Sul discorso di misticismo e trascendenza riallacciando anche la mia domanda sul significato dell'esistenza volevo spendere sue parole...
Ho cercato sul dizionatio le definizioni di Trascendenza e misticismo, e il risultato mi ha spinto alla riflessione che poi dirò.
TRASCENDERE2
v.tr. TS filos., esistere al di fuori e al di sopra della realtà sensibile
3 v.tr. OB LE attraversare salendo: ora ammiro | com'io trascenda questi corpi levi (Dante)
MISTICISMO
1a CO TS relig., credenza religiosa o filosofica e atteggiamento spirituale secondo i quali la conoscenza perfetta è data dall'intima unione dell'individuo con il divino, raggiungibile mediante la meditazione interiore, la contemplazione, l'ascesi, ecc.
2 CO senso di religiosità profonda, aspirazione a un completo distacco dalle cose terrene
Ora, leggendone le definizioni capite che sono letteralmente incompatibili con il movimento Raeliano.
Entrabe necessitano di una realtà sovrasensibile, che sia un dio, molti o solo un insieme di concetti, ma nella filosofia Raeliana non c'è nulla oltre la materia, nulla oltre la vita e nulla oltre l'uomo (e l'alieno chiaramente).
E ora io mi chiedo, perchè rivestire una filosofia così materialista con le sontuose vesti di una religione? Perchè meditazioni di gruppo, perchè "pace e bene" se siamo solo dei corpi che deambulano per la terra, perchè non dare un astetto scientifico alla filosofia invece di darne uno religioso? Io le mie risposte me le posso dare e credo che anche altri qui se le siano date.
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