si possono sì riscontrare in ogni UNO, e ne è indiscutibile la qualità, discutibile è invece il riscontro di questo bene su scala planetaria. Il più delle volte nasce e muore con chi ne è portatore, essendo un valore esclusivamente individuale. La positiva virulenza dello stesso può portare ad un contagio che mai però avrà l'intensità ed il valore dell'originale. L'apporto costruttivo di un bene sociale, quali una cura o una soluzione ha nella società stessa, e nell'immediato i suoi benefici frutti. Il pensiero può essere scintilla, ma scisso dall'azione di cui è a volte artefice, comprimario, o causa, rimane sterile pensiero.



Rinascimentale, da dizionario, è un aggettivo con solamente il valore di “proprio del rinascimento”; controllare per credere. E ad ogni modo, se il tuo scopo è comunicare qualcosa agli altri, perché utilizzare termini che rischiano di essere traviati in tale modo, perdendo il fine della comunicazione stessa?


Max, il bene è difficile da riscontrare anche a livello soggettivo. Possiamo, ancora una volta, considerarlo di base come la strada verso la mancanza di necessità… ma anche in questo caso si rischia di sbagliare; un caso piuttosto chiaro potrebbe essere una mortale indigestione per combattere la fame dell’organismo: ciò che apparentemente dovrebbe portare al bene del singolo finisce per portare al male dello stesso.
La definizione più sbrigativa di bene che possiamo trovare è quella di una forma manieristica alla fine dell’ordine etico… che ne pensate? Lo trovo soltanto un gioco di parole piuttosto vuoto, con l’unica funzione di portare il bene non come idea ma come atto. Eppure, persino una religione fondata sul concetto di bene come il cristianesimo fa dire al suo Messia “Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono”. Che il bene quindi sia presente solo a livello ideale, concetto raggiungile solo attraverso una neosi?

C’è da dire, infine, che il bene collettivo altro non è che una sommatoria del bene dei singoli… se dovessimo perseguire una forma di ordine collettivo, dovremmo probabilmente non solo escludere l’egoismo individuale, ma probabilmente fare delle scelte per il bene comune che comportino il male di alcuni…



Scritto da: Momo- 17/09/2004 22.18
oggi un medico è più utile di un filosofo o di un pittore, ovvio.
Le esperienze, il pensiero che hanno formato la cultura materiale o spirituale che sia "dei popoli", sono così intrecciati ed in particolar modo in certi periodi, hanno interagito tanto strettamente da rendere discorsi di questo genere un po' campati in aria, almeno se volessimo distaccarci dal singolo personaggio e seguire l'andamento generale della storia, che è poi la vita di tutti... su dai lasciano il tempo che trovano..

[Modificato da Momo- 17/09/2004 22.41]




Perfettamente d’accordo.



Scritto da: Momo- 18/09/2004 0.13
rivoltA sono una ragazza[SM=g27813]
L'"oggi" è sempre legato al discorso del contesto e dell'intrecciarsi del sapere e delle discipline, dell'importanza ad esse attribuita ed agli effetti che queste cose hanno portato nel corso del tempo.. vasto, è vero.
Sicuramente oggi un medico ha più peso di un filosofo, nel medioevo studiavano i filosofi antichi che erano fonte di crescita spirituale e anche di scienza, i monaci scrivevano manuali di magia naturale e mettevano in guardia da quella demonica e queste cose erano vitali.
Senza arrivare a parlare della caccia ai demoni, oggi la maggior parte delle persone considera le cose citate da te, ben meno assurde, delle grandi stronzate compresa l'idea di Dio e tutto ciò che ne consegue.
Per questo un medico od un ragioniere hanno più peso.
spero di essermi spiegatA [SM=g27822]


Mi trovo ancora d’accordo… cosa fai stasera? [SM=x213436]




Scritto da: Vale99 18/09/2004 14.10
La gerarchia esiste fra chi alla storia ha dato un reale e tangibile contributo e chi ne ha fatto solo da critico spettatore. Se ci pensi bene è meno stupido di quanto sembri visto che sempre più spesso siamo destinati a pagare i critici spettatori piuttosto che i fautori. Che ai posti di potere vadano gli addetti piutosto che gli adepti, sarebbe ora.



Effettivamente questo discorso è piuttosto vago… E non tiene conto di una cosa: dell’incredibile valore delle idee. Forse questi critici –definiamoli pure così- direttamente hanno fatto ben poco, ma hanno avuto un’influenza incredibile sulle idee di molti e quindi, anche loro, hanno fatto la storia allo stesso modo di chi ha fatto qualcosa di più tangibile dal punto di vista dell’osservatore casuale (noi).

[Modificato da .:avatar:. 19/09/2004 15.02]



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In Veritate Libertas
19/09/2004 16:55
 
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[SM=x213436] aimè non ho impegni[SM=g27834]



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Già gli Austriaci, e' Prussiani, e la Czarina, se la fan sotto, a loro spese instrutti, come la Galla infanteria si butti
Feroce indietro, a destra ed a mancina.
Quai cavalli fien atti a seguitalli?
E i miei son velocissimi, per Dio; bench'io usassi all'innanzi ognor mandalli.
Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio è di schernirli; al Boja, l'impiccalli; il seppellirli, lascisi all'oblio.

Vittorio Alfieri, Il Misogallo
19/09/2004 18:41
 
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Allora
Clio, quando dico qui noto spesso avviene è rivolto a quando questo avviene, se tu non l'hai affermato buon per te.

