La pienezza dell'esistente risponde a regole ben precise, sia fisiche che evolutive. Tutto si muove nel tempo o nel concetto di esso in un continuo divenire. Tutto si trasforma adattandosi al tempo stesso. Tutto inizia e finisce.
In questa visione non eiste il caos, ma solo un ordine soggettivo delle cose, un assoluta perfezione nella singolarità.
Un disegno perfetto ad incastri, talvolta, invisibili, ma tutto è connesso e relativo al tutto.
Ogni cosa nella sua soggettività risponde all'oggettività della pienezza e del divenire o ri-venire.
Nel limite della coscenza singolare stà il caos, ma nell'onniscenza non può esservi null'altro che l'assoluta perfezione della consapevolezza oggettiva.
Una goccia su una superfice non ha un percorso preciso e nessuna altra passa esattamente da li, ma tutte vanno verso il pavimento...
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Un T:.F:.A:. Hiram