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Il simbolo

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2005 18:59
06/07/2004 23:07
 
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Scritto da: MAGUS ALTAIR 03/07/2004 15.41
Io direi che il simbolo e' l'espressione di un contenuto a-logico,
e chi lo ha concepito ha trovato questo modo e non un altro per
esternare questo contenuto, non altrimenti esprimibile con il Logos.
Così inteso, il simbolo potrebbe riferirsi ad un contenuto meramente
individuale, oppure essere un riferimento universale: in questo secondo
caso non tutto è simbolo, ma solo ciò che è scelto per rappresentare
questo contenuto.
I simboli sono stati usati per tramandare una conoscenza a-logica,
e simboli analoghi si ritrovano in civiltà diverse e distanti, il
che ci fa pensare anche che forse non tutto può essere
un simbolo universale.
Sicuramente sono stati usati in una funzione che Platone direbbe
"maieutica", ossia per "far nascere" in noi l'attenzione verso dei
contenuti che già possediamo e che attendono di affiorare.
Questo è un metodo per realizzare il "conosci te stesso", e può
essere uno strumento di trasformazione: un'alchimia interiore di
questo tipo io la chiamo Magia, senza bisogno di bacchette e formule...
Su' Avatar, passami l'espressione![SM=g27822] [SM=g27827]

[Modificato da MAGUS ALTAIR 03/07/2004 15.44]

[Modificato da MAGUS ALTAIR 03/07/2004 15.46]




Presumo siano vere entrambe le affermazioni...
Il simbolo è universale se lo si vede come archetipo (ma come giustamente dice Avatar si pone l'etichetta di "archetipo" con troppa facilità) oppure estremamente personale e soggettivo, se lo si analizza da un punto di vista conscio o minimamente inconscio...
Prendiamo l'esempio del fuoco: l'uomo moderno,a livello conscio, probabilmente lo interpreta come "nemico" considerando il fatto che può distruggere ciò che ha creato o che considera suo: casa, auto, terreni... Facendo un passo indietro e iniziando a considerare il "fuoco" come energia archetipa (senza giungere veramente all'archetipo, ma iniziando una conoscenza inconscia del simbolo e dell'energia "fuoco") scopriremmo che il fuoco è un pericoloso ma prezioso alleato...
Solo grazie ad esso i nostri avi ebbero la possibilità di cuocere il cibo (e questo è in buona parte vero anche oggi, ma è talmente un abitudine che lo dimentichiamo troppo facilmente) e di sopravvivere ai rigori invernali (idem come sopra).
Ma andando ancora indietro nel tempo troveremmo il "fuoco" non dominato dall'uomo, un energia selvaggia di cui si aveva paura perchè era non conosciuta e non controllata...
Qual'è, dunque, il "fuoco archetipo"?
Un insieme di tutto questo... ma a livello di simbolo prevarrà sempre la nostra idea, personale e quasi conscia, di "fuoco"...

[Modificato da saman 06/07/2004 23.08]



---

"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Questo solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo."

(E. Montale)
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