Scritto da: .:avatar:. 06/07/2004 18.37
la ragione e la logica hanno i loro motivo d'essere (cosi' come i loro limiti). alogico... Credi davvero che questa parola abbia un senso? [...] eppure sono portato a credere che la ragione ci indichi gran parte della via, giusto sino a quando riconosce i propri stessi limiti. [...]
E credo che il mio pensiero sia anche in linea con quanto traspare dai primi scritti lasciatici dagli studiosi ermetici. Non limitare il logos cercando di arrivare al Nous!
Ammettere che la Ragione non possa essere sempre il giusto metodo
conoscitivo non è facile da accettare: anche a me sconcertava, ma alla
fine mi sono arreso!
Quanto all'uso della parola "logos", ricordiamoci che non è sempre
facile distinguere gli autori che davvero limitavano il suo significato
al nostro termine "Ragione" e quelli secondo i quali "logos" era
solo una contrapposizione a "chaos". L'Uomo ha spesso sentito prepotente
dentro di sè la Necessità di un Ordine contrapposto al Caos, ma non
per questo ha ritenuto tale Ordine sempre come Logico, ossia raggiungibile
dalla umana ragione.
Forse non sbaglia neppure la teologia cattolica (!) laddove puntualizza
che senza Rivelazione certi contenuti dell'Ordine Divino non sarebbero
mai stati colti dalla Ragione.
PS. Sto giusto in questi giorni leggendo dei testi di Severino:
la sua tesi filosofica di base è un portare alle estreme conseguenze
la Logica come strumento cognitivo, il che porta inevitabilmente
a contrapporsi con le evidenze dell'esperienza. Magari se a qualcuno
interessa apriamo una discussione apposta...
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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.