Avatar se si vuol travisare lo si fa comunque e quali che siano i termini utilizzati, se poi ci si limita a confrontarli con il vocabolario della lingua italiana andiamo bene.
Per il resto la somma del bene dei singoli dà come risultato esclusivamente il bene dei singoli, a meno che si voglia considerare, e mi auguro non lo si faccia, il bene come unicità ideale. Trasversalmente, comunque, nell'accezione werthamiana lo potrebbe anche essere ma non nella forma in cui qui lo si intende.
Il bene può esistere esclusivamente come momento etico sociale, l'idealizzazione che se ne fa ne è diretta conseguenza, non se ne può quindi parlare come di cosa comunitaria in maniera assolutistica, ma al limite di elemento culturale, ove si prendano in considerazione le varie e diverse entità culturali come isole a se stanti. Elementi in comune ve ne sono, ma non per legge ma per buonsenso sociale.

Riguardo al passo: "Effettivamente questo discorso è piuttosto vago… E non tiene conto di una cosa: dell’incredibile valore delle idee. Forse questi critici –definiamoli pure così- direttamente hanno fatto ben poco, ma hanno avuto un’influenza incredibile sulle idee di molti e quindi, anche loro, hanno fatto la storia allo stesso modo di chi ha fatto qualcosa di più tangibile dal punto di vista dell’osservatore casuale (noi)."

Si? Puoi documentarlo o è solo un luogo comune, o meglio, sarebbe bello che fosse così? Non trovo riscontri in pratica in ciò se non, sporadicamente, voci di corridoio.

Momo ti ho già precedentemente risposto.
19/09/2004 19:11
 
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Ciao Avatar,

evidentemente i casi sono due: o io non so più esprimermi in italiano o tu interpreti quello che io dico in un modo che non risponde al mio pensiero.[SM=g27822]

Io infatti ho ben scritto che negli USA il tasso di criminalità è alto e anche l'ignoranza dell'americano medio etc. Se ho parlato di benessere negli USA l'ho inteso in senso ironico. Si tratta infatti di quel benessere che viene mostrato attraverso le pellicole conematografiche o gli spots pubblicitari per le brave famiglie americane.
So bene che vi è molta povertà e mi pare di aver anche scritto che pure il sistema medico non è favorevole al cittadino americano.
Certamente sono i cosiddetti potenti che muovono le fila e non la gente della massa, questo mi è anche chiaro. Conosco bene il terrore che viene seminato negli USA attraverso televisione e giornali per tenere la massa sotto controllo.
Ho scelto gli USA solo per avere un termine di paragone di tipo capitalistico da contrapporre ai paesi più poveri del terzo mondo. Se preferisci, prendi un altro paese. Però gli USA secondo me sono l'esempio più eclatante.

Comunque è uguale, in fin dei conti non sono qui per litigare sull'interpretazione di ogni frase.

Io resto della mia opinione, e cioè che non è dal cosiddetto livello di benessere medio di un paese che si misura il suo progresso effettivo; e penso che dire "i grandi della storia" è una definizione alquanto imprecisa. Anche Napoleone era un grande della storia, ma non mi pare che abbia portato vantaggi all'umanità. Poi ci sono stati un paio di scienziati di fama internazionale che hanno lavorato per il progresso dell'umanità e alla fine dai loro laboratori è uscita la bomba atomica. Si potrebbe domandare agli abitanti di Hiroshima e Nagasaki che opinione hanno su quei signori. Non credo che li considerino salvatori del genere umano.ecc. ecc.

BB & baci
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19/09/2004 19:22
 
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a cosa? ho la casa piena di cimici che schifo...

[Modificato da Momo- 19/09/2004 19.23]



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Già gli Austriaci, e' Prussiani, e la Czarina, se la fan sotto, a loro spese instrutti, come la Galla infanteria si butti
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Rubino i ladri, è il lor dovere; il mio è di schernirli; al Boja, l'impiccalli; il seppellirli, lascisi all'oblio.

Vittorio Alfieri, Il Misogallo
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Re:

Scritto da: Clio Apsara 19/09/2004 19.11
Poi ci sono stati un paio di scienziati di fama internazionale che hanno lavorato per il progresso dell'umanità e alla fine dai loro laboratori è uscita la bomba atomica. Si potrebbe domandare agli abitanti di Hiroshima e Nagasaki che opinione hanno su quei signori. Non credo che li considerino salvatori del genere umano.ecc. ecc.



Si, giusto un paio. Buon per te allora che non sei morto di morbillo immagino grazie all'intervento divino.
Ma su quale meraviglioso pianeta vivi?
19/09/2004 20:54
 
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Momo
E' estremamente interessante ciò che dici riguardo a casa tua.
Altre simpatiche notizie a riguardo o finalmente ci illuminerai su quali sono le tue idee sulla questione?
19/09/2004 21:24
 
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Clio
Ne vuoi veramente un elenco, da Pasteur a Koch, da Galileo a Einstain, dai Curie a Fleming? Giusto giusto per citare nomi a cui anche tu puoi arrivare. Guarda che non so se il forum riesce a contenerli tutti! Forse sarebbe il caso di aprirne un altro per l'occasione.
A proposito, è comunque solo un caso che siano laici quelli citati, chissà cosa li avrà ispirati?

Fammi tu piuttosto un elenco dei pensatori che hanno dato eguale apporto al fatto che tu sia arrivato all'età che hai.

Più concreto di così! Altro che le solite parole al vento.

Napoleone, ah ah ah!

